La Professoressa McGranitt mi sta riaccompagnando al dormitorio, ma mentre sul mio viso è impresso un sorriso, grato per non essersi ritrovato solo con Piton un’altra volta, sul suo si legge chiara la preoccupazione per i prossimi avvenimenti. -Tra due settimane- sussurra la strega, nel corridoio silenzioso e deserto, davanti alla Signora Grassa.
-Non preoccuparti per me- la guardo negli occhi, azzardando un tono informale, in fondo nessuno può vederci o sentirci. -Andrà tutto bene, sono abbastanza forte- le sorrido sinceramente.
-Lo so- la sua mano, gentile e delicata, raggiunge la mia spalla con un leggero tremito. -Ti conosco bene- accarezza il mio viso trasmettendomi una bella sensazione.
Sarebbe stato bello se alla fine avessi scoperto che mia madre non era Lily Evans, ma Minerva McGranitt. Mary McGranitt mi suona incredibilmente più comodo che Mary Potter, questa donna è stata la prima persona che dopo molto tempo mi ha dato amore, anche se qualcuno potrebbe ritenerla solamente severa, i suoi giudizi non mi hanno mai infastidita. Nelle sue prediche e critiche, così come nei suoi complimenti, ho sempre sentito qualcosa di diverso, qualcosa che mi ha fatta sentire apprezzata e sostenuta.
Avere il suo rispetto, il suo sostegno, l’attenzione mi ha scaldato il cuore, quando temevo che non sarebbe mai più accaduto.
Ricordo come fosse ieri i suoi racconti sul mondo magico e quella volta che si ritrovò ad aprirsi con me, arrivando anche a raccontarmi vari episodi legati alla sua vita.
-Grazie...- dico senza pensare. -Per tutto- la sorprendo. -Non sarei qui se non fosse per lei- arrossisco leggermente. -Buonanotte Minerva- aggiungo poi, mentre la donna lascia la parola d'ordine al quadro, che si apre, permettendomi di entrare in Sala Comune: "Zuppa di prugne". Il suo modo di fare è più rigido del solito, ma se non la conoscessi bene direi che ha gli occhi lucidi.
-Buonanotte Mary- dice lei seria, evitando il mio sguardo, prima che oltrepassi il quadro con le scatole che Silente mi ha lasciato.-Mary!- vengo accolta dall'urlo di Lavanda e Calì, non appena metto piede nella stanza. Speravo sinceramente di trovarle addormentate, ma so bene che prima o poi avrei dovuto comunque parlare con loro. Via il dente, via il dolore.
-Ragazze- mi sforzo di sorridere, prima di voltarmi verso Hermione, seduta sul letto a studiare un manuale dall'aria nuova di zecca, e scambiare con lei un'occhiata sconfortata che la fa sorridere. -Non serviva che mi aspettaste alzate- inizio a spogliarmi per poter indossare il pigiama. -Come state? Passate bene le vacanze?-.
-Dove sei stata?- fa trepidante Lavanda dietro a me, ignorando completamente la mia domanda.
-Eri con un ragazzo?- la voce di Calì è più alta del solito. -È carino? Chi è? Abbiamo saputo che hai rotto con Malfoy, il tuo nuovo ragazzo ti ha fatto dei regali?- mi fa sussultare e voltare.
Che mancanza di tatto.
-Carino?- domando più che altro a me stessa. -Dipende dal vostro punto di vista- alzo le spalle. -Definirei il Professor Silente saggio o gentile...carino non è esattamente il primo aggettivo a cui penso- sorrido davanti ai loro sguardi delusi, prima di tornare a cambiarmi. -Non è esattamente il mio tipo, mi dispiace deludervi- ridacchio tra me e me. -Hey! Sia chiaro, non giudico nessuno, l’amore non ha età, giusto?- faccio ridere Hermione, che scuote la testa. -Si dice così?- le domando, facendola annuire divertita.
-Molto divertente- fa Lavanda. -Cosa ci facevi nell'ufficio del Preside?- la sento sprofondare nel suo letto, il tono decisamente meno entusiasta.
-Bhè...- resto interdetta dalla domanda, indecisa su cosa dire.
-Non dovevi sistemare quei documenti per l'affidamento?- Hermione arriva pronta in mio soccorso.
-Giusto- annuisco, nascondendo un sorriso nel tentativo di entrare nella vecchia maglietta di Harry, che uso come pigiama.
-E quei regali?- domanda Calì insistente, indicando le scatole che ho portato nella stanza e ho abbandonato sul letto.
-Cose della Professoressa McGranitt, più che altro vecchi libri di testo che le ho chiesto di prestarmi- mento prontamente. Salgo sul letto e sospiro, tornando a guardare le due Grifondoro.
-Quindi non eri con un ragazzo?- fa Lavanda delusa, dopo pochi secondi.
-No- ridacchio, stendendomi per rilassare i muscoli. -Non cerco un ragazzo-.
-Lo sapevo- scatta Calì, piena di vita. -Lo hai già- anche se da questa posizione non posso vedere Hermione, sono pronta a scommettere che i suoi occhi si sono rivolti al soffitto esasperati.
-No- rido ancora. -Non ho tempo per avere un ragazzo- sospiro ancora. -E so bene cosa state per chiedermi- aggiungo, prima che possano parlare. -Non mi interessa nessuno e io e Draco abbiamo rotto esattamente per questo motivo- mi giro su un fianco per poter guardare le loro facce insoddisfatte. -Siamo rimasti amici e tengo molto a lui, ma preferirei smetteste di farmici pensare- sorrido.
-Come vuoi- fa Calì amareggiata, infilandosi sotto le coperte come la compagna.
-Anzi- dico svelta. -Mi fareste un grosso favore se diffondeste la voce che non cerco un ragazzo, visto le inutili scommesse che iniziano a girare-.Apro gli occhi di scatto nell'oscurità, stretta dall'oppressione della scorsa notte, ancora avvolta nella coperta che come un serpete si stringe intorno a me, sento il respiro affaticato e un fastidioso dolore al fianco.
Sono caduta.
Resto immobile, fino a quando il mio respiro non si calma, anche se quell'orribile sensazione non demorde. Lentamente scivolo sul pavimento, fino a sotto il letto, dove sembra tutto più tranquillo, immersa nel silenzio e nel buio.-Profesoressa, devo fare per forza Divinazione?- cerco di avere un tono sufficientemente rispettoso, mentre mi lamento con Minerva. I miei occhi faticano a rimanere aperti, ma cerco di non mostrarlo alla mia interlocutrice. La donna sta controllando gli orari di tutti, confontando i G.U.F.O. con la possibilità di prendere il M.A.G.O.
-Vista la situazione sarebbe meglio, Potter- risponde in tono severo, anche se detesta la materia. -Non posso costringerti- aggiunge.
-No- alzo le spalle a malincuore. -Va bene-.
Mi guadagno una sua piccola occhiata orgogliosa, prima che torni sul mio foglio, so bene che prova piacere nel leggere le mie votazioni. -Incantesimi, Trasfigurazione, Erbologia, Difesa Contro le Arti Oscure, Pozioni e Divinazione...-dice concentrata, mentre fa apparire gli orari sul foglio. -Mi sembra un buon programma, hai pensato ad altro?-.
-No, Professoresa- e dopo aver notato che nessuno nella Sala Grande faceva caso a noi ho azzardato con qualcosa di più personale. -E le prometto che anche quest'anno mi terrò alla larga dal campo di Quidditch- la sorprendo, prima di vedere un piccolo sorriso sul suo viso. -Non fa proprio per te-.
-Meglio così- sentenzia sicura, prima di passarmi l'orario e passare a mio fratello. Insieme al foglio riguardante le materie mi accorgo che la donna mi ha consegnato un'altro piccolo pezzo di carta, ripiegato e sigillato con la ceralacca. Rotto il sigillo spiego il foglietto per leggerne il contenuto, accorgendomi subito che si tratta della grafia del Preside.Cara Mary,
Vorrei iniziare le nostre lezioni private oggi stesso, con la supervisione del Professor Piton e della Professoressa McGranitt per una valutazione generale dei risultati fino ad ora raggiunti. Ti prego di venire nel mio ufficio alle otto di sera. Spero che ti stia godendo il primo giorno di scuola.
Un caro saluto,
Albus Silente
P.S.: Mi piacciono i Pallini Acidi
Salve gente!
Ecco il nuovo capitolo, fatemi sapere cosa pensate di ciò che sta accadendo!
Spero di riuscire a sorprendervi con i prossimi capitoli!

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Mary Lloyd e il Voto Infrangibile
Fanfic(Seguito di Mary Lloyd, la chiave e il volto del male) Un nuovo personaggio è entrato a far parte della leggendaria storia ed ora, che è sempre più forte e consapevole delle sue capacità, sarà impossibile uscirne! Buoni e cattivi, ma è così semplic...