Caso chiuso

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Beth e George erano entrambi legati ad una sedia uno accanto all'altro. Alle loro spalle c'era la porta che dava alla botola, il signor Griffiths stava fumando una sigaretta appoggiato alle scale sulla loro sinistra mentre Scott se ne stava in piedi di fronte a loro sui detriti di un decennio prima a puntargli la pistola.
-Allora cosa dobbiamo fare con voi?- domandò sadico il poliziotto.
-Non ti conviene ucciderci! Sanno dove siamo! È il primo posto in cui verranno a cercarci questo!- disse Beth con una menzogna disperata.
-Certo, come no? E così tu sei Emily, sei cresciuta bene...- disse Steve.
-Cosa? Non sono Emily. Lei è nostra cugina.- questo sembrò turbarli.
-Mi avevi detto che erano in due Scott! La figlia di Eveliyn e suo cugino!- esclamò Griffiths.
-Io ho visto solo loro due che giravano sempre insieme! Che diavolo ne so io di che faccia abbia la figlia di Eveliyn?- ribattè Scott con rabbia. Griffiths fece uno scatto verso di lei -No, no. Tu menti ragazzina! Ti ho presa mentre uscivi da casa di Collins! Sei tu Emily e non c'è nessun'altro.- disse sputandole in faccia il fumo passivo.
-Stavo tornando a casa imbecille! Emily era li con suo padre!- Steve le diede uno schiaffo
-Attenta a come parli!-
-Non la toccare!- George si dimenò sulla sedia.
Scott riprese in mano la situazione -In ogni caso... Anche se quello che dite è vero, l'opzione migliore è uccidervi adesso! Un vero peccato...ho letto le vostre intuizioni, davvero niente male. Ma purtroppo per voi, il caso è chiuso!- mise il colpo in canna e uno sparo squarciò l'aria notturna.
Beth gridò e chiuse gli occhi. Sapeva che il prossimo era destinato a lei...ma non arrivò.
-Che diavolo è stato???- chiese Scott guardando fuori dalla finestra. Beth riaprì gli occhi e guardò alla sua destra. George stava bene.
Un istante dopo, la porta venne buttata giù con un calcio da Mattew che imbracciava il fucile fumante dopo il colpo di avvertimento.
-Non muoverti figlio di puttana!- disse a Griffiths puntandogli il fucile. Ma Mattew non sapeva che erano in due e vide Scott troppo tardi.
-NOO!- gridarono i ragazzi vedendo lo zio sotto mira dell'agente. Il colpo fu assordante. Mattew lasciò il fucile e cadde tra le scheggie dei piatti rotti ai piedi di Scott. Una pozza di sangue iniziò ad allargarsi sotto di lui.
-C'è mancato poco!- esclamò Griffiths raccogliendo il fucile dello zio.
-Ora tocca a voi due!- il poliziotto puntava di nuovo la pistola su di loro.
-Vediamo, prima le signorine?- Beth, in lacrime supplicava. Poi Scott esclamo -Ma cos..!?- e svuotò il caricatore contro la parete alle loro spalle facendo volare schegge di legno ovunque. Quando i ragazzi riaprirono gli occhi videro davanti a loro una figura dai lunghi capelli neri che gli dava le spalle.
-Inutile Scott! Mi hai gia uccisa 10 anni fa, non puoi farlo di nuovo.- disse Nancy.
Scott e Steve indietreggiarono terrorizzati, Mattew afferrò una scheggia di porcellana e la conficcò nella gamba del poliziotto. Questo si accasciò a terra con un urlo di dolore. Lo zio dei ragazzi si alzò barcollante e coperto di sangue e avanzò verso il signor Griffiths che però aveva ancora il suo fucile.
-Vuoi il colpo di grazia Collins? Bene!- e premette il grilletto. Il colpo fu violentissimo ma Mattew era ancora in piedi e rideva. Il fucile era caricato a salve.
-Sai, la differenza tra me e te... è che io non sono venuto qui per uccidere!- gli strappò il fucile dalle mani e lo roteò come una mazza dandoglielo in testa. Griffiths perse i sensi, Mattew cadde nuovamente a terra e Nancy aveva liberato i ragazzi. Ma Scott era ancora lì, ferito e pericoloso.
Poi dall'esterno arrivò una voce amplificata al megafono che disse -Polizia! Vieni fuori con le mani sopra la testa. Sei circondato!- degli agenti armati fecero irruzione. Ammanettarono Steve e Scott, e fecero chiamare un ambulanza per Mattew.
George e Beth vennero portati fuori tra le braccia dei loro genitori che avevano chiamato la polizia. Qualche istante dopo, George vide Nancy e Beth abbracciarsi e non credette ai propri occhi.
-La vedi anche tu!-
-Si...mio fratello ha ragione, sei bellissima!-
-Grazie..- disse Nancy.
-Ma come è successo? Come hai fatto?- chiese George.
-George, ricordo tutto ora! So perché sono qui! Era per questo... ho scelto io di restare perché volevo fargliela pagare per ciò che mi avevano fatto! Solo che dopo aver preso la mia decisione persi ogni contatto con il mondo intero...e sono rimasta in quella specie di limbo per 10 anni! Finché non ti ho sentito arrivare, e sei caduto in quel pozzo...-
-Perché ti vedevo solo io? E perché stasera ti hanno vista tutti??-
-Credo fosse il mio scopo. Tu mi hai trovata e hai scelto di aiutarmi, Beth è riuscita a vedermi alla fine perché ha condiviso la mia paura nello stesso posto in cui sono stata uccisa, e i miei assassini...beh, ero rimasta apposta per perseguitarli e fargliela pagare...quindi...oh no!- disse a un tratto.
-Che c'è?- George si allarmò.
-Temo...che il mio tempo qui sia scaduto...- una lacrima percorse la sua guancia.
-George...sono io o sta svanendo!?- chiese preoccupata Beth.
-Che vuol dire scaduto..? Non starai per andartene!- George sentì un groppo allo stomaco.
-Te l'ho detto George, non sono più di questo mondo. Il mio compito qui è finito...-
-No che non è finito! Io ho ancora bisogno di te! Non puoi andartene! Ti prego! Resta!- ora piangeva anche lui. Cercò di afferrarla ma fu come cercare di afferrare il fumo.
-Non dipende da me...-
-No!- non era vero, non poteva andarsene.
-George...-
-Ti prego!!-
-George..ascoltami...- lui smise di supplicare e la guardò intensamente come se temesse di dimenticarsela e ora stava ripassando ogni tratto del suo viso.
-Grazie per quello che hai fatto per me in questi mesi...mi hai regalato una breve seconda vita meravigliosa...ma io non faccio parte del tuo mondo, e tu devi andare avanti! Promettimelo!-
George non voleva, ma non c'era piu nulla da fare. Lei stava svanendo a vista d'occhio.
-Te lo prometto..- disse lui in lacrime. Poi lei lo baciò per l'ultima volta. Anche se ormai non poteva più toccarla come prima, George poté sentire ogni particolare delle sue labbra, il suo profumo alla vaniglia, percepì anche i suoi capelli che lo sfioravano. Lui non dimenticò mai quel bacio.
E alla fine lei disse -Ti amo...- e svanì del tutto.
-Ti amo anch'io....-.

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