Conoscenze.

81.2K 524 199
                                    

Alex pov.

Dopo aver sistemato la mia stanza più o meno come volli, scesi al piano di sotto per andare a farmi una doccia, giusto per rinfrescarmi un po' le idee.

Una nuova vita, non era necessariamente quello di cui avevo bisogno, perché la mia vecchia vita mi piaceva; ero abbastanza brava a scuola, stavo bene con i miei amici, non mi mancava niente. Eccetto mia madre. Lei mi mancava sempre.

Entrai nella doccia e regolai la temperatura dell'acqua a mio favore, dopodiché mi lavai tutto il corpo e uscì dalla doccia con un asciugamano intorno al corpo. Mi diressi verso la mia stanza, quando ad un tratto senti una voce estranea in cucina. Mi avvicinai con piccoli passi, per non essere scoperta da chiunque fosse dentro la mia nuova cucina.
Sbirciai attraverso la porta semiaperta e notai dei capelli biondi, non appartenenti a mio padre, dato che lui era calvo.
Quest'ultimo si girò verso di me accorgendosi della mia presenza e incitò pure l'altro uomo a girarsi verso di me.

"Sign. Paul, lei è mia figlia Alexandra." sorrise alzando un braccio per indicarmi, ma io avvampai appena mi accorsi di avere soltanto un asciugamano intorno al corpo.

"S-scusate, torno subito." e dopo aver detto questo, corsi sulle scale, diretta in camera mia. Presi una gonnellina bianca dall'armadio e la indossai velocemente, assieme alla maglietta rosa carne e alle calze bianche fino al ginocchio. Adoravo il mio modo di vestire, perché mi faceva sembrare una bambina. Infondo la ero, avevo soltanto 16 anni, ma dettagli.

Scesi al piano di sotto e a piccoli passi mi avvicinai alla porta della cucina, la aprì ed entrai per salutare l'amico di papà.

"Come ti avevo già detto prima, lei è mia figlia Alexandra." disse mio padre, accarezzandomi la schiena. Non aveva mai fatto certi gesti con me, ma sicuramente lo stava facendo per passare con la figura del buon padre. Alzai lo sguardo dalle mie calze e lo appoggiai sulla figura alta davanti a me. Il Sign. Paul era senza dubbio un bell'uomo. Sembrava molto giovane, chissà quanti anni aveva.

"Il piacere è tutto mio, Alexandra." bisbigliò il grande, senza mai distogliere lo sguardo dal mio. Lo tolsi io, cercando qualcosa di più interessante da guardare se non il Sign. Paul, ma fu dura.

"Alexandra, lui è il tuo preside, ti ho già iscritta al college di cui mi avevi parlato tempo fa." sorrise mascherando la tonalità delle sue menzogne, perché io non gli ebbi mai parlato di un college a Miami. Mai.
Finsi un sorriso pure io, per non rovinare l'atmosfera tra di noi.

"Sono lieta di conoscerla, preside Paul. Ma ora devo andare, Ci vedremo a scuola." sorrisi e chinai il capo per superarlo, sentendo il suo sguardo bruciare sulla mia figura non appena superai la porta della cucina. Era un uomo alquanto affascinante, alto, capelli biondi e occhi profondi scuri. La mia mente perversa stava già facendo brutti scherzi. "Calmati, Alex. Chissà quanti anni ha in più di te." mi ricordò il mio subconscio, portandomi alla realtà.
Scossi la testa e mi misi sul letto, cacciando via le mie fantasie peccaminose verso il mio nuovo preside.



SPAZIO AUTRICE.

ciao cuoriii. come state? io tutto okay diciamo. a presto posterò il 4º capitolo della storia. Intanto fatemi sapere cosa ne pensate di questi tre :) . un bacio!

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: Dec 29, 2016 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

Daddy, please. ||Jake Paul||Where stories live. Discover now