The best birthday of my life (pt. 2)

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È già passata un'ora tra obblighi e verità, per lo più assurdi. Ho cercato di non scegliere mai obbligo, ma per le regole, sono stata costretta a scegliere anche quello. Non ho fatto nessuno dei tre obblighi richiesti, quindi ho dovuto bere tre shot. Scegliendo verità ho ammesso che mi piace qualcuno e che sono ancora vergine.

Alle mie risposte ho cercato di vedere come reagiva Levi. Alla prima sembrava ci fosse un velo di nervosismo nei suoi occhi. Alla seconda sembrava quasi sollevato. Ma non riuscivo a capire con certezza cosa provava.

Gli altri non me li ricordo bene, anche perché cominciava a girarmi la testa. Ricordo che Levi ha detto di non essere più vergine e di non essere mai stato innamorato, all'ultima lasciandomi un po' felice.
Marco ha baciato Jean, Sasha ha mangiato una pagnotta in meno di trenta secondi, Eren ha corso a petto nudo per tutto il vicinato, Annie e Bert sono stati chiusi in bagno per cinque minuti, Armin ha fatto uno scherzo telefonico, Mikasa ha rivelato un segreto (ma non ricordo qual era) e Reiner ha bevuto un'intera bottiglia di birra in quindici secondi. Poi tanti altri.

Tocca a Jean, che è costretto a fare un obbligo.

"Allora... ti obbligo a... baciare [T/C]!" Dice Connie sorridendo malizioso.

"Cosa?!" Senza volerlo non solo lo penso, ma lo dico, a voce abbastanza alta pure.

"E dai, è solo un bacio." Mi rassicura Eren. Un po' brillo.

"Si. E poi non voglio bere un altro shot - farfuglia Jean un po' ubriaco anche lui - durerà un attimo."

Guardo Sasha e sembra preoccupata, nonostante la sua ubriachezza. Con la coda dell'occhio osservo anche Levi e vedo che sta stringendo le mani a mo' di pugni, facendo diventare le nocche bianche. Lo sapevo, non sarei dovuta venire.

Nel mentre che Jean si avvicina al mio volto io sbarro gli occhi, non sapendo cosa fare, con la testa ancora scombussolata a causa dei tre shot precedenti. Mi aspetto di sentire una leggera pressione sulle mie labbra, ma non arriva. Al suo posto, sento un rumore. Riapro subito gli occhi e Jean è a terra. Levi si fionda su di lui e lo prende per il colletto della maglia con sguardo assassino.

"Non provare mai più ad avvicinarti a lei. - sibila minaccioso a pochi millimetri dal suo volto - Se provi di nuovo a baciarla, t'ammazzo!" Dice ributtandolo a terra.

Sotto lo sguardo incredulo di tutti, si gira verso di me e mi fa alzare da terra, prendendomi per il polso e trascinandomi all'entrata.

In meno di un secondo ha giacca e sciarpa addosso, fa infilare anche a me il mio parka, mi porge la borsa e mi trascina fuori da casa di Sasha, che continua a gridare contrariata.

Non capendo ancora niente, a passo svelto arriviamo a casa sua, che si trova nelle vicinanze.
Appena entriamo non mi dà neanche il tempo di obbiettare o domandare qualcosa, che chiude la porta e mi sbatte su di essa e, appoggiando le mani ai lati della mia testa, mi sbarra ogni via di d'uscita. Mi fissa, rimproverandomi con lo sguardo.

"Perché non l'hai fermato?! Perché non ti sei nemmeno allontanata da lui quando ha tentato di baciarti?!" Chiede a voce abbastanza alta e adirato.

"I-Io...-rispondo ancora confusa da tutto quello che è successo in meno di cinque minuti- non sapevo cosa fare. L-l'effetto dell'alcol non mi permetteva di ragionare bene." Borbotto.

Il suo sguardo si scioglie un po', ma mantiene sempre quell'espressione di rimprovero nei miei confronti.

"Tu... tu avresti voluto baciarlo?" Mi chiede, lasciandomi di sasso. Non riesco a capire cosa stia provando. È turbato?

"Certo che no! Quella faccia-da-cavallo,poi!" Dico alzando il tono di voce io questa volta.

Fa un piccolo sospiro (sembra... sollevato...?) e il suo sguardo si addolcisce più di prima. I suoi occhi grigi si incatenano nei miei [C/O], senza mai staccarsi.

"P-perché... perché hai reagito così, Levi?" Chiedo quasi in un sussurro, dopo quegli istanti che sembravano essere minuti, ma che di sicuro sono stati solo qualche secondo.

A quella domanda accenna un piccolo sorriso, cosa che mi lascia spiazzata.

"Non l'hai ancora capito, mocciosa?" Mi chiede il corvino.

Passa le sue dita tra i miei [L/C] capelli [C/C], accarezzandoli. In un secondo sento il mio viso bruciare e fa una piccola risata, che mi fa sciogliere.

"Sei ancora più bella quando arrossisci, [T/N] ..."

Quella frase mi fa mancare più battiti, soprattutto come pronuncia il mio nome. Suona così bene sulle sue labbra...

Sposta la sua mano sulla mia guancia, accarezzandola e reggendola, mentre l'altra scivola sul mio fianco stringendolo, facendomi sussultare.
Si avvicina al mio volto e si morde il labbro inferiore.

"È tutta la sera che penso a quanto ti rendano sexy questi jeans." Mi sussurra seducente a pochi millimetri di distanza dalle mie labbra. Distanza che annulla subito, poggiando delicatamente le sue sulle mie, in un piccolo e casto bacio che dura qualche secondo.

Le stacca di poco, facendomene sentire la mancanza. Ma le riunisce subito, cominciando prima a muoverle lentamente, poi accelerando il ritmo.
Automaticamente le mie braccia si posizionano intorno al collo del corvino, avvicinandolo ancora di più a me e facendo diventare il bacio molto più lungo.

Spalanco la mia bocca per dare l'accesso alla sua lingua, che appena entra cerca la mia e comincia a giocarci, girando freneticamente.
Sposta anche l'altra mano sull'altro fianco e si avvicina ancora di più a me con tutto il corpo.
Appena ci stacchiamo siamo tutti e due senza fiato, con le guance arrossate e le labbra gonfie per il bacio pieno di passione. Ci fissiamo negli occhi.

"H-ho caldo." Dico in un sussurro che appena si sente.

Sembra rendersi conto soltanto adesso di avere ancora la sciarpa e la giacca addosso, come me.

"Anche io." Risponde per poi togliersi gli indumenti di troppo. Faccio la stessa cosa io.

Dopodiché mi prende per mano e mi porta al piano di sopra. Mi fa entrare in una stanza e in un attimo ci ritroviamo nella stessa posizione di prima.
Preme di nuovo le sue labbra sulle mie, come il resto del suo corpo al mio.
Il bacio è ancora pieno di passione. Afferra il mio labbro inferiore e comincia a succhiarlo, facendomi uscire un piccolo gemito di piacere.

Come porta le sue labbra sul mio collo, le sue mani scivolano sui miei fianchi, poi fino al mio sedere e comincia a palparlo con veemenza, continuando a torturare il mio collo con succhiotti.
Dalla mia bocca continuano a uscire gemiti di puro piacere ed eccitazione e ansimo sempre più forte.
Le sue mani smettono di tormentare il mio sedere e passano all'interno coscia. Senza pensarci due volte mi solleva da terra e porta le mie gambe intorno alla sua vita.
Con la bocca scende di più, arrivando alla scollatura della mia maglia e cerca di andare più in fondo.

Si stacca dalla porta e comincia a fare qualche passo indietro, mentre io continuo a reggermi stringendo le mani sulle sue spalle.
Arriva al letto e si siede sul bordo, facendomi così sedere sulle sue gambe. Ricomincia a baciarmi, mentre gemiti di piacere escono anche dalla sua bocca. Musica per le mie orecchie.
Mi poggia delicatamente al letto e si mette sopra di me. Dopodiché si toglie la maglia, lasciando in bella vista il suo petto scolpito.

"Tra meno di due minuti è il mio compleanno -dice avvicinandosi al mio volto per poi sussurrarmi all'orecchio- Vuoi rendermi felice?"

...

Poco prima di addormentarmi nuda avvolta tra le coperte e stretta tra le braccia di Levi, sono sicura che abbia pronunciato queste parole.

"Hai reso questo il miglior compleanno della mia vita. Non avrei potuto desiderare di meglio. Ti amo, [T/N]. Da adesso in poi tu sei mia."


Levi x Reader  |Shingeki no Kyojin|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora