Colazione da Bingley

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-Jane! Lizzie! Ragazze! Venite qui, subito!- La signora Bennet strillava nel cortile, sembrava che potesse svenire, secca e dura, da un momento all'altro. Quando le due ragazze la raggiunsero, la signora ricominciò a gridare come un ossesso: -L'invito! L'invito per la colazione da Bingley! L'ha portato adesso il postino! Dice: "Il signor e la signorina Bingley hanno il piacere di invitare le signorine Jane ed Elizabeth Bennet per una colazione nella loro dimora di Netherfield Hall, domattina alle 10,00." Capito? Domattina! Dobbiamo preparare i vostri abiti migliori!- E corse in casa senza attendere replica alcuna. Lizzie guardò Jane, la sorella sembrava nervosa. -Allora è vero, pare che saremo ospiti di Bingley, domani. Nell'invito hanno tenuto a specificare che ci sarà anche la sorella, ma se il signor Darcy mancherà, potrei anche riuscire a sopportarla. Sarebbe impossibile tollerare entrambi!- Jane sorrise debolmente. -Comunque vada, finirà prima o poi. Speriamo più prima che poi. La mamma ha già iniziato a darsi da fare e davvero non so dire se sia più insopportabile lei o la signorina Bingley.- Lizzie scoppiò a ridere, contagiando anche la sorella, non smisero neanche una volta rientrate in casa.

Quando il valletto aprì il portone di Netherfield Hall, l'indomani mattina, quello che vide fu due giovani ragazze, vestite con abiti chiari e scarpe comode. Sembrava inverosimile quanto lampante che avessero camminato fino a lì. Jane e Lizzie non avevano ceduto alle assurdità della madre, dopotutto era solo una colazione informale, che senso aveva imbellettarsi come per andare ad un ballo? Il valletto le fece entrare e le accompagnò attraverso le stanze della villa, le stesse della festa, eppure diverse nella luce del giorno, fino ad un salottino interno più discreto delle altre sale. -La signorina Elizabeth Bennet e la signorina Jane Bennet-. Ad un tavolino rotondo, nel mezzo della stanza, era seduta Caroline Bingley. Suo fratello Charles, visibilmente imbarazzato, era scattato in piedi non appena aveva visto le due sorelle.                       -Buongiorno e benvenute. Prego, prendete pure posto al nostro tavolo-. Le ragazze ricambiarono timidamente il saluto e si accomodarono. Lizzie non poté non concedersi una breve euforia interna per l'assenza del signor Darcy, sentiva che non sarebbe riuscita a reggere un'altra conversazione con lui. Mentre veniva loro servita la colazione, Caroline, quasi annoiata, finalmente esordì: -Avete fatto buon viaggio?- Lizzie rispose: -Sì, abbiamo fatto una bella passeggiata-. -Oh Cielo! Siete state costrette a venire a piedi fino a qui? Mangiate, allora, non voglio che abbiate un calo di zuccheri!- "Quanto è simpatica." Pensò Lizzie, con una grande voglia di andarsene sul momento. Ma, poiché Jane aveva già intavolato una conversazione col signor Bingley, non ritenne giusto interromperla e si obbligò a rispondere educatamente a Caroline Bingley. -Siete molto cara, cara Caroline. Non avrei potuto sperare di trovare amica migliore, perché sapete, io vi vedo già come un'amica.- Caroline si forzò in un sorriso stiracchiato in risposta all'espressione sorniona di Elizabeth. -Ma certo che siamo già amiche. Per questo vorrei invitarvi a restare per il resto della mattinata a Netherfield, mi piacerebbe passeggiare tutti insieme nei giardini. Spero che possiate.- -Infinitamente grazie, ci tratterremo poiché il piacere di restare insieme è reciproco-. Lizzie si preparò ad una giornata che credeva non sarebbe finita più.

Avevano sceso la scalinata sul retro della villa e si erano addentrati tra le aiuole profumate e sgargianti. Jane si trovava più avanti, immersa in fitte chiacchiere con Bingley e sua sorella Caroline. Lizzie era rimasta più indietro, rapita da tutti quei fiori, molti mai visti in vita sua, che sembravano godersi i raggi del sole. Una voce alle sue spalle la fece sobbalzare: -Signorina Elizabeth! Che sorpresa vedervi qui, qual buon vento vi porta? Scusatemi se vi ho spaventata, perdonatemi.- Si voltò e lui era lì. Bello come non era stato neanche al ballo, un accaldato e irriconoscibilmente gentile signor Darcy le si era rivolto con tutta la serenità del mondo. Lizzie sentiva il suo odio che cominciava già a vacillare. -Buongiorno signor Darcy. Stamattina io e mia sorella Jane siamo state ospiti del signor Bingley e della signorina Caroline. Ricordate? Mi pareva che anche voi aveste partecipato all'invito per una certa colazione ma evidentemente mi sbagliavo, poiché non c'eravate.- Lui rispose affannato: -Sono stato richiamato con urgenza in città per alcuni affari. I miei motivi sono più che validi. In ogni caso, ho una proposta da farvi. Sono sicuro di poter affermare che Caroline voglia mettere i bastoni tra le ruote a suo fratello e Jane, credo che non sopporti l'idea di avere una cognata 100 volte migliore di lei. Dobbiamo impedirle di mortificare Jane ed influenzare Bingley, è per questo che penso che i due dovrebbero avere più tempo per conoscersi e per rafforzare i loro sentimenti. Dunque la mia proposta è questa: poiché sono sinceramente dispiaciuto di non aver potuto partecipare alla colazione di stamani, vorrei invitarvi a cena, stasera. Caroline andrà ad una festa a Londra e noi avremo campo libero. Ci state? Per il bene dei nostri cari!-. Ad Elizabeth era sembrata una proposta strampalata, che razza di ragionamento era? Non le sembrava sensato, però, se avessero accettato, avrebbe avuto l'occasione di conoscere meglio Darcy e cercare di decifrare quel grande enigma che sembrava celare la sua anima. Ed inoltre, era effettivamente un'occasione in più per Jane. Chi se ne importava, quindi, se il piano di Darcy non stava in piedi? Così rispose: -Sono certa di poter affermare che mia sorella si fermerebbe molto volentieri qualche altra ora con Bingley, quindi grazie, signor Darcy, accettiamo con piacere.- Restarono a guardarsi per una manciata di secondi, entrambi senza riuscire a distogliere lo sguardo l'uno dall'altra, poi lui la salutò con un leggero inchino e si diresse verso la scalinata, il pensiero già rivolto ai preparativi per quella sera.



Orgoglio e Pregiudizio - Un Incontro AlternativoDonde viven las historias. Descúbrelo ahora