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Grigio.
Quello era il colore che ricopriva il cielo oscurandone il colore.
Non che mi dispiacesse, ma data la situazione preferivo un clima più.. Leggero.
Avrei dovuto passare l'intera estate con i miei nonni, non li vedevo da quando avevo circa... 4 anni, perciò non ricordavo molto di loro...
Era estate, ma dal tempo sembrava inverno.
Mentre mio padre continuava a guidare io ascoltavo la musica con la testa appoggiata al palmo della mano.
Il paesaggio stava man mano trasformando le case in alberi e le macchine in semplici cespugli o erbacce.
Continuavo a guardarne la bellezza, quando mio padre mi risvegliò dai miei pensieri dicendomi, che in pochi minuti saremmo arrivati. Infatti poco dopo riuscì a scorgere un paese in lontananza.
Quando la macchina fu abbastanza vicina il mio sguardo si rattristì, era piccolo e..lugubre.
Mi dava l'idea di un posto in cui gli adolescenti (sempre se ce ne fossero) scappavano appena trovata l'occasione e i vecchietti stavano seduti davanti ai negozietti a commentare negativamente tutto quello che passava sotto ai loro occhi vigili.
Ed il cielo non aiutava affatto. Con il suo colore lo rendeva ancora più depresso, proprio come me in quel momento.
Ho dovuto lasciare Seoul ed i miei amici per andare a passare l'estate in un paese che solo dio sa dove si trova.
Ma che dico, nemmeno dio conoscerebbe un paese del genere.
Poco dopo sentì la macchina rallentare e fermarsi davanti ad un cancello imponente.
Spalancai gli occhi e appena vidi mio padre aprire il cancello temetti che essi potessero uscire dalle orbite.
Un castello..
Avrei dovuto passare l'intera estate in un cazzo di castello per non so nemmeno quanto?!
Okay per carità, quando dici ai tuoi amici hey lo sai che abito in un castello? può suonare figa come cosa, ma non lo era..
Quel castello non lo era.
Mi ricordava quelli dei film horror dove un gruppo di adolescenti veniva ammazzato da forze paranormali.
La cosa peggiore è che sarei dovuto stare tutto il tempo da solo con i miei nonni che non vedo da più di 10 anni.
Arrivati davanti ad esso, uscì dalla macchina guardando male mio padre, ma che ricambiò lo sguardo sorridendo, come se fosse tutto normale.
Scettico, entrai nella mia nuova casa e la prima cosa che attirò il mio sguardo fu l'arredamento abbastanza antico, ma pur sempre bello.
All'esterno di esso c'era una coppia di anziani che dedussi fossero i miei nonni.
Dopo averli salutati ed aver sentito le solite frasi "ma quanto sei cresciuto!" "sei diventato molto grande eh?" li lasciai parlare con mio padre, incominciando ad entrare all'interno.
Una scalinata di marmo si ergeva davanti all'entrata, continuando il suo cammino fino ai piani superiori, incuriosendomi non poco.
Non riuscendo a trattenermi incominciai a salire sui gradini di marmo fermandomi ad ogni quadro appeso alla parete. Erano tutti dei ritratti, ma l'unico che attirò sul serio la mia attenzione fu l'ultimo.
Mi avvicinai per riuscire a leggere la scritta sotto al dipinto, e quando fui abbastanza vicino scoprì che era un nome.

Lee Mark

// okay, questo è il primo capitolo, saranno tutti abbastanza corti

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// okay, questo è il primo capitolo, saranno tutti abbastanza corti.
Di questa FF ho scritto qualche capitolo e continuerò a scriverla, per chi aspetta il continuo della NamJin abbia pazienza, pace.

~Moon🌙

»Ghost - MarkHyuk«Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora