Capitolo 12

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Quando andiamo in cucina, noto la tavola già apparecchiata. Ci sediamo in silenzio e cominciamo a mangiare, la cena è ottima.

C'è un silenzio imbarazzante, e sento l'ansia ribollire dentro che aumenta ad ogni boccone che mando giù.

- Anna, che scuola frequenterai adesso che sei venuta a vivere qui?- domanda Eleonora, interrompendo il silenzio.

- Per fortuna mi hanno accettata al liceo classico, quello dietro alle torri. -

Fa una faccia stupita, anche molto buffa, ma entusiasta.

- Anche Matteo frequenta quella scuola, sai? - resto di sasso.

- Davvero? - beh, che domanda scema.

Ma ora che ci penso manca pochissimo all'inizio della scuola.

- Già, in che sezione sei stata inserita? - mi domanda Matteo.

- Sarò in terza C.. - la sua faccia improvvisamente è un misto di stupore e allegria.

- Anche io sono in terza C, saremo compagni di classe, come con Christian e Elena. - mi rallegra sapere che sarò in classe con l'unica amica che mi sono fatta da quando sono arrivata qui.

- Che bello, menomale che conosco qualcuno della classe. -

La sua espressione si rabbuia e mi chiedo come mai.

Quando finiamo di cenare ci alziamo e io e Matteo torniamo in camera.

- Prima hai fatto una faccia, non vuoi che io sia in classe con te? - domando.

- Scherzi? Non sei tu il problema. - e allora qual è il problema? Perché prima ha fatto quella faccia?

- Allora cosa succede? - sono preoccupata, anche se non dovrei esserlo per una tale piccolezza.

- Nulla, ma se vuoi un consiglio stai alla larga da Elisa. - Non mi è nuovo il nome, Elena me l'ha nominata un paio di volte.

- Chi è? - lo guardo curiosa.

- Una mia compagna di classe, ma è solo una falsa che ha la doppia faccia quindi fossi in te seguirei il consiglio... -

Mi guarda e comprendo che è serio.

- Ok, come dici tu. - gli dico sorridendo, lui mi guarda e sorride a sua volta.

- Lo sai che mi piaci davvero, vero? - mi dice, e il mio cuore manca un battito non appena sente pronunciare queste parole così dolci.

- Lo so, anche tu mi piaci. - lo rassicuro.

Si avvicina e mi abbraccia, ricambio l'abbraccio e restiamo così per un po'.

All'improvviso mi solleva e mi appoggia sul letto, io mi tiro a sedere e lui mi si siede accanto.

Guardo l'ora, è tardi e devo tornare a casa; anche se vorrei restare qui ancora.

- Matte, è tardi io devo tornare a casa, mia mamma mi starà aspettando. - fa una faccia dispiaciuta.

- No dai, fermati ancora un po', ti prego. - mi supplica.

Prendo il telefono, non ho messaggi né chiamate perse e decido di fermarmi altri dieci minuti.

- Va bene, ma solo dieci minuti. - mi da un bacino a stampo.

- Okay, solo dieci minuti. - dice subito dopo avermi dato un bacio sulla guancia.

I minuti passano e quasi mi addormento lì.

- Ehi, Anna ? - apro gli occhi.

- Scusami, grazie per avermi chiamata che sennò finiva che mi addormentavo qui. - dico, lui sorride.

- Scusa di che, comunque ti è squillato il telefono pochi secondi fa, era tua mamma. Ti conviene tornare a casa.. anche se preferirei di no! - rido, poi prendo le mie cose e mi dirigo insieme a Matteo verso il portone di casa mia.

- Ciao Matteo, buonanotte. - gli do un bacio sulla guancia.

- Buonanotte. - lui sale le scale e io suono al campanello.

Mi apre mia mamma, ha l'aria stanca e piuttosto nervosa.

- Ti sembra questa l'ora di tornare? - esclama urlando, ecco, come immaginavo.

- Scusami, hai ragione, ho perso la concezione del tempo.. - mi guarda come fosse un detective.

- Che non ricapiti.- è fredda, continua a guardarmi anche dopo che sono entrata in casa.

- No, tranquilla mamma. - si scioglie un po' quando vado ad abbracciarla.

- A parte questo, com'è andata la serata? - so bene cosa vuole sapere, ma non mi va di raccontarle nulla adesso, sono troppo stanca e poi sono fatti miei e di Matteo.

- Era buona la cena, ora vado a mettermi il pigiama. - scoppia a ridere, ha capito.

- Sai benissimo cosa voglio sapere, comunque mi racconti domani, posso stare tranquilla vero? -

- Sì certo, che domande - la rassicuro, non tradirei mai la sua fiducia.

- Va bene, mi fido. Notte. - mi da un bacio sulla guancia e poi torna in cucina.

- Notte. - dico, mentre salgo le scale per andare in camera a sistemarmi.

Dopo aver scritto tutto nel mio diario mi metto sotto le coperte e mi addormento pochi minuti dopo.

NON SARÀ L'ULTIMO BACIOWhere stories live. Discover now