Capitolo 4

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[YOONGI POV]

Jungkook era rimasto tutta la notte fuori casa, e non mi aveva nemmeno avvisato di tale assenza.

Non sapevo se preoccuparmi o essere arrabbiato, nonostante era ormai grande non riuscivo a considerarlo come un adulto: i suoi occhi scuri, a volte arancioni, mi facevano tenerezza, mentre le sue espressioni infantili, talmente dolci da farmi sorridere involontariamente, erano luminose e genuine.

Continuavo a pensare per quale motivo aveva sentito l'esigenza di passare la notte fuori casa, ma soprattutto, calcolando che aveva un regolamento rigido da seguire, con chi era rimasto per tutto questo tempo.

Non ero geloso, ma essendo il suo migliore amico a tutti gli effetti mi preoccupavo per lui.

Lo avevo chiamato ripetutamente al telefono, avevo persino inviato dei messaggi, ma di lui nessuna notizia.

Poi, continuando a pensare, mi venne una specie di flash nella mente; quando era uscito dall'appartamento, ovvero il giorno precedente, aveva portato con se una borsa a tracolla, che apparteneva sicuramente a quel ragazzo umano.

Spalancai gli occhi a dismisura, avvertendo un certo formicolio alle mani.

Non poteva aver passato la notte insieme a lui, non con un essere umano, sapeva perfettamente che le regole vietavano qualsiasi tipo di effusione 'spinta' con soggetti di quella specie.

Jungkook era sempre stato testardo, ma questa volta, se i miei presentimenti erano esatti, aveva superato ogni limite.

Dovevo andare a cercarlo, dopotutto mi bastava individuare il suo odore nell'aria e seguirlo, quindi non era nemmeno così faticosa come impresa.

Jeon Jungkook, giuro che se fai qualcosa con quell'umano, anche una minuscola, insignificante effusione, ti puoi considerare morto.

[JUNGKOOK POV]

Sentivo il cuore pulsare rapidamente, una certa sensazione di piacere stanziarsi nel petto.

Camminare vicino a Taehyung era inestimabile, soltanto la sua mano che ogni tanto sfiorava la mia, soffermandosi sulle dita, mi obbligava ad arrossire e sorridere.

"Dove vuoi andare?"

In un primo istante, talmente intento a percepire quei contatti lievi, non avevo nemmeno sentito le sue parole.

"Decidi tu"

Rilasciò un piccolo sbuffo, assottigliando lievemente lo sguardo.

"Potremmo andare nel locale dove lavoro ogni tanto, magari ci fanno lo sconto"

Risi di gusto ma non mi scomposi, andando a colpire scherzosamente il braccio di Taehyung; quest'ultimo accennò un'espressione sorpresa, mugugnando qualche verso sofferente in modo divertito.

"Sei violento!"

Sorrise e si passò la lingua sul labbro inferiore, sogghignando subito dopo quando distolsi lo sguardo.

"Ah, sei troppo adorabile"

Quel complimento, insieme ad una lieve carezza sulla testa, mi stava facendo esplodere, letteralmente.

Cercavo con tutto me stesso di trattenere i miei istinti, ma soprattutto, valendomi di una forza mentale enorme, tentavo in ogni modo di mentenere normali sia gli occhi sia i canini.

Sapevo perfettamente che, essendo un licantropo un po' particolare, avevo un'estrema difficoltá a regolare questi mutamenti, ma in quel momento i miei sforzi sembravano funzionare.

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