Invisibile ai suoi occhi

Ballo in maschera

Dopo l'ennesima chiamata di zia decido di alzarmi dal letto e mi dirigo in salotto dove vedo Adrien seduto sul divano e mia zia che gli sta servendo il suo delizioso te.
-Ce l'hai fatta a scendere Emily-sbuffa scherzosa zia mentre mi fa segno di asciugarmi gli occhi
-Scusatemi avevo la musica accesa...-mento asciugandomi il viso
Adrien si alza dal divano e mi si avvicina porgendomi la mano,incerta gliela stringo e ci avviciniamo alla porta di uscita.Saluto il mostriciattolo e zia ed esco di casa insieme ad Adrien,indossa uno smoking nero,una pallina gialla al collo,ed ha delle orecccchiene nere da gatto finte oltre ad avere sul viso disegnata la maschera di chat noir.
-Sei bellissima-mi fa i complimenti Adrien ed arrossisco ma cerco di non darlo a vedere
-Grazie anche tu,Chat noir-rispondo e mi scappa una risatina mentre lui spalanca per un istante gli occhi
Arriviamo al ballo e lui va a salutare il suo amico Nino,Marinette mi si avvicina complimentamdosi ed io ringrazio educatamente.Chloe corrompe il dj dicendogli di mettere un lento ed lui ovviamente obbedisce,sia Chloe che Debby chiedono di ballare ad Adrien che purtroppo accetta e inizia a ballare insieme agli altri al centro della palestra
Io rimango seduta,su una panchina non non illuminata ma subito dopo vengo illuminata in pieno da un riflettore attirando l'attensione di tutti su di me.
Rimango paralizata e fisso Marinette che subito mi si avvicina allontanandomi dalla luce,la ringrazio dell aiuto e mi chiudo nello sgabuzzino della palestra con le spalle contro la porta.
-Emily perchè sei qui dentro?-domanda Polly uscendo dalla mia borsetta
-Perchè non voglio finire di nuovo sotto i riflettori-rispondo incrociando le gambe
-Ma non è la prima volta,sei sempre sotto i riflettori quando balli-esclama lei
-Si ma li ballo con i miei amici e non vengo giudicata qui invece si-controbatto appoggiando la testa alla porta
Sento bussare alla porta e mi alzo di scatto allontanandomi dalla porta,la maniglia si apre e vedo Adrien che sospira sollevato,mi si avvicina lentamente e mi prende le mani.
-Che fai?-domando stranita
-Ti stavo cercando come un matto,mentre ballavo con Debby non ti ho visto più e mi sono preoccupato-risponde guardandomi negli occhi
-Sto bene quindi puoi tornare a ballare con quell ochetta-esclamo a testa bassa ma sento trascinarmi fuori lo sgabuzzino e mi ritrovo al centro della pista con le mani di Adrien che mi reggono saldamente per i fianchi cosi metto le mie intorno al collo di Adrien
-Ma io voglio ballare con te non con quell ochetta-mi sussurra all orecchio mentre inisia a dirigermi ed io mi lascio comandare
Finisce il lento e decidiamo di sederci a bere qualcosa.
-Adrien una domanda-esclamo seria
-Dimmi-risponde lui
-Come mai eri a casa mia se mi hai mandato un messaggio di venire al cimitero dato che gia eri li e poi ho visto le foto di te,Chloe e Debby insieme?-domando tutto d'un fiato
-Che?Io non ci sono ancora andato al cimitero e non mi aono ancora fatto foto con Chloe e debby-risponde il biondo
Mi spiega di aver lasciato il telefono in un negozio di costumi e che Chloe e Debby lo avevano trovato modificando la loro foto inserendo Adrien nella foto.
Subito arrossisco per la mia reazione stupida che ho avuto prima piangendo,Adrien mi prende per mano e ci alziamo dirigendoci al cimitero.
Entriamo nel cimitero tramite un cancelletto rotto sul retro,iniziamo a vagare tra le tombe ed i rumori improvviso mi spingono a stringere la mano di Adrien.
Improvvisamente sento il verso di un gufo rimbombare nel silenzio del cimitero e mi attacco da dietro alla schiena di Adrien stringendolo spaventata.Lui ridacchia e mi fa staccare portandomi davanti a se ancora ridacchiando.
-Cosa ti ridi?-domando giardandomi intorno
-Il fatto che un lupo ha paura di un gufetto-risponde lui sorridendomi
-Beh non sono la vera Loup gris quindi è normale che abbia paura-esclamo in falsetto ma non lo faccio notare
-Gia ma credo che anche lei avrebbe paura se fosse qui da sola-esclama lui guardando un punto impreciso sorridendo come un ebete