ROSE

104 28 12
                                    

ALEX'S POV

Avanzo di qualche passo nell'ampia sala spostando lo sguardo lentamente sulle figure attorno a me, piccoli gruppi di persone si sono formati ai margini della pista da ballo.
Passo accanto ad una signora dal viso incipriato, i capelli sistemati in una intricata acconciatura che le lascia qualche boccolo biondo libero appositamente a contornarle il volto, l'ampia gonna di un rosso scarlatto produce un leggero fruscio mentre si volta per allungare la mano in direzione di un uomo che le bacia delicatamente il dorso.
Proseguo sotto la luce intensa dei tanti lampadari, a destra tre ragazzi sostano accanto a colonne ornamentali, sorridono in direzione di un gruppetto di ragazze che parlottano tra di loro ridendo mentre reggono le maschere colorate davanti al viso.
Il chicchiericcio della gente mi circonda e avvolge fino a non riuscire a distinguere alcuna parola, le loro conversazioni sono come un leggero sottofondo nelle mie orecchie, suoni ovattati che si sovrappongono fino a mescolarsi completamente.
Mi accorgo di essere giunta al centro della sala da ballo, sotto i miei piedi noto il disegno complesso di una enorme rosa rossa, diverse sfumature dal bordeaux al rosa antico si alternano armoniosamente tra i petali.
Le voci scemano lentamente fino ad essere completamente sostituite da una musica, alzo lo sguardo dal pavimento per volgerlo attorno a me dove delle coppie si stanno riformando.
Faccio qualche passo indietro fino ad allontanarmi dal centro della rosa e fermarmi su un grande petalo rosso scuro marginale, uomini si inchinano con il braccio teso verso la donna che tenendo tra le mani i lembi dell'ampia gonna fa un piccolo inchino e prende la mano che le è stata offerta.
Iniziano a danzare seguendo uno schema circolare, fruscii di seta mi circondano ad accompagnare la musica.
Seguo i loro fluidi movimenti con lo sguardo ruotando di tanto in tanto su me stessa fino a quando mi si presenta davanti una figura, si inchina porgendomi la mano che io esito ad afferrare.
Prendo un grande respiro per poi accettare la mano con un piccolo inchino e unirmi alle danze.
Il ragazzo ha i capelli castani lunghi fino alle spalle ed una maschera nera con ornamenti dorati, le coppie attorno a noi si sorridono a vicenda ma il ragazzo di fronte a me ha lo sguardo rivolto altrove.
Seguo la traiettoria dei suoi occhi per notare che sta guardando verso un'altra coppia, la ragazza ricambia il suo sguardo mentre volteggia in un elegante abito blu scuro stretto in vita e più ampio attorno alle gambe.
Torno a guardare il mio accompagnatore e le parole mi escono spontanee.
"Come ti chiami?"
Lui richiamato dalla mia voce presta per la prima volta la sua attenzione a me, rughe di confusione si formano sul bordo superiore della sua maschera prima di rispondere con voce quasi incerta, ad una domanda evidentemente insolita durante una danza.
"Romeo"
Lascia le mie mani e rimango per qualche attimo perplessa prima di notare che la danza é cambiata, donne e uomini si sistemano in file opposte per poi avvicinarsi e formare una sorta di ponte e poi girare tutti nella stessa direzione.
Cerco di seguire li stessi movimenti degli altri fino a quando il palmo di una mano fredda si unisce al mio.
Passo lo sguardo dalla sua mano dalla carnagione chiara al braccio avvolto da un tessuto scuro, fino al suo viso.
La maschera copre gran parte del volto impedendomi di individuare il colore dei suoi occhi, ma a primo impatto ci si accorge subito che non appartiene a questo contesto, come me.
I suoi capelli rossi spiccano maggiormente con l'abbigliamento scuro e ha degli orecchini neri ad entrambi i lobi delle orecchie.
Giriamo su noi stessi con le mani unite come le altre coppie, i petali della grande rosa cambiano colore sotto di noi ma i nostri sguardi non si staccano mai l'uno dall'altro.
Afferra anche la mia mano destra per poi volteggiare attorno alla sala in un cerchio di stoffa e colori sgargianti.
La musica cessa e le coppie si separano, il ragazzo con cui stavo ballando all'inizio si allontana verso un margine lontano della sala con la ragazza che stava osservando prima.
Torno a guardare davanti a me il ragazzo dai capelli strani non c'è più

I raggi che filtrano dalla finestra mi fanno portare istintivamente una mano davanti agli occhi per fargli da protezione.
Lentamente sposto le coperte dal mio corpo e mi siedo per poi afferrare il cellulare dal comodino per controllare l'orario.
Mi alzo stiracchiandomi e sprazzi dello strano sogno che stavo facendo prima di svegliarmi mi tornano in mente, coppie che volteggiano in strane danze e strani vestiti d'epoca.
Ultimamente questo tipo di sogni non mi lasciano in pace, sarà che sto leggendo quasi ossessivamente "Romeo e Giulietta"
Con una scrollata di spalle mi lascio indietro le domande e mi preparo per andare all'università.

MICHAEL'S POV

Affondo le mani nelle tasche della mia nuova giacca di jeans alla ricerca degli occhiali da sole. Oggi la giornata è abbastanza calda e i raggi del sole che rimbalzano sulle grandi vetrate dei palazzi quasi accecano i miei occhi chiari.
Trovo gli occhiali da sole dalla montatura nera nella tasca destra e li indosso proseguendo lungo le affollate strade di Londra.
Aspetto tra una fiumana di gente che il semaforo per pedoni diventi verde prima di attraversare e scorgere da lontano l'insegna illuminata del negozio che sto cercando.
Ieri mi sono ripromesso che avrei finalmente sostituito le corde rotte della mia chitarre così ho cercato su internet il più vicino negozio di strumenti musicali nel mio quartiere, ed un certo "Music World" è spuntato fuori.
Un ragazzino gracile con occhiali da vista troppo grandi per il suo viso mi si piazza davanti costringendomi a fermarmi, mi allunga dei biglietti plastificati e colorati per poi allontanarsi verso altre persone.
Continuo a camminare alzando quei biglietti per vedere di cosa si tratta, sono pubblicità per spettacoli teatrali, una compagnia teatrale porta in scena ogni sera uno spettacolo diverso di Shakespeare.
Riabbasso il braccio disinteressato pronto a scaraventarli nel primo cestino possibile, ma poi rallento il passo mentre alcune scene prendono vita nella mia testa come ricordi quasi del tutto rimossi.
Tante persone in una sala da ballo, vestiti antichi e danze strane.
Questi erano i sogni che ogni mattina cercavo invano di ricordare, avevo in mente solo una maschera con tante sfumature di azzurro ed una grande rosa dai petali rossi.
Alzo lo sguardo e la scritta "Musica World" campeggia sulla mia testa illuminata di rosso.
Finalmente avrò le corde nuove.





Abbiamo il Michael's pov gente, non so se lol
Che saranno sti sogni? E perché fanno gli stessi sogni?
COMMENTATE E DITEMI CHE NE PENSATE DELLA STORIA
Sara❤

Silence ~ Michael Clifford ~Where stories live. Discover now