Un capitolo di senso privo per narrar l'avventure di Billolo il divo

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Billie’s pov

Ero comodamente seduto sul tavolino di Starbucks mentre sorseggiavo il mio Pumpkin Spice latte leggendo il Leviatano di Locke. [N/A: è di Hobbes, non vi confondete]

Indossavo il mio adorato cappellino bordeaux, i pantaloni color cachi, i mocassini blu e una maglietta senape.

Molto punk.

Devo mantenere una certa reputazione.

Dopo aver firmato 63 bicchieri di Starbucks e 102 tovaglioli, mi giunse all’orecchio una nuova: mannaggia a Federico Barbarossa, Gerry aveva le scrofole, così, per non privare nessuno del mio potere taumaturgico, decisi di andare a fargli visita.

Fin da subito trovai che l’ospedale fosse decisamente troppo poco chic per uno come me.

Fui costretto a spiegare uno dei miei fazzoletti leopardati pur di non sedermi su di una sedia bianca.

Cosa non si fa per uccidere Gerry!

Bussai alla porta, spaventato di trovare la Frerry in azione.

Con mia grande sorpresa Gerry era abbandonato al suo destino come un antico tempio, avevo quasi voglia di strappargli via le colonne e riutilizzarle nella mia #supermegavillissimaaccecagente.

“Mia balda avversaria, chi ti ha ridotto in codeste condizioni? Sono forse stati i Guelfi? O Trumpolino Ciuffobiondo? Sapevo che dovevamo sbarazzarcene quando potevamo!”. Chiesi, sfoderando le mie doti da punk is a lifestyle, punk is an expression.

La stanza era addobbata che manco a Natale, c’erano palloncini che auguravano pronta guarigione e altri che annunciavano la nascita di una femmina e fosse comuni di fiori che non era in grado di annaffiare perché rilegato a letto dalla sciatica.

Volse il volto contrito verso di me, rantolando qualcosa, probabilmente parole dolci per la mia presenza.

Mi appropinquai al suo capezzale, provando pietà mista a ribrezzo per le sue condizioni disastrose.

“Braccioforte, amico mio, è per me un’immensa gioia trovarti al mio fianco in un momento così difficile”.

Era chiaramente sotto effetto di qualche tipo di droga, perdinci bacco, chi parla così al giorno d’oggi?

“Madonna Gerarda, è per me un onore soccorrervi, come vi sentite?”. Chiesi angustiato.

“Oh pietoso colui che mi soccorse! E te cortese ch’ubidisti tosto a le vere parole che ti porse!”. Poscia che m’ebbe ragionato questo, li occhi lucenti lagrimando volse, perché mi fece del venir più presto.

Stavo per l’homo a toglier lo respiro quando incontrammo d’anime una schiera che venian lungo la soglia, e ciascuna ci guardava come suol da sera.

“Sante feci, cristiano, che stai facendo?”. Dimandò un esser d’infima statura.

L’altro esser che con lui andava, al capezzale della sorella si gettò e suoni d’homo che non riesce a defecar emise.

A lagrimar intentò cominciar ma le gote di lacrime alcune furono intrise.

“Fratello mio, non ti angustiare, Braccioforte è giunto qui per aiutare”. Esclamò la donzella dalla roca voce.

Ma il giovine a lei non badò e a fare versi di dolore continuò.
“Menestrello, intrattieni mio fratello”. Ordinò la nobil donna che non indossava la gonna.
Franco la palla prese al balzo e schiarendosi la voce cominciò…
“Ma se metto della panna sui vetri si appannano?”. [N/A: badum, tsss].

Ma il pover' homo, già rattristato, dalla battuta rimase shockato.

“IO TI ODIO!”. Urlò a gran voce, che lo amaro sono s'udì fin del fiume la foce.

“Cacciate il menestrello che mio fratello ha addolorato et che qualche giorno prima ad approfittar de me ha intentato”. Confessò Madonna Gerarda con teatral gesto, mentre con la mano lo cacciava maesto.

Ad udir quelle parole lo stomaco si torse e lo Pumpkin Spice latte l’intestin davanti indietro volse.

“Quest'informazion non era poi così importante, l’abbiam capito tutti che non sei homo galante”. Intervenni indignato da quell'esser tanto maleducato.

“Ma questo che vuole?”. S’interrogò lo bifolco ignorante che importunato aveva lo suo spasimante.

“Io, Billie, come son e fui, qui son giunto la donzella a trovare, ante che le sue condizioni potesser precipitare, ma aimè, devo ammetter che sola io ho lei trovata e con espressione molto angustiata. Permettete la scortesia, mio infimo messere, ma in quelle condizioni non potei la damigella vedere, immensa pietate facea e intra lo core uno desiderio ardente avea, ch’io lo respiro a ella levasse, prima che lo fratello suo caro troppo si preoccupasse”.

“Ma messere Wiligelmo…”.

“Madonna Gerarda, non vi affaticate, la situazione non è necessario che voi spieghiate. Piuttosto voi, sgarbato messere, non osate a pensar di madonna Gerarda lo sedere, ella ch’è al letto rilegata, tutto vuol meno ch’esser stuprata!”. E l’homo, dalla minuta statura, impressionato rimase dalla mia cultura.

Tutto ad un tratto la porta si spalancò e una slanciata figura da essa vi entrò.

“Billie! Torna  casa immediatamente!”. La chioma dell’homo era sí sgargiante ch'io dovetti farmi distante.

“Messer Wiligelmo, non disperate, col vostro amico è meglio che andiate e quando tornare a fare me visita vorrete, in questo bianco letto mi troverete”. Madonna Gerarda proferì, sicché, io, suo difensor, m'intenerii.

“Lasciarvi qui mi riempie tanto di dolore che fino al prossimo incontro conterò le ore. Spero che l'homini di lei si prenderan cura, oh esser di così splendida fattura”. E con animo contrito, ammirai lo viso suo, molto più colorito.

L'homo sgarbato, che in silenzio era stato, con poca delicatezza cader mi fece e lo mio amico la palla al balzo prese.

Fino a casa in spalla mi portò e poi, Trè, sul divano mi scaricò.

“Ci serve un assolo!”. Esclamò a gran voce, ed io, piccolo genio precoce, costretto fui a sopportar quella croce.



Questo capitolo è la cosa più stupidamente inutile e difficile che io abbia mai scritto.
Ringrazio DickheadGiraffe per avermi dato l'idea ed essere stata aulica insieme a me.
LUNGA VITA A LO IMPERATORE!!
The Black Parade 

P.s. Chiedo scusa al signor Alighieri che è stato scomodato per la stesura del capitolo.

Y'know Is The Weapon!-Billie Joe Colpisce Ancora!Where stories live. Discover now