La partenza inaspettata

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Aprii gli occhi sgranandoli e sfregandoli con i palmi lisci delle mie mani.Mi ero addormentata,evidentemente.Allungai il braccio destro sporgendolo fuori dal letto,verso il comodino,intenta a prende il cellulare per poter vedere che ore fossero.Le 3.28.Decisi quindi di alzarmi,e dopo essere sgranchita la schiena uscii dalla stanza.Era tutto buio,stavano dormendo tutti.
Avevo un insaziabile voglia di uscire.Presi le chiavi di casa,mi misi il capotto,e andai fuori.
Stavo seduta sulla panchina del giardino,sulla quale cadevano rami di edera delicata.Il buio della notte era soffuso dalla lanterna alla mia sinistra,che fungeva da illuminazione.Vedevo in lontananza la casetta dei giochi di quando ero piccola,e non solo.Anche il capanno,dove mio padre teneva l'attrezzatura da giardino,nulla di particolarmente entusiasmante.
Poi spostai lo sguardo verso il cielo.Non c'erano stelle,ne la luna.Era troppo nuvoloso e nebbioso.Avrei voluto stare lì,ma decisi di rientrare per evitare disguidi.
Aprii la porta e d'impatto,ecco bianca seduta stante davanti a me con aria perplessa e a dir poco irritata.Chiusi delicatamente la porta dietro di me continuando a fissare i suoi occhi piccoli e arrabbiati,cercando in ogni modo di leggerle nel pensiero o deviare il discorso.
<Dov'eri?da quando si esce alle 4 di notte?>mi disse con aria minacciosa
<sono le 3 per precisare>dissi tentando un sorriso per smorzare la situazione
<non contraddirmi.Che facevi fuori?osservavi il cielo?>gridò lei senza preoccuparsi dell'orario
<esattamente>dissi
Non avevo paura di affrontare le sue minacce o cose simili.Noi due ci odiavamo,è ciò rendeva certe situazioni esilaranti e allo stesso tempo un vero è propio stress.
<brutta e inutile ragazzina,vedi di seguire le regole che ti impongo altrimenti..>esitò lei ma venne interrotta da papà,che entrò in salone.
<cos'è tutto questo baccano?>disse lui
<niente amore,Tess voleva un consiglio su come stava con il nuovo cappotto.Sta una meraviglia non credi?>disse quella vipera sorridendo
<quel cappotto l'ha comprato 2 anni fa tesoro..>Mi difese mio padre
Io mi tolsi la giubba,la appesi e senza fiatare me ne andai in camera,sbattendo infine la porta per dare più "enfasi" alla provocazione di Bianca.
Decisi di dormire,forse era meglio.

La mattina seguente,mi aspettava una dolce colazione.Una porzione di domande da parte di mio padre sulla sera precedente,un piatto di follie e scuse dette da bianca,e una tazza di delicatissimi insulti mattutini da parte di matt.Emozionante no?
Mi preparai in fretta e furia,volevo fare colazione velocemente per non dover discutere con la famiglia,ma appena varcai la porta dell'anticamera,eccoli lì tutto insieme felicemente al tavolo ad osservare io che con fare sbadato pensavo di non trovarli.
"Tess stai tranquilla mantieni la calma,inspira ed espira"-mi dissi nella mente
<buongiorno..Teresa>enunciò l'odiosa Bianca
Esatto,mi chiamo Teresa,ma dal momento che odio il mio nome ho preferito abbreviarlo e sostituirlo con Tess.Non male vero?
Non risposi,so che era una provocazione bella e buona,ma sapevo anche che se le avessi risposto le avrei lasciato il campo libero per fare goll al primo tempo.Capite che intendo?
<Tess oggi si parte,sei entusiasta?>mi chiese mio padre con il suo bellissimo sorriso sulle labbra
<evviva una rompiscatole in meno in questa famiglia>Matt non mi ha mai sopportata.
Nel silenzio scoppiò una risata sotto i baffi di Bianca.
<si parte oggi?davvero?>dissi
<certo!corri a fare le valigie se non vuoi perdere l'aereo!>Rispose papà
Gli dieidi un bacio volante è un piccolo abbraccio e corsi cantando a preparare la valigia.

Ore 11:34
Ero all'aereoporto emozionata e colma d'ansia fino alla gola.Era il primo aereo e non solo,non avevo mai fatto prima d'ora un viaggio totalmente da sola.Ero così felice.Ma sapevo che papà ,l'uomo della mia vita mi sarebbe mancato davvero tanto.
Era appena arrivato l'aereo,e scoppiai in lacrime.Abbracciai fortissimo papà che mi asciugò le lacrime,e mi baciò sulla fronte.
<buon viaggio amore,chiamami>mi disse gridando per via del baccano che impediva di sentire
Andai verso l'aereo,e più mi allontanavo a papà più mi mancava,più volevo correre indietro e non lasciarlo,e ogni passo mi ricordava una sua parola.Pensavo a quante cose avrei potuto dirgli ma che non gli ho mai detto.Eppure ora ero su quell'aereo.Diretto molto lontano,ma verso una destinazione meravigliosa.
Un posto felice

//SPAZIO AUTRICE//
Hey,se sei arrivato fino a qui,porti la mia stima!!È solo l'inizio di una storia molto intrigante che vi invito a leggere,perché non si giudica mai un libro dalla copertina(in questo caso,dal primo capitolo hahah)
Un bacione,la vostra Elisa🌹

Un posto felice Where stories live. Discover now