LA GUERRA CANINA

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Era il 26 agosto 1988 (-Cit.), il Tibet è invaso dagli armeni; un esercito di Chow Chow capitanato da un centinaio di Labrador corazzati avanzano verso la frontiera.
"Abbauh akbau", la prima esplosione vicino la torre di avvistamento a sud-est.
La loro posizione strategica mette l'esercito tibetano in seria difficoltà. Ma Joe non si lascia spaventare e, con un gesto eroico e dopo una flatulenza di ben ventisette secondi e con una potenza di circa ottomila decibel in rimembranza del proprio vagabondaggio, si lancia verso l'avanzata armena. La guerra durò ben dieci lunghissimi minuti, la più grande guerra che un cane abbia mai visto.
"Io sono Joe "Mina vagante" e nessuno mi fermerà," - ripeteva - "questa guerra la vinco io."
Joe "Mina vagante" fermò l'avanzata sconfiggendo l'intero esercito con grande abilità e destrezza e, con un gesto di sconfitta, il generale armeno Giulio Calìa gli cedette la proprietà di cento cuccette oltre il confine nord del Tibet. Poi venne riaccolto in patria con una tavolata di otto mesi.

Storia di un cane che amava fare coseWhere stories live. Discover now