Prologo

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Questa storia è stata scritta in collaborazione con Eltanin_Black.
È una storia importante per me per cui spero vi piaccia.

«Robin, che cazzo ci fanno i tuoi pantaloni appesi alla doccia, porco Godric!»

Questa era una di quelle situazioni che spesso animavano le giornate di quell'enorme casa vuota. Robin aveva appeso i pantaloni sulla doccia solo per puro divertimento. Era molto pigra, disordinata e burlona e questo ad Helen dava fastidio.

«Non sapevo che fossero sulla doccia. Sono stati di sicuro i nargilli!»
«Taci Prongs e vieni a togliere sti pantaloni da qui!»
«Arrivo!»

Helen e Robin abitano insieme da tempo.
Hanno 19 anni e in due popolano questa piccola ma grande casa azzurra a due piani più soffitta in un angolo sperduto di Londra.

«Per la miseria Rob, non buttare i tuoi panni in giro per la casa, non sono la tua domestica!»
«Come sei pignola!»
«Non sono pignola, sono solo stufa di farti da domestica!»
«Sai che continuerò a fare ciò che voglio vero?»
«Si... Per punizione pulirai la casa per un mese!»
«Non mi dai ordini Helen. E non pulirò casa»
«Vaffanculo! Non posso fare tutto io!»
«Ti pago una domestica»
«Se... Così ti perde le cose per casa. Ti chiedo solo una mano, una.»
«Vedrò che posso fare»
«Vedrò? Seria? Tu devi fare non vedere!»
«Vedrò.»

Quella casa era decisamente troppo grande per due ragazze. Era piena di stanze e nonostante ognuna di loro potesse avere una camera per conto proprio preferivano dividere una stanza sola, la più grande e la più bella della casa.
Era una specie di mansarda, si affacciava ad un terrazzo enorme, le pareti erano di un grigio chiaro e tenue, aveva una finestra con una piccola vetrata in alto e un davanzale gigantesco.
Il letto matrimoniale era posizionato al centro.
A lato opposto della camera c'era la porta del bagno, a fianco la scrivania e una libreria rossa decisamente troppo grande. Oltre la porta d'ingresso ci stanno dei disegni sparsi qua e là, schizzi di pittura sul muro, pennelli e tubetti di colori sparsi in giro e che quella svogliata di Robin non voleva riordinare.
Subito dopo la finestra c'è un doppio armadio bianco e rosso che affiancava il letto, due comodini e al centro della stanza ci stava un enorme tappeto rosso.

~Esattamente un anno fa Helen e Robin vennero ad abitare in questa casa.

Era una fredda notte d'inverno e pioveva quando Robin sentì il campanello suonare più o meno verso mezzanotte e mezza.
Non aspettava visite,era troppo tardi per riceverle.

Andò ad aprire trovandosi Helen, la sua migliore amica, con una valigia in mano e uno zaino sulle sulle spalle, tutta bagnata per la pioggia.
Stava piangendo.
«Helen? Ma cosa ci fai qua?»

Helen si buttò tra le sue braccia, iniziando a singhiozzare.
D'istinto l'abbracciò, senza dire niente, la fece entrare e posizionare davanti al camino con una coperta per asciugarla.

«Papà... Noi.. Abbiamo litigato... Io me ne sono andata da quella merda che ho chiamato casa per anni.»
«Come andata via?»
«Fai due più due, l'hai sempre saputo che mio padre mi tratta da schifo, da quando mamma... Beh...»
«Oh... Giusto... Dai siediti sul divano, ti porto un'altra coperta.»
«Si»

Robin portò la coperta ad Helen. Dopo essersi seduta vicino a lei passò qualche minuto in silenzio, dopo le alzò il viso e la guardò negli occhi.
Erano lucidi e arrossati.

«Cosa è successo?»
«Oh.. Beh.. Sai, i soliti litigi. Mi ha dato Della... Beh.. Quella, ha detto che è solo colpa mia se mamma se ne è andata, me le stava per dare. Mi ha quasi centrato con la bottiglia di rum.»
«E poi?»
«Avevo un fratello.»
«Un fratello? Perché non me ne hai parlato?»
«Perché sinceramente non lo sapevo nemmeno io.»
«Helen non capisco...»
«Nemmeno io, ho la testa che mi scoppia, penso di aver capito male, non lo so.»
«Va bene, calma. È tardi, forse è meglio se dormi. Domani ne riparliamo, okay?»
«Okay»

Into You | #BenDrowned #JeffTheKiller ft. @Eltanin_BlackDonde viven las historias. Descúbrelo ahora