Una cena a lume di candela

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Dazai entrò nel cortile abbandonato con altri tre membri dell'Associazione.
Atsushi camminava leggermente dietro di lui.

Chuuya era nervoso come non mai, aspettando l'arrivo degli altri. Non appena li vide, però, Akutagawa lo precedette e disse.
"Dazai-san!"
Erano entrambi sorpresi dalla presenza del moro.

"Oh."
Dazai sorrise guardando prima Akutagawa poi Chuuya.
"Chi non muore si rivede."

Il rosso sbuffò.
"Già" disse con tono freddo, mentre l'altro sembrava contento di rivedere il moro.

Il moro alzò le spalle guardando poi Atsushi che osservava Akutagawa con gli occhi socchiusi. Trattenne una risatina.

Chuuya era innervosito sia dalla presenza del ragazzo tigre che di Dazai. Intanto Akutagawa stava ricambiando lo sguardo di Atsushi con altrettanta intensità.
"Cosa volevate proporci?"
Chiese dopo un po' il rosso.

"Atsushi."
Disse Dazai con un tono di voce inaspettatamente dolce.
Atsushi annuì guardando Dazai per poi tornare a rivolgere lo sguardo al piccolo gruppetto della Port Mafia.
"Vorremmo stringere un'alleanza con voi, date le circostanze e i problemi che quegli americani ci stanno creando."

Akutagawa osservò Atsushi con curiosità.
Chuuya annuì. "Non mi sembra una cattiva idea," ammise, mentre cominciò a fissare il ragazzo dai capelli argentei.
"Non è vero, Mori-san?"
Chiese al capo della Port Mafia, un uomo alto e all'apparenza strano.

Dalla parte dell'Associazione non c'erano movimenti.

Mori annuì.
"A noi va bene."
Sorrise in modo inquietante.
Chuuya scrollò le spalle e si avvicinò a Dazai e ad Atsushi, seguito a ruota da Akutagawa.
"Dazai-san, lavoreremo di nuovo insieme," disse quest'ultimo con calma.

"Evviva."
Disse il moro guardando Atsushi. Quest'ultimo finse di non averlo sentito, trattenendo le risate.

Akutagawa aveva l'aria di un bambino felice, mentre tossiva un poco.
"Hey bastardo! Chi è quello?"
Chiese Chuuya, indicando con una mano Atsushi.

Dazai non si girò nemmeno a guadarlo, iniziando ad osservare attentamente le unghie della sua mano destra.

Il rosso odiava quando il suo ex partner lo ignorava. Cercò di parlare con tono più gentile.
"Chi sei?"
Akutagawa rispose al suo posto: "É l'uomo tigre". Indicò Atsushi, mentre lo fissava.

"L'alleanza è stata accordata?"
Chiese spazientito Dazai senza dar il tempo a nessuno di aggiungere altro.

"Sì, Dazai-kun."
Mori disse con un po' di astio nella voce. Chuuya sbuffò e fece finta di essere interessato ai discorsi di Akutagawa.

"Allora possiamo andarcene."
E detto questo si giró.

I membri della Port Mafia si voltarono anche loro.
Chuuya pensò: "È sempre più idiota quello".
Il petto gli faceva male e gli occhi gli bruciavano.

"A presto, Chuuya."
Dazai sorrise, senza però voltarsi verso il ragazzo. Il suo tono aveva assunto una nota un po' più tetra, come se sapesse che il ragazzo fosse in quelle condizioni e ne volesse aggravare la situazione.

Akutagawa notò che il rosso era strano.
"Stai bene?"
Chiese, nonostante non provasse molta simpatia nei suoi confronti. Chuuya fece un breve cenno con la testa.
"Lasciami in pace", brontolò.

La sera stessa Dazai decise di andare a cenare in un ristorante assieme a Atsushi. Naturalmente a patto che pagasse il ragazzino.

Akutagawa e Chuuya, stranamente, erano a cena insieme quella sera. Il più giovane stava parlando animatamente con il rosso. Quest'ultimo si limitava ad annuire leggermente annoiato.

In the blink of an eyeWhere stories live. Discover now