Capitolo 14

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" Hoping to find some long forgotten words or ancient melodies
He turned to me as if to say, 'hurry boy, it's waiting there for you' " - Africa, Toto

un colpo di tosse riecheggiò nell'aria.
Tyler sussultò.

"ti prego, ti prego dimmi che è morto, dimmi che Blurryface è morto" urlavano i suoi pensieri.
Alzò lo sguardo ed incontrò gli occhi di Ashley. Sta sorridendo.
C'erano due motivi: o Blurry era ancora vivo e lei aveva voglia di menarlo un altro po', oppure...

Lentamente si girò.
Ormai si era messo seduto, ma continuava a sputacchiare sangue.
Tyler si mise a correre verso di lui: "Josh! Josh dio cristo!"
Il ragazzo dai capelli fluo sorrise leggermente con le labbra serrate e gli occhi chiusi
Quest'ultimo si sentì travolgere da sottili braccia, seguite, pochi attimi dopo, dal corpo di Tyler, che si era letteralmente lanciato sul ragazzo.
Dagli occhi del moro sgorgarono innumerevoli lacrime salate, dalla sua bocca numerosi singhiozzi.
Alzò la testa: la vista era ancora offuscata dalle lacrime ma il viso luminoso di Josh, in quell'istante, per Tyler fu la cosa più bella che avesse mai visto.
Ve lo giuro, Tyler in quel momento ha provato una felicità tale da far scoppiare il cuore, far lacerare le vene e ridurre in poltiglia il cervello.

"Ma Josh, co-com'è possibile?!" Disse Tyler, singhiozzando ancora un po'
"Io ti ho visto spirare tra le mie braccia, ho visto la vita che abbandonava i tuoi occhi, le tue labbra perdere il loro color fragola..."
"Se posso permettermi" si intromise Ashley "è tutto merito mio. Quando mi hai visto entrare nella stanza, due giorni fa, quella completamente grigia dov'è vi aveva rinchiuso, era per salvarvi. So che lo sai Tyler, lui girava sempre con la pistola in tasca e sapevo che il tuo ritorno avrebbe portato non pochi guai. Volevo solo evitare di dover consolare uno dei due per la morte dell'altro"
"E che cosa hai fatto di preciso?! Ci hai drogati?"
"Tyler, hai appena ucciso l'uomo che ti ha torturato per anni, e tu ti preoccupi se ti ho drogato?!? Comunque no, era un siero che un acquirente aveva preparato per Blurryface, per sdebitarsi, e come hai visto, è in grado di velocizzare il processo di guarigione nel caso il sangue entrasse in contatto con la polvere da sparo"
"Ma... non ha senso. È... queste cose accadono solo nei romanzi"
"Tyler, tu credi davvero che Blurryface fosse solo umano?! E credi davvero che i suoi clienti fossero solo umani!? Credi che questo siero l'abbiano fabbricato degli scienziati innocenti e con scopi benefici?! Dai Tyler, hai passato anni sotto il suo controllo, dovresti saperlo"
Tyler, dopo anni ed anni di terrore, lasciò da parte il pensiero di Blurryface: Josh era vivo, era vivo cazzo, fanculo tutto. Quell'essere aveva distrutto la sua autostima, nessuno si era mai preso cura di lui, nessuno al mattino gli aveva mai preparato la sua colazione preferita, nessuno aveva mai fatto nulla per lui, a parte farlo sentire come un piccolo particolare effimero, una scritta d'addio sul bagno asciuga di una spiaggia, che con una piccola onda veniva cancellata e dimenticata, una lacrima che scivola velocemente sulla guancia durante un pianto disperato, una puntura di uno spillo sulla pelle nivea.
Un particolare inutile, e che provoca solo dolore.
E ora, l'unica persona che si era davvero interessato a lui, che l'aveva fatto sentire la pagina saliente del suo romanzo, era lì, seduto, che gli sorrideva, dopo che lo aveva creduto perduto per sempre.
Non è tutto ciò che desideriamo?! La persona che ci ama di più al mondo, in piedi davanti a noi, il suo tempo fermo, che aspetta di riprendere a scorrere grazie al nostro arrivo. Non è tutto ciò che può renderci felici?! Non è quello che Tyler aveva aspettato per tutti questi anni?! Alzò lo sguardo sul viso di Josh: i suoi occhi brillavano come il riflesso del sole sulla superficie di un lago d'estate. Le labbra stavano riacquistando il loro naturale color cremisi. I capelli fluo gli contornavano il volto.
E, quando congiunse le loro labbra, tutti i pezzi tornarono a posto. Tutto trovò un senso.
"Cristo Josh! Credevo di averti perso"
"I said a thousand times
And now a thousand one
We'll never part
I'll never stray again from you" citò Josh
Tyler lo guardò stranito, perso tra le parole del tinto e la concentrazione nel fissare le sue labbra color fragola mentre le pronunciava.
"Non dirmi che non ti piacciono i green day?!" Esordì il ragazzo dai capelli fluo, con un tono a metà tra lo stupito e il finto offeso
Tyler poggiò le labbra sulle sue "no, no i green day sono perfetti" disse sorridendo sulla bocca di Josh.
Il bacio si fece più appassionato, spinto oltre che dalla felicità del momento, anche dall'attrazione fisica reciproca.
Tyler si sfilò la felpa, quando Ashley, con tutta la sua grazia, se ne uscì con un "hey, io sono ancora qua, e non ho intenzione di assistere ad una dimostrazione gratuita di sodomia grazie"
"Dai Ash, non mi rompere" disse Josh, lanciandole una scarpa "Finalmente tutti i miei viaggi mentali con cui ti fracassavo le palle si stanno avverando, e tu rovini il momento così!?"
"Hei, ci terrei a non prendere parte al vostro spettacolo porno-gay, quindi ora usciamo da questo posto merdoso e vi prendete una camera"
"Effettivamente Josh, ha ragione. Non vorrei finire per farlo vicino al corpo morto di Blurryface... avrebbe un che di inquietante e... e di maniaco"
"Si, oddio tipo quelli che scopano sulle tombe o..."
"OKAY OKAY, ABBIAMO CAPITO, ORA ANDIAMO, I VOSTRI DISCORSI LI CONTINUATE DOPO A LETTO, GRAZIE!" urlò Ashley, esasperata dalla tensione sessuale dei due ragazzi
Si alzarono.
Tyler si infilò la felpa, lanciata prima nella foga.
Si presero per mano ed uscirono da quel posto, per lasciarsi dietro il corpo morto dei loro incubi. Questa volta, insieme.

Amiamo tutti Ashley. Fine del discorso.

lane boy;; joshlerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora