Quando andiamo in cucina, noto la tavola già apparecchiata. Ci sediamo in silenzio e cominciamo a mangiare, la cena è ottima.
C'è un silenzio imbarazzante, e sento l'ansia ribollire dentro che aumenta ad ogni boccone che mando giù.
- Anna, che scuola frequenterai adesso che sei venuta a vivere qui?- domanda Eleonora, interrompendo il silenzio.
- Per fortuna mi hanno accettata al liceo classico, quello dietro alle torri. -
Fa una faccia stupita, anche molto buffa, ma entusiasta.
- Anche Matteo frequenta quella scuola, sai? - resto di sasso.
- Davvero? - beh, che domanda scema.
Ma ora che ci penso manca pochissimo all'inizio della scuola.
- Già, in che sezione sei stata inserita? - mi domanda Matteo.
- Sarò in terza C.. - la sua faccia improvvisamente è un misto di stupore e allegria.
- Anche io sono in terza C, saremo compagni di classe, come con Christian e Elena. - mi rallegra sapere che sarò in classe con l'unica amica che mi sono fatta da quando sono arrivata qui.
- Che bello, menomale che conosco qualcuno della classe. -
La sua espressione si rabbuia e mi chiedo come mai.
Quando finiamo di cenare ci alziamo e io e Matteo torniamo in camera.
- Prima hai fatto una faccia, non vuoi che io sia in classe con te? - domando.
- Scherzi? Non sei tu il problema. - e allora qual è il problema? Perché prima ha fatto quella faccia?
- Allora cosa succede? - sono preoccupata, anche se non dovrei esserlo per una tale piccolezza.
- Nulla, ma se vuoi un consiglio stai alla larga da Elisa. - Non mi è nuovo il nome, Elena me l'ha nominata un paio di volte.
- Chi è? - lo guardo curiosa.
- Una mia compagna di classe, ma è solo una falsa che ha la doppia faccia quindi fossi in te seguirei il consiglio... -
Mi guarda e comprendo che è serio.
- Ok, come dici tu. - gli dico sorridendo, lui mi guarda e sorride a sua volta.
- Lo sai che mi piaci davvero, vero? - mi dice, e il mio cuore manca un battito non appena sente pronunciare queste parole così dolci.
- Lo so, anche tu mi piaci. - lo rassicuro.
Si avvicina e mi abbraccia, ricambio l'abbraccio e restiamo così per un po'.
All'improvviso mi solleva e mi appoggia sul letto, io mi tiro a sedere e lui mi si siede accanto.
Guardo l'ora, è tardi e devo tornare a casa; anche se vorrei restare qui ancora.
- Matte, è tardi io devo tornare a casa, mia mamma mi starà aspettando. - fa una faccia dispiaciuta.
- No dai, fermati ancora un po', ti prego. - mi supplica.
Prendo il telefono, non ho messaggi né chiamate perse e decido di fermarmi altri dieci minuti.
- Va bene, ma solo dieci minuti. - mi da un bacino a stampo.
- Okay, solo dieci minuti. - dice subito dopo avermi dato un bacio sulla guancia.
I minuti passano e quasi mi addormento lì.
- Ehi, Anna ? - apro gli occhi.
- Scusami, grazie per avermi chiamata che sennò finiva che mi addormentavo qui. - dico, lui sorride.
- Scusa di che, comunque ti è squillato il telefono pochi secondi fa, era tua mamma. Ti conviene tornare a casa.. anche se preferirei di no! - rido, poi prendo le mie cose e mi dirigo insieme a Matteo verso il portone di casa mia.
- Ciao Matteo, buonanotte. - gli do un bacio sulla guancia.
- Buonanotte. - lui sale le scale e io suono al campanello.
Mi apre mia mamma, ha l'aria stanca e piuttosto nervosa.
- Ti sembra questa l'ora di tornare? - esclama urlando, ecco, come immaginavo.
- Scusami, hai ragione, ho perso la concezione del tempo.. - mi guarda come fosse un detective.
- Che non ricapiti.- è fredda, continua a guardarmi anche dopo che sono entrata in casa.
- No, tranquilla mamma. - si scioglie un po' quando vado ad abbracciarla.
- A parte questo, com'è andata la serata? - so bene cosa vuole sapere, ma non mi va di raccontarle nulla adesso, sono troppo stanca e poi sono fatti miei e di Matteo.
- Era buona la cena, ora vado a mettermi il pigiama. - scoppia a ridere, ha capito.
- Sai benissimo cosa voglio sapere, comunque mi racconti domani, posso stare tranquilla vero? -
- Sì certo, che domande - la rassicuro, non tradirei mai la sua fiducia.
- Va bene, mi fido. Notte. - mi da un bacio sulla guancia e poi torna in cucina.
- Notte. - dico, mentre salgo le scale per andare in camera a sistemarmi.
Dopo aver scritto tutto nel mio diario mi metto sotto le coperte e mi addormento pochi minuti dopo.
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NON SARÀ L'ULTIMO BACIO
Teen FictionA volte sono i cambiamenti a dare inizio alle storie più belle. Anna ha quasi 17 anni, ed è appena capitata in una nuova realtà. Nuova città, nuove persone. Tutto sembra frantumarsi davanti a lei, che vuole soltanto tornare nella sua città. Qualcosa...