Capitolo 37

216 19 15
                                    

Sono passate due settimane dalla partenza di Matteo. In questi giorni non ho mangiato nulla. Per poco Christian non lo scopriva.

Mia mamma sta facendo finta di nulla, ma so benissimo che è preoccupata. Si preoccupa sempre di dove sono, con chi e soprattutto non mi fa quasi mai restare da sola a casa nonostante abbia ormai diciassette anni.

Non pensavo che si potesse stare così male per qualcuno. Nemmeno la lontananza da Sharon mi aveva fatto così male.

Ultimamente passa spesso ore al telefono con Christian, si scrivono sempre.


La sveglia suona come sempre, mi metto a sedere sul letto e la spengo. Mi lavo e in pochi minuti sono fuori dalla doccia.

Mi asciugo e poi apro l'armadio in cerca di qualcosa di carino da indossare.

Una cosa che non mi spiego è come, da quando Matteo è partito, io sia migliorata in quasi tutte le materie.

Indosso un jeans aderente nero strappato e una maglietta nera piuttosto grande con sopra una scritta bianca. Mi trucco con l'eyeliner e il mascara, un rossetto scuro sulle labbra e poi asciugo i capelli stando attenta a fare la piega liscia per bene.

Quando scendo le scale Marco rimane pietrificato dal mio cambiamento.

- Cosa ti è successo? - mi chiede durante il tragitto per andare a scuola.

- Cambio di look, sto bene? - chiedo mostrando uno dei miei sorrisi più forzati.

- Sì, certo. Ma mi piaci di più quando sei naturale. - ammette.

- Okay, andiamo alla fermata. -

Arriviamo in poco tempo a scuola, fortunatamente l'autobus questa mattina è passato in orario.

All'entrata vedo Elisa venire verso me ed Elena.

- Ehi, ragazze! -

- Ehi... -

- Oggi il professore di storia è assente, ho letto in bidelleria che il supplente ci aspetta nel laboratorio di inglese. Ci vediamo. -

- Grazie, ciao! - urlo perché oramai già lontana.

Mentre aspettiamo Christian suona la campanella, ma decidiamo di restare ad aspettarlo. Quando arriva ci dirigiamo verso il laboratorio di inglese tutti e tre. Stranamente sentiamo un silenzio di tomba dentro l'aula, ma bussiamo ed entriamo.

- Scusi il ritard... - la nostra classe non c'è.

- Avete bisogno ragazze? - domanda la professoressa che stava facendo lezione alla sua classe.

- Oh, no, abbiamo sbagliato classe. Ci scusi. - tutti e tre chiudiamo la porta e scappiamo.

Mentre andiamo verso l'aula giusta Christian non fa che lamentarsi dicendo di essere un ragazzo. Io ed Elena ridiamo e poi bussiamo alla porta, per fortuna la prof di storia fa finta di non accorgersi di nulla e continua a spiegare come se nulla fosse. Mi volto verso Elisa che sta ridendo con Naomi.

- Avete trovato il supplente? -

NON SARÀ L'ULTIMO BACIOWhere stories live. Discover now