Cap 7

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"Padre,vi prego!"

"Non riesco ha capirti,Scott!Quale é il problema?!"

"Semplicemente non voglio sposare quella ragazza!"

"E invece lo farai!"

"Perché mai dovrei farlo?!"

"Per i suoi soldi!Per il suo corpo!Non mi importa che cosa ne pensi,figlio,tra due settimane,sposerai quella ragazza.E non voglio sentire nessun altra parola,é già stato tutto deciso. "

"La mia opinione non importa?"

"In questo momento,non importa a nessuno."

Conosce perfettamente suo padre,sa che non esiste uomo più crudele di lui.Con lui e i suoi fratelli o con chiunque respiri.Forse anche con i morti.

Ma le sue ultime parole,lo feriscono nel profondo.

"Bene."

Si alza velocemente,facendo strisciare la sedia e sbatte fortemente la porta.

Stiles,avendo sentito la porta sbattere,esce dalla sua stanza e subito segue il fratello,che inizialmente lo ignora e cerca di far fuori uscire la rabbia,lanciando tutto ciò che gli capita in mano.

Solo quando per poco non prende il fratello con la sedia si ferma.

"Perdonami."

Stiles gli si avvicina lentamente e lo fa sedere con delicatezza sul letto.

"Che cosa ti ha destro nostro padre?"

"Devo sposarla.Per il suo corpo e i suoi soldi."

"Ma tu non vuoi."

"La mia opinione in questo momento non importa a nessuno."

"Non é vero....."

"Lo ha detto lui.Non gli importa niente.Di nessuno di noi.Lui programma e manipola la nostra vita.Noi non siamo niente per lui."

"Non é così,Scott.......lui...."

"Lui cosa?"

Stiles apre bocca,cercando qualcosa da dire in difesa del padre,ma non gli viene in mente niente di positivo di quel uomo.

Un bussare alla porta li intterrompe.E' Melissa

"Vostro padre vuole parlarvi,signorino Stiles."

"Si,arrivo subito."

Melissa li lascia da soli e Stiles comincia a tremare.

"Non dovevi mai dovuto uscire con Theo."

"Lo so."

Detto questo si alza e si dirige nello studio del padre.

"Figlio mio,siediti."

Stiles si siede rigido,come sempre del resto.Quello studio gli mette paura,sin da quando era piccolo.

"Perché hai saltato le lezioni?Il signor Brook é arrivato questa mattina e non ti ha trovato.Dove sei stato?"

Stiles china la testa e risponde con un filo di voce.

"Sono uscito con Theo?

"E dove ti ha portato quel vagabondo?"

"Mi ha fatto fare un g-gir......."

"Ti ha portato al bordello,non é così?"

"No,padre."

"E allora dove siete stati?"

"Mi dispiace per aver saltato la lezione."

"Non ti ho chiesto di scusarti.Ti ho chiesto dove ti ha portato quel disgraziato di tuo fratello."

"Mi ha fatto fare un giro e poi......"

"E poi?"

"Mi ha lasciato da solo in una locanda."

"Bene.Puoi andare."

Stiles si alza ed esce con la testa bassa,vergognandosi come un cane.


Non si merita quell' abbraccio,ma gli fa piacere e circonda l'esile corpo della sorella minore,lasciandosi fuggire un sorriso.  

Guarda verso la sorella maggiore e il sorriso sparisce subito.Gli occhi di Laura sono più scuri del solito e sembra che gli stia mandando maledizioni.Percepisce benissimo il suo odio e non può biasimarla,lui stesso si odia.

Cora si stacca e lo guarda con gli occhi pieni di lacrime.

"Fratello mio,non sai quanta gioia sto provando in questo momento."

"Anche io,sorella."

"Laura!Vieni qui!Nostro fratello é tornato!"

Laura si avvicina lentamente,senza staccare gli occhi dal fratello,che abbassa la testa non essendo in grado di sostenere tanto odio.

"Quando sei tornato?" chiede Cora

"Ieri.Sono arrivato qui ieri."

"Perché non ci hai fatto sapere niente?"

"E' stato un lungo viaggio e avevo bisogno di riposo,e poi non sapevo dove trovarvi."

"Oh,stiamo al bordello,lavoriamo lì."

Il volto di Derek si oscura,e la rabbia prende possesso.Non riesce a credere che lei sembri anche felice di stare in quel postaccio.

"Laura,ti dovrei parlare." dice rivolto alla sorella maggiore

"Davvero?Vuoi parlare?" 

"Si.Seguimi."

"Cora,torna dalle altre." dice e poi segue il fratello nella sua stanza."Che cosa sei tornato a fare?!"

"Perché hai portato nostra sorella minore,una bambina,in un postaccio del genere?!Sei impazzita?!"

"Mi stai incolpando di qualcosa,Derek?!" 

"Le mie sorelle sono delle puttane!"

"E secondo te perché sono finite così?!Che cosa devono fare due giovani donne,senza genitori,senza marito o un uomo che le protegga?!"  

"Deucalion vi avrebbe aiutato."

"Eri tu che dovevi aiutarci,Derek!Dovevi essere qui con noi quando sono morti i nostri genitori.Io forse me la sarei cavata,ma Cora........"

Derek sopprime i sensi di colpa."Non avresti dovuto farla entrare in quel postaccio....."

"Calì ci ha dato un posto in cui dormire,cibo e soldi.Non potevo pensare solo a me."

"Avresti dovuto."

"Non sono come te."


Ciao,sono sempre io Samira,questa sera aggiornerà il caro Lorenzo perché scrivere scene sessuali a volte a me riesce un pò difficile,sopratutto tra due uomini,non saprei proprio che scrivere.........spero che vi sia piaciuto

Tierra de LobosOnde histórias criam vida. Descubra agora