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Lo straccio appoggiato al bordo del secchio gocciolava sul pavimento, senza che io me ne accorgessi, troppo occupato a togliere la polvere e le ragnatele dalle pareti, cercando di non farmi finire qualche ragno indesiderato in testa.
Dopo aver finito quella parte, presi lo straccio tra le mani, togliendo l'acqua in eccesso, andando a pulire la ringhiera del letto, il comò in marmo davanti ad esso ed infine l'immenso specchio che si trovava sopra. Per mia sfortuna non riuscivo ad arrivare alla fine dello specchio per qualche centimetro, perciò dovetti lasciare lo specchio sporco in una piccola estremità, rendendo molto fastidioso guardarlo.
Finito lo specchio, passai al pavimento, scopando via la polvere e metterla in un angolino, raccogliendola subito dopo, per poi buttarla nel cestino.
Finalmente avevo finito di pulire la mia camera, ma oramai si era fatta l'una di notte e la stanchezza stava pian piano prendendo possesso del mio corpo, rendendo i miei movimenti lenti e scordinati, era ora di andare a letto. Dopo essermi tolto i vestiti mi misi una maglietta abbastanza larga e dei bermuda di tuta, leggere comodi. Quando fui vestito del tutto, mi misi nel letto, di cui avevo prontamente cambiato le lenzuola, la fodera dei cuscini e le coperte.
Poco dopo, senza nemmeno accorgermene, caddi tra le braccia di Morfeo, facendomi cullare dolcemente, venendo trasportato in un sonno profondo e calmo.
Stavo sognando una distesa di erma, infinita. Il cielo era di un bianco quasi accecante. Oltre a me non c'era nessuno, solo io e un silenzio quasi inquietante, ma nonostante ciò non mi disturbava affatto, anzi, mi rilassava.
Ahimè, non durò molto. In pochi secondi, il cielo si trasformò in nubi nere, con dei riflessi verdi, donandogli un'aria misteriosa e insolita. Quella che prima era erba, ora era solo del terreno bruciato, con delle sterpaglie qua e la.
Ad un certo punto una figura d'ombra apparì non troppo lontano da me, spaventandomi.
Ero come pietrificato. Non riuscivo a muovermi, ne a svegliarmi.
Non appena misi a fuoco la figura, notai che era un ragazzo, ma non feci in tempo a riconoscerlo che mi svegliai di sopraffatto.
Il mio petto si alzava e abbassava velocemente, ancora scioccato per il sogno. Delle goccioline di sudore scendevano sulle mie tempie.
Mi misi seduto, cercando di rilassarmi e di non pensare all'incubo, quando la sensazione del giorno prima mi assalì di nuovo. Sentivo come degli occhi su di me.
Senza che me ne accorsi, la temperatura della stanza prese a scendere rendendola molto fredda, tantè, che riuscivo a vedere la nuvoletta che usciva dalla mia bocca ad ogni respiro. Era talmente strano, che temetti di star ancora sognando, ma non era così.
Mentre ero immerso dei pensieri, sentì un'aria gelida scontrarsi sul mio collo..come se fosse... un respiro.

//gngngngn per la gioia di Go_Percy ecco il nuovo capitolo :')~Moon🌙

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»Ghost - MarkHyuk«Hikayelerin yaşadığı yer. Şimdi keşfedin