Capitolo 21

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Io: Erika, Mirko...Mirko...mi ha detto che sono una troia, ti rendi conto?

Erika: ....

Io: Erika tutto ok?

Erika; no, aspettami qui. Disse per poi uscire dalla camera

Pov's Mirko

Ero incazzato nero, non so per quale motivo, avevo dato della Troia alla mia ragazza... mi sembra perfetto (ironico)

Erika: Mirkooooo

Io: ma che cazzo vuoi?

Erika: che cosa è successo?

Io: niente che ti importa

Erika: dimmi immediatamente perché hai dato della Troia a quella povera ragazza che ti Ama più di qualsiasi altra persona 

Io: Erika, non lo so. Dico scoppiando a piangere

Erika: Mirko. Dice sedendosi sul mio letto per poi continuare «che cosa ti è successo? , cosa c'è che non va?»

Io: Erika non lo so, so solo che non voglio perderla

Erika: così facendo la perdi sicuro

Io: Non so che fare, la cosa sta diventando più grande di me

Erika: mi spieghi cosa sta diventando più forte di te?

Io: Allora, come ti avrà già detto Sofia, io voglio avere una famiglia, . Vengo interrotto da lei

Erika: ma tu hai già una famiglia!

Io: no, forse non mi sono spiegato, io voglio andare a vivere con Sofia, voglio avere dei bambini, voglio passare il resto della mia vita con lei

Erika: Mirko siete piccoli ancora avete tutto il tempo del mondo per farlo

Io: si ma...

Erika: Mirko, hai solo paura di perderla punto è la paura che la distanza possa allontanare il vostro rapporto, ma ora lei è qui, e goditi questi momenti perché poi li rimpiangerai quando lei non sara più così vicina

Io: si hai ragione . Dissi alzandomi e dirigendomi nella camera di Erika

Pov's Sofia

Mi trovavo ancora in camera di Erika a piangere per lui  si per Mirko, stavo pensando a cosa ho fatto di male per meritarmi quella bruttissima parola che non per essere presuntuosi non mi si addice Troia è una persona che va a letto che genericamente va a letto con più uomini e io sinceramente la mia verginità l'ho persa con l'uomo che amo e se dovessi cambiare le cose non lo farei. Ad interrompere i miei pensieri sono dei ricci favolosi che spuntano da dietro la porta.

Mirko: Si può?

Disse dolcemente

Io: Certo, entra. Dissi cercando di asciugare le lacrime prima che le vedesse, ma ormai era troppo tardi

Mirko: posso?.

Disse chiedendomi se poteva sedersi sul letto

Io: Si

Mirko: io, ero venuto....per...per chiederti scusa

Io: ah

Mirko: si volevo chiederti scusa perché sono stato stupido, mi ero arrabbiato per paura di perderti, non capendo che ti stavo perdendo in quel preciso istante. E poi, non...non volevo chiamarti Troia, l'aggettivo non ti si addice proprio, scusami amore, Io Ti Amo. Ma se non vuoi perdonarmi, ti capisco

Concluse dicendo questa frase, stavo per sentirmi male, cioè, lui mi aveva chiesto scusa, ma con sincerità, non quelle scuse che poi dopo te ne dimentichi, ma erano delle scuse, a cui lui credeva, non le diceva tanto per dirle

Mirko; allora?

Io non risposi, rimasi a fissarlo

Mirko: ho capito. Disse con gli occhi lucidi, stava per uscire dalla porta quando lo fermai

Io: Ti perdono

Mirko: c-cosa?

Io: Ti perdono. Dissi lasciandogli un bacio a stampo

Mirko: Ti amo Sofi

Io: Ti amo Mirko

Spazio autrice

Lo so  ragazze il capitolo è un po' corto...mi rifarò negli altri che seguono un bacio 

Una Cotta Per Mio Fratello M.T❤Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora