Cap 24

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"Non lo ha ucciso,vero?" chiede Scott

"Purtroppo no. Rimarrà fuori gioco per un pò di tempo,non ci sarà di intralcio.Malia mi ha spiegato come é fatto il monastero,e quindi non abbiamo possiamo entrare come dei ladri."

"E quindi?"

"E quindi porteremo una lettera di nostro padre in cui gli chiediamo di lasciar tornare a casa nostro fratello.Dopo tutto,tu sei in lutto,giusto?"

"Funzionerà?"

"Un pò di fiducia,fratello."

"E se nostro padre si dovesse svegliare?"

Theo gli mostra un'altra boccetta,preso in prestito da Malia.Scott sospira e segue Theo in cucina.

"Melissa." grida Theo "Il dottore ha lasciato la medicina per mio padre,devi darglielo appena si sveglia con dell'acqua."

"Si,signorino."

Theo fa un sorrisino a Scott e si dirigono alle stalle,i cavalli non mancano,il garzone che lavora per loro é come un amico....un loro complice,in molti versi.



"Perché non uscite mai?"

Liam non lo guarda,continua a tenere lo sguardo rivolto verso la finestra,il sole può vederlo solo da lì,ed é bello lo stesso,ma vuole sentirne il calore sulla su pelle.

"Che cosa state osservando così intensamente?"

"Niente,solo il sole."

"E perché guardate il sole?"

"Non vi sembra bello?"

"Certo che lo é,ma non niente di così speciale da meritare così tante attenzioni."

"E che cosa merita attenzioni,Annibal?"

"Non saprei."

"Per te non é niente di speciale,perché lo senti tutti i giorni.Io posso solo guardare da qui."

"Perché non uscite?"

"Non posso,Annibal.Il mio solo desiderio é quello di poter sentire il sole almeno una volta,prima di lasciare per sempre questo mondo."

E queste parole toccano Annibal nel profondo.

"Se é questo il vostro unico desiderio,io lo farò avverare."



E' quasi il tramonto quando arrivano al monastero.

Lasciano i cavalli nascosti e proseguono a piedi,e solo allora Theo si accorge di una cosa.

"E questo?"

"Per ogni evenienza."

Entrano e camminano sicuri,dritti verso l'ufficio dell'abate.Sono molto concentrati nella loro missione e non si accorgono di una figura che si nasconde al loro passaggio.

L'abate non li fa attendere e li accoglie.

"E' un onore per me avervi qui,a che cosa devo questa vostra visita?"

"Siamo qui per nostro fratello." prende subito parola Theo "In questo momento,la nostra famiglia non sta passando un buon momento."

"Lo so." dice l'abate per poi rivolgersi a Scott" Le mie più sentite condoglianze."

"Siete molto gentile."

"Il signore accoglierà la giovane anima della vostra sposa.Perché non vi unite a noi?"

"Ho una figlia di cui occuparmi."

"Compito difficile,ma siete ben sostenuti."

"Non del tutto.Mi manca mio fratello,e siamo qui per riportarlo a casa."

Theo posa una lettera sul tavolo "Anche nostro padre é d'accordo."

L'abate dice qualcosa ad un giovane frate che esce,lui intanto apre la lettera e legge.

Scott lancia una veloce occhiata a Theo,il quale ha una maschera di totale tranquillità,e si chiede come faccia.

In quel momento ritorna il giovane con un'altra lettera che consegna all'abate.

"Credo che vostro padre sia abbastanza adulto da non cambiare più la sua scrittura." e a quelle parole la maschera di Theo cede,ma solo per un secondo e poi ritorna come prima. "Credo che per oggi non si faccia nulla.Tornate un'altra volta con vostro padre."

Scott fa per alzarsi e lo stesso anche l'abate,ma si blocca quando si ritrova una pistola puntata addosso.

"Ci porti subito da nostro fratello,oppure andrete a fare compagnia alla mia sposa."

"Non oserete..."

"Non lo so,ultimamente sono diventato molto coraggioso."


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