il ritorno

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Appoggiai il baule insieme a tutti gli altri, poi,mano nella mano con James, ci mettiamo in coda insieme a Claudia e Albus.

La preside stava urlando qualcosa, di cui capi solo che ognuno stava con la propria casa.

-Ma siamo seri?!- brontolai preoccupata

James sbuffò e mi girò verso di lui mentre mi guardò con degli occhi da cucciolo, gli presi il viso tra le mani e gli diedi un bacio profondo, poi se ne andò dai grifondoro insieme ad Albus sorridendo.

-stesso vagone?- mi chiese Claudia

-Stesso vagone... Abbiamo tanto di cui parlare-.

Riuscimmo a prendercene uno tutto nostro e mentre lei si sistemava lanciai l'incantesimo muffliato alla porta in modo che possiamo stare un po' calme.

-di che cosa volevi parlare?- mi chiese Claudia mentre mettevo in tasca la bacchetta -Cos'è così importante?-

-Emh... Niente... Non lo so-

Mi guardò storto

-Sicura?-

-emh... No, è che pensavo che James fosse con me e senti prova a fare uscire una parola da quella bocca e finisce male, oddio scusa non volevo- mi buttai sul divanetto

Claudia era scioccata

-Senti riguarda come io mi sono completamente fidata di James...E di come consecutivamente ci siamo fidanzati-dissi

-Tu stavi per cadere nel lago nero e lui ti ha afferrato-disse lentamente.

Risi amareggiata, sicuramente pensava che avessi preso un colpo di sole e fossi impazzita tutta d'un tratto.

-Probabilmente se fosse successo così oggi non saremmo in questa situazione-

E iniziai a raccontare.

-Era un periodo molto strano, pensavo avesse qualche attrazione verso di me, ma proprio quel giorno mentre passavo Dal portone della sala Grande Pix mi ha buttato addosso un bel secchio di acqua gelata e beh, imbarazzo.-

Mi fermai un attimo

-Ovviamente spedii quell'inutile fantasma nel lago nero e mi dileguai il più in fretta possibile,pulendo con un incantesimo-

Beh, insomma voglio sdrammatizzare la situazione vantandomi delle mie super capacità in incantesimi.

-ovviamente-  oh mio dio sto diventando ripetitiva- quello non fu la, come dire, "scintilla"-Dissi mimando le virgolette con le dita.

-Tutto accadde dopo. Mi aveva mandato un gufo con su scritto che mi avrebbe aspettato per un allenamento di quidditch serale, inutile dire che ho accettato-

Sorrise

-Solo che un suo amico, a sua insaputa aveva deciso di fare un replay per tutta grifondoro, così appena passai sotto le tribune, splash doccia! Tutti ridevano e io pensavo fosse lui l'artefice così scappai  piangendo- presi fiato - era notte e  mentre piangevo non vedevo dove andavo,mi accorsi troppo tardi che andavo verso il platano picchiatore è un ramo apparentemente tagliente mi colpì-

Con uno sventolio di bacchetta chiusi le tende le mostrai a Claudia la cicatrice.

-E James?-

Mi alzai a sedere e strinsi il sedile.

-Mi aveva seguito, sapeva dove stavo andando,quando mi vide bloccò il platano e chiamò Ted, che era lì sotto come tutte le notti di luna piena, aspetta non è un lupo mannaro, ci andava per pensare, insomma quando si avvicinò provò a usare Espimendo, per fermare l'afflusso di sangue ma non ci riuscì e nemmeno Ted, insomma stavo per morire di emorragia e lui non poteva fare niente di sicuro per salvarmi, mi prese in braccio e afferrò la sua scopa provando a volare verso la scuola, quando arrivò in infermeria ci è mancato poco, così poco che, l'infermiera, non è riuscita a fare scomparire la cicatrice.-

Presi un grosso respiro

-E ora lui si ente in colpa per tutto, ed è diventato seriamente geloso, non che mi dispiaccia-

Mi sembrava di stare dallo psicologo io su quel divanetto mentre Claudia ascoltava anche se magari non gliene fregava niente, cosa improbabile, spero.

Claudia parlò- wow, c'è non in quel senso, tu adesso come ti senti?-

-Io ho imparato a difendermi e pure lui, ho paura, da quella volta non mi avvicino più a quella pianta orribile-mi salirono le lacrime- certe volte mi partono proprio degli attacchi di panico e tendo a non parlarne con nessuno, è che io ti considero come una sorella e spero che capirai-

Claudia guardò fuori e tra tutte le pause e il resto non mi ero accorta che si erano accese le luci e che era notte.

-Senti io dormo adesso, e nessuno ti vedrebbe andare da lui-disse con un ghigno

La abbracciai -grazie-

Corsi fuori e andai verso la sua solita cabina.

-28,27,26, eccola, 25-

Stavo per bussare quando la professoressa McGranitt uscì nel corridoio e mi vide con le lacrime agli occhi, i capelli disordinatissimi e il pugno alzato per bussare.

-che cosa ci fa qui?-

-Voglio parlare con James...-

-E non può aspettare signorina Finnegan?-

-...Su quello che è successo due anni fa-

Il suo sguardo is fece meno serio

-va bene, io non l'ho vista- disse girandosi dall'altro lato

Bussai.

La tendina si mosse e James mi vide.

Aprì la porta.

-L'hai fatto?-

Annuì.

Mi prese in braccio e si sedette con me sopra

Di fronte a lui c'era Kai che guardava incuriosito, mentre sentivo James sussurrargli un dopo.

Mi coprí  con una coperta e,mentre mi accarezzava i capelli,mi dava tanti piccoli baci sul collo.

Mi addormentai lì fra le sue braccia, dove ero al sicuro.

La mattina dopo mi ritrovai James che dormiva, gli diedi un bacio che lui contraccambiò.

-Pensavo dormivi-dissi

-mi hai svegliato- disse ridendo per poi ribaciarmi- ora è meglio se torni da Claudia, la McGranitt non sarà felice di sapere che hai anche dormito qui-

Annuì e mi sistemai i capelli mentre scendevo da lui.

Mi guardava mentre uscivo e tornavo da Claudia.

Il resto del giorno lo passammo a parlare della tana e di cosa, secondo noi, avremmo fatto in quella settimana di vacanza, tutto mentre mangevamo calderotti di zucca e cioccorane.

Quando scendemmo dal treno era di nuovo notte,e sorridendo pensando alla serata prima mi diressi al castello insieme a Claudia.

~holaa

A me e a ClaudiaTarno è sparito il blocco dello scrittore.

Spero che abbiate passato delle belle vacanze.

~erica🍁

⚡HOGWARTS⚡Where stories live. Discover now