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jungkook non sapeva se dire a taehyung che era stato lui a scrivere quei biglietti.
da una parte voleva, perché così magari l'amicizia con quel ragazzo sarebbe cresciuta, invece dall'altra no perché si sentiva in imbarazzo,
molto in imbarazzo.

jungkook uscì fuori dal balcone del suo appartamento quella sera, aspettando con ansia che taehyung cantasse.
l'unica cosa che però jungkook sentì, fu il campanello della porta.

andò ad aprirla e davanti a lui c'era taehyung, aveva una maglia stropicciata e dei pantaloncini larghi, «è bellissimo anche conciato così» pensò automaticamente jungkook guardandolo.

«hai aperto dopo la terza volta che ho suonato, dormivi?» domandò entrando in casa mentre il castano gli apriva la porta.

«no no, ero un attimo fuori sul balcone» taehyung a quelle parole piegò leggermente la testa verso destra, «ma fa freddo, che facevi?»

jungkook pensò velocemente a una scusa, «ammiravo.. il panorama..» disse recitando abbastanza male. taehyung annuì, non credendogli, ovviamente.

il più piccolo andò in cucina e prese dal frigo qualcosa da bere, poi passò una delle lattine a taehyung, sedendosi al suo fianco sul divano.

«scusa se sono venuto senza preavviso, mi annoiavo»
«tranquillo, anche io non avevo un gran che fa fare»
jungkook invece non aspettava altro che sentirlo cantare ma a quanto pare doveva aspettare un'altra sera per soddisfare i suoi desideri.

sospirò un po' afflitto, ma comunque in quel momento era con lui, quindi tanto triste non riusciva ad esserlo.

passò qualche ora, jungkook senza accorgersene si era appisolato sulla spalla di taehyung, che invece era ben sveglio e guardava il più piccolo sonnecchiare.

portò una mano sulla sua testa quasi come un impulso e gli accarezzò i capelli, sentendoli scivolare morbidi sotto le sue dita.
quando passò qualche minuto e vedendo che jungkook non si svegliava, decise di portarlo in camera.

lo posò piano sul materasso e lo coprì, non togliendo lo sguardo dal suo viso. jungkook si aggiustò lasciando uscire qualche mugolio dalla bocca.

taehyung invece si sedette accanto a lui e stringendosi una gamba al petto, cominciò a cantare.

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nON AGGIORNO DA SECOLI LO SO SORRATEMY

balcony。 taekookWhere stories live. Discover now