Capitolo 11

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-Il dottore dice che non potrai montare per almeno due mesi,la spalla ha preso una bella botta e...

Le parole di mio padre si perdono nell'abitacolo della macchina mentre torniamo a casa.
Guardo fuori dal finestrino:neve. Tantissima neve...non posso fare a meno di immaginare Dorinne che,togliendo la testa fuori dalla finestrella del box,cerca di acciufarne qualche fiocco con la lingua,e il solo pensiero fa spuntare un sorriso sul mio volto.

-Tutto bene?-chiede papà mettendomi una mano sulla spalla
-Si,tutto OK...
-Mentre eri in ospedale... Ho chiamato la mamma...
-Che cosa?!? E perché l'hai fatto?
-Amy,sei pur sempre sua figlia,doveva sapere...
-Io sono pur sempre sua figlia ma non mi sembra che in tutti questi mesi si sia mai fatta sentire!-dico arrabbiata mettendo le braccia conserte.
-Digliele in faccia queste cose...ti aspetta a casa

'Con molto piacere' dice la vocina nella mia testa,e per una volta sono d'accordo con lei.

Papà ferma l'auto proprio davanti alla scuderia.
Con un po' di fatica scendo dalla macchina e mi avvio verso il terzultimo box a destra.

-Dorinne! Dorinne!!!-chiamo e quando i nostri occhi si incontrano una lacrima scende involontariamente sulla mia guancia.

Apro la porta del box e la abbraccio forte. Stringo forte il suo collo come se fosse l'unica cosa a cui posso aggrapparmi,per sopravvivere,per continuare a respirare.
Riempio i polmoni del suo odore,il profumo più buono del mondo.

Le passo una mano sul collo,poi poggio la sua fronte sulla sua e la guardo dritta negli occhi:-Grazie-riesco solo a sussurrare,e lei fa un piccolo nitrito sommesso.

Esco dal box e,dopo averle messo la coperta,la porto fuori a giocare tra la neve.
Il suo mantello baio forma un contrasto bellissimo con il manto candido che c'è sul suolo.
D'un tratto vedo una palla di pelo grigia saltare a destra e a sinistra sulla neve.

-Spillo! Piccolino hai visto la neve?-dico avvicinandomi al piccolo gattino.
Qui in maneggio oltre ai cavalli abbiamo anche cani e gatti,e una femmina ha partorito circa due mesi fa.
Una cucciolata di ben 7 gattini.
Però Spillo è sempre stato il mio preferito, forse perché la sua allegria mi aveva aiutato nei momenti difficili.

Il micetto fa un forte miagolio e poi torna a saltellare di qua e di là, mentre Dorinne si rotola beatamente nella neve.

Faccio per correre verso di lei ma un dolore lancinante alla spalla mi blocca e mi fa accasciare a terra.
La cavalla si alza velocemente e mi viene incontro,mettendo il suo morbido naso sulla mia guancia.

-Tutto OK piccola, sto bene.-dico facendo dei respiri profondi,poi quando il dolore sparisce mi alzo lentamente, e insieme torniamo a giocare come se nulla fosse successo.

Questo momento va immortalato,così prendo Spillo e lo poso cautamente tra le orecchie di Dorinne,che non fa una piega,poi io davanti a loro scatto un selfie.
È bellissimo.

Solo che Spillo non ne vuole sapere di scendere e si aggrappa sempre di più alle orecchie della cavalla che,avendo tanta pazienza,sbuffa e rimane immobile.

-Forza micetto,vieni...andiamo a casa-dico prendendo quella palla di pelo tra le braccia e camminando verso i box mentre Dorinne mi segue abbassandosi ogni tanto a leccare la neve.

-Ci vediamo dopo-dico lasciandole un bacio tra le narici e,ancora con il gattino tra le braccia,mi avvio verso casa.

-Oh tesoro mio!-esclama la mamma vedendomi entrare e correndomi incontro per abbracciarmi.

Mi scanso velocemente e mi avvio verso il divano,continuando a fare delle carezze sulla testa del gatto,che si gode le coccole in silenzio

-Allora,dimmi...come stai? Papà mi ha detto che non potrai montare per un po'. A proposito,come va con i cavalli?
-Se ci fossi stata lo avresti saputo.-sputo acida

Lei abbassa lo sguardo e io continuo:-Ti sembra normale sparire per quasi tre mesi lasciando una cazzo di lettere e poi tornare così come se nulla fosse??? Ma ce l'hai un cuore?
-Amy,ascolta...
-No! Sono stanca di ascoltare! Ora tu devi ascoltare me:puoi venire qui e dirmi tutte le parole dolci che vuoi,a me non interessa,tanto non puoi correggere gli errori che hai fatto!
-Io l'ho fatto per il tuo bene! Credi che per me sia stato facile con tuo padre dover far finta di niente quando sei nata tu?
-E chi te l'ha mai chiesto!!! Hai fatto tutto da sola!!!
-Non ti permetto di parlarmi così, signorina!-urla rossa in faccia
-Tu cosa?!? E chi sei tu per dirmi quello che posso o non posso fare?!?-poso il gatto sul divano e mi alzo in piedi, in modo da poterla guardare negli occhi e farle capire che non ho paura di lei
-Sono tua madre!!!
-Una madre non farebbe quello che hai fatto tu. Tu non sei una madre,sei solo una persona che credeva si esserlo,ma molto probabilmente si sbagliava.

Sento la guancia bruciare e solo dopo realizzo che è stata lei a tirarmi uno schiaffo
-Brava brava,continua così... Non fai che confermare ciò che ho appena detto.
-Amy,non esagerare-mi riprende mio padre
-Non ti preoccupare,ho finito...-dico andando a passi svelti verso l'uscita.
Velocemente infilo il cappotto ed il cappello e vado verso i box.

Noto che un cavallo nero è stato sellato e qualcuno gli sta mettendo la testiera.

Alessio

-Amy...-sussurra non appena mi vede e mi viene incontro
-Ciao-dico guardando a terra per nascondere gli occhi lucidi
Lui mette un dito sotto al mio mento e mi fa sollevare la testa
-Stai bene?-chiede preoccupato
Non gli rispondo e mi avvio verso il piccolo lago che si trova proprio di forte alla scuderia.
Sento che mi segue ma non mi volto.
Mi siedo sulla neve e comincio a tirare piccole palle sull'acqua non ancora ghiacciata.
-Mi dispiace tanto...io non lo sapevo,se me lo avessi detto...
-Non sarebbe cambiato niente-lo interrompo, -anzi,le cose sarebbero solo peggiorate. Tu mi avresti ignorata,e io sarei stata ore sul letto a tormentarmi e a chiedermi dove ho sbagliato,cosa ho che non va...
-Tanto te lo stai chiedendo anche adesso...Amy,non hai niente che non va,sei perfetta così come sei-lo sento accarezzarmi una ciocca di capelli,-Non so perché, ma io non riesco a vederti come più di un'amica, mi dispiace...

A passi lenti si allontana,mentre altra neve inizia a scendere dal cielo grigio.

-Amy!-sento urlare così mi volto e vedo il nonno venirmi incontro con un piccolo foglietto in mano
Lentamente mi alzo e gli vado incontro, guardandolo con fare interrogativo.

-Ricordi le iniziali sulla cartella del computer di tuo padre,H.C. ?
Annuisco e lo incito a continuare
-Harry Campbell...
-E chi è?
-Uno che porta tanti guai.

Buondí!
Come state? Cosa ne pensate di questo capitolo?
Io sono felicissima perché qui da me sta nevicando! Qui di solito non nevica mai,poi io non avevo mai visto la neve quindi vi lascio immaginare la mia felicità!
Come sono andate le vacanze? Pronti per il rientro? Qualcosa mi dice di no😂❤
Vabbé dai la smetto,un bacio

Ps.Ho aggiornato oggi perché domani non sarei riuscita,devo ripetere per la verifica di tedesco😢

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