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Pov. Joshua

Mi ero alzato alla buon'ora. Nonché avessi dormito molto. Yuri era piombato nella mia stanza, bussando ripetute volte con un rumore assordante che mi portò a sobbalzare ed a ricordarmi che avevo l'incontro importante. Avrei girato una sorta di reality sulla mia vita quotidiana. C'era qualcosa d'interessante?! Non lo sapevo più. Cosa poteva esserci di così interessante nella mia vita?! Non me la ponevo la domanda perché non avevo la risposta.

Mi passai una mano tra i capelli, aprendogli la dannata porta che da un momento all'altro sarebbe caduta giù da sola.
"Finalmente" esclamò quasi spazientito, entrando dentro senza neanche darmi il buongiorno. Teneva sulla mano una gruccia con dei vestiti rilegati in un cellofan.

"Buongiorno Yuri" risposi derisorio, vedendolo guardarmi con un sopracciglio innalzato.

"Fatti una doccia, e poi...indossa...questi" rispose, togliendo l'involucro trasparente che conteneva un pantalone nero sartoriale ed una camicia bianca. Ero stufo di dover sempre vestirmi come mi imponevano.

"D'accordo" proclamai solenne, prima di recarmi in bagno e farmi una doccia.

Per non destare sospetti ed essere assalito di prima mattina dai paparazzi, Yuri aveva affittato una macchina. Una Mercedes grigia metallizzata.

Impostai sul navigatore la via, e lasciai entrare Yuri dal lato del passeggero. Doveva parlare anche lui, per sapere come si sarebbe svolto e in caso definire delle pratiche per non invadere più del dovuto la mia privacy. Rimanendo sempre negli accordi che avrebbero prestabilito.

Arrivammo davanti allo studio della Tele Corporation New Star. Lo studio più famoso di tutta New York. Pullulava di gente quel posto, ed erano tutti indaffarati. Alcuni restavano seduti con dei monitor davanti, per suddividere spezzoni di film, varie parti. Non avevo mai visto come si riusciva ad assemblare varie scene, ed ora mi sembrava una scoperta strabiliante.

"Vieni" mi riprese Yuri, vedendomi assorto tra pensieri e quant'altro.

Arrivammo al piano superiore, e rimasi spiazzato, vedendo Amanda a sedere.
Alzò appena lo sguardo ed il suo tramutò in stupore, Sorpresa, e timore. Timore per cosa?!

"Yuri ti raggiungo subito." Lo informai pacato, ricevendo un cenno di assenso da parte sua, prima di varcare tutto il corridoio e sparire dietro una porta di vetro.

Mi infilai le mani in tasca, avviandomi verso Amanda che si alzò, staccandosi il microfono che portava addosso.

"Joshua?! Ciao. Come mai qui?" Mi domandò con voce traballante ed incuriosita dalla mia presenza, e mi sembrava strano che non ne sapesse nulla.

Ci abbracciammo e scambiammo due baci sulla guancia, prima di scostarci.
"Sono qui per il programma, sulla mia vita" scossi la testa ridendo. Mi sembrava surreale ed una grande stronzata.

Si aggiustò la giacca addosso, annuendo, per poi passarsi una mano sulla fronte.
"Si già...il programma" aggiunse barcollando con la testa come se se ne fosse appena ricordata.

"Beh, ci vediamo dopo" alzai la testa, avviandomi verso la porta di vetro dell'ufficio mentre annuì per tornare al suo posto.

Non potevo sapere che la ragazza che avrebbe girato il programma era lei. Era piombata come un uragano, imbranata.

Si era scusata come era solita fare, piena di imbarazzo e timidezza dipinta su quel volto che non era cambiato negli anni, anzi forse ora era più marcato, più a donna.
Aveva un vestito stretto che le enfatizzava le curve armoniose, più formosa di quando ci eravamo lasciati.
I capelli lunghi e scalati che sembravano sempre una cascata di seta. Potevo sentire ancora il suo profumo di susina, innocente e puro.

Un Disastro DivertenteWo Geschichten leben. Entdecke jetzt