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La prima cosa che vidi una volta aperti gli occhi fu il soffitto trascurato della mia stanza, che in quel momento sembrava più rovinato e vecchio di quello che era realmente.
La mia vista era appannata dal sonno e le palpebre tutto d’un tratto sembrarono così pesanti, che se mi fossi assopito un attimo, mi sarei risvegliato come minimo il giorno dopo.
Di malavoglia, mi sedetti sul materasso duro e guardai alla mia destra, dove si trovava il mio telefono. Sempre con la dovuta calma, lo afferrai e lessi l’ora segnata sullo schermo. Erano le 09:15. Mai nella vita mi ero svegliato così presto nel periodo estivo, probabilmente era colpa di quello che era successo durante la notte, sempre se fosse realmente accaduto.
I miei occhi si stavano abituando pian piano alla luminosità dello schermo, quando dei colpi alla porta mi fecero trasalire un poco. In una manciata di secondi vidi la testa di mio nonno fare capolino dalla porta, con un sorriso gentile dipinto sul volto. <<Buongiorno, dormito bene spero! La colazione è pronta Donghyuk, appena sei pronto scendi in soggiorno>> Ancora intontito dal sonno annuì soltanto e una volta che se ne fu andato, scesi dal letto. I piedi nudi entrarono in contatto col pavimento freddo, facendomi tremare alla sensazione. Senza aspettare altro, mi avvicinai alla valigia che avevo naturalmente lasciato così com’era, se non per prendere il mio pigiama attuale. Presi degli skinny neri ed una maglietta color panna, mi diressi verso il bagno, che per fortuna era la stanza accanto alla mia, e mi preparai per scendere di sotto.
Dal rubinetto scorreva dell’acqua al dir poco ghiacciata che, in una manciata di secondi finì sul mio viso, risvegliandomi completamente. Una volta vestito, mi diressi verso il soggiorno, fermandomi inconsciamente davanti al ritratto che tanto aveva attirato la mia attenzione il primo giorno, ma al sentire la voce di mia nonna chiamare il mio nome, scesi di fretta le scale, trovandomi davanti ad una tavola apparecchiata e con diversi alimenti sopra; di sicuro non sarei morto di fame.
<<Buongiorno caro! Scommetto che hai fame, vieni su, non essere timido.>> dire che quella donna era gentile, era dir poco; già solo dal viso capivi che era una persona dal cuore d’oro, perciò non potei trattenere un piccolo sorriso mentre mi sedevo al tavolo di fianco a mio nonno.
Dopo aver mangiato con gusto la colazione, spostai la mia attenzione su mia nonna, prendendo a parlare subito dopo, <<Nonna, oggi vorrei fare un giro per il paese, giusto per farmi un’idea..>> per metà era vero, ma volevo tenermi il più lontano possibile da quel castello, per evitare che succedesse qualcos'altro di strano.
<<Ma certo caro, non è un paese molto grande, ma sono certa che ti piacerà! Torna però entro l’ora di cena mi raccomando.>> detto ciò mi sorrise e io ricambiai il sorriso, alzandomi dal tavolo in seguito e dopo aver salutato i miei nonni mi diressi verso la porta d’ingresso col telefono e le cuffiette in mano.
Una volta fuori, l'aria fresca di montagna mi riempì i polmoni e mi scompigliò di un poco i capelli di un rosso acceso, che da lontano in quel momento erano tali e quali ad una fiamma. Senza aspettare altro, mi misi le cuffie nelle orecchie, pronto per esplorare il villaggio.

“Gonna tell you right so listen up don’t make a fight your talk is cheap you’re not a man you’re throwin’ stones to hide your hands”

“Gonna tell you right so listen up don’t make a fight your talk is cheap you’re not a man you’re throwin’ stones to hide your hands”

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//queste GIF non c'entrano proprio niente, ma ehi sono belle ┐(゚д゚┐)
~Moon🌙

»Ghost - MarkHyuk«Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora