Capitolo 9

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Mi piacevano quei momenti, quelle vicinanze, i suoi sguardi, il suo sorriso, mi piaceva lui come persona.
Mi addormentai col sorriso stampato sulle labbra, come accadeva tutte le sere da quando conobbi accidentalmente Shawn Mendes in una discoteca di Los Angeles.

Mi svegliai tutt'ad un tratto mentre dormivo tranquillamente.
Guardai attorno a me e notai una cosa, una terribile cosa.
Lui non era al mio fianco.
Mi alzai dal materassino e presi la felpa che avevo indossato qualche ora prima, la felpa che mi diede Nash.
Chiusi la cerniera della felpa ed uscii fuori dalla tenda.
La luce della luna splendeva, luccicava sull'acqua limpida del calmo mare.
Mi avvicinai alla riva, e notai che poco più distante c'erano degli scogli, e sopra di essi, una persona.
Probabilmente era lui, Shawn.
Mi incamminai verso la sua direzione ed annuii convinta quando ebbi conferma che era proprio il moro.
Aveva anche lui addosso una felpa e guardava attentamente la luna.
Mi sedetti accanto a lui e gli presi la mano.
Lui sussultò non aspettandosi di ritrovarsi qualcuno al suo fianco.
Voltò lo sguardo verso di me e sorrise.
Cristo, il suo sorriso avrebbe fatto invidia anche alla luna.
Mise un braccio attorno alle mie spalle e mi strinse a se. «Che ci fai qui?» sussurrò. «Tu che ci fai qui?» chiesi io, lui ridacchiò. «Rispondi alle domande con altre domande, eh?» «Lo hai appena fatto pure tu.» gli risposi ridendo.
«Stronzetta.»
Quel soprannome...Jack.
«comunque, non riuscivo a dormire e quindi eccomi qui...» rispose. «Io...Volevo stare con te, mi mancavi.» mi morsi il labbro arrossendo.
Lo avevo detto seriamente? Beh, infondo era la verità.
Non so perché, non so come, non so da quando, ma io avevo un profondo bisogno di lui.
Di averlo al mio fianco, di sentire il suo profumo, di avere le sue attenzioni, di vedere il suo sorriso...avevo bisogno di lui nella mia vita. Cazzo Madison, che dici?
Mi guardò e sorrise, poi abbassò lo sguardo torturandosi il labbro inferiore con la mano libera.
«Shawn, che succede? Sembri...Non so, ansioso?» alzò nuovamente lo sguardo, che subito incrociò il mio.
Ci guardavamo intensamente, come se da un momento all'altro dovessimo sparire e non potessimo mai più vederci.
«Madison.» sospirò. «C'è qualcosa in te, qualcosa che mi fa impazzire. Qualcosa che mi dice che devo averti al mio fianco, che ho bisogno di averti al mio fianco. Qualcosa di te che non c'è in nessun'altra persona. Quel qualcosa che mi attira.» parlò stringendomi la mano. Lo guardai schiudendo le labbra, volevo dire qualcosa ma preferii stare in silenzio. «Mi ritrovo in paradiso quando vedo il tuo sorriso, quando sento la tua risata, quando incrocio il tuo sguardo. Starti vicino mi fa sentire fortunato, sono felice quando sei con me.» sorrisi. «Shawn, lo stesso è per me. Non sono il tipo di persona che mette in mostra quel che prova...Ma tu, tu sei diverso. Anch'io sono felice con te e-» mi interruppe, ma non parlando.
Mise la mano libera sulla mia guancia e avvicinò il suo viso al mio.
I nostri respiri diventarono una cosa sola, così come le nostre labbra.
Mi guardò negli occhi e poggiò delicatamente le sue labbra sulle mie.
Il mio cuore iniziò a battere velocemente, cosa diamine stava succedendo?
Ero scioccata, ma desideravo quel momento fin dal principio.
Iniziò a baciarmi dolcemente mentre mi accarezzava delicatamente il viso.
Volevo oppormi, ma allo stesso tempo volevo lui.
Allora prese il controllo il mio cuore, la mia voglia e ricambiai il bacio.
Sorrise mentre continuava a baciarmi, era così delicato, dolce...
Poco dopo, il baciò iniziò ad essere più passionale.
Fece incrociare le dita delle nostre mani mentre io mi avvicinavo sempre di più a lui.
Da dove veniva fuori quella parte di me?
Ci allontanammo l'uno dall'altra dopo 10 minuti circa passati a baciarci, ma solo perché avevamo bisogno di prendere fiato perché ero sicura, che almeno io, non avrei mai smesso di baciare le sue splendide labbra.
Si portò le mani sul viso, togliendole poco dopo. «Io...Scusami Madison, non dovevo...» gli lasciai la mano e mi alzai, tornando alla tenda.
Dio, che cazzo di casino che avevamo combinato...
Entrai all'interno della tenda e mi corica di nuovo sul materassino ricoprendomi. Poco dopo sentii una presenza al mio fianco, era Shawn.
Richiusi gli occhi e mi riaddormentai, cercando di dimenticare quello che era successo quella notte.
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L'indomani mattina mi svegliai, il caldo iniziava a sentirsi. Mi misi seduta sul materassino e mi levai la felpa come una disperata.
Mi accorsi solo dopo del rumore che avevo fatto e che Shawn era steso ancora al mio fianco mentre dormiva beatamente.
Era messo a pancia in giù, con la guancia destra sul cuscino, le labbra lievemente socchiuse ed i capelli che gli ricadevano sulla fronte.
Sorrisi, era così bello...
Scossi la testa ed uscii dalla tenda, trovando fuori Nash e Cameron.
«Buongiorno splendore» disse Nash avvicinandosi a me, dandomi poi un dolce bacio sulla guancia. Sorrisi arrossendo leggermente. «Buongiorno, Nash» risposi. «Oh, buongiorno anche a te, Cameron» dissi, ricevendo un cenno con la testa in risposta.
«Liam dorme?» chiesi ed entrambi annuirono.
«Mh, io prendo un po' di sole...» Annuii ridacchiando. «Ti sei appena svegliata e pensi già ad abbronzarti?» Chiese Nash ridendo, portandosi una mano sulla fronte fingendo di essere disperato. Annuii e presi la mia tovaglia, la distesi sulla sabbia e presi l'olio abbronzante.
Mi sentivo sporca, non vedevo l'ora di tornare a casa e farmi un bagno come minimo di 3 ore.
Spalmai l'olio su tutto il mio corpo, ma ebbi difficoltà per metterlo sulle spalle e allora mi rivolsi a Nash. «Nash, ti dispiacerebbe passarmi l'olio sulle spalle?» «Certo che no, arrivo.» mi misi seduta sulla tovaglia e gli passai la bottiglietta col contenuto. Se ne mise un po' sulla mano ed iniziò a spalmarlo con molta attenzione, facendo anche dei lievi massaggi.
«Buongiorno.» una voce interruppe il momento. Alzai lo sguardo portandomi una mano sulla fronte cercando di pararmi dal sole e guardai il ragazzo di fronte a noi, ossia Shawn.
Non risposi.
«Mh, Nash, ci penso io a lei... va a svegliare Liam.» disse sorridendo.
Ma un sorriso così da stronzo, non era lo stesso sorriso che piaceva a me.
Nash sbuffò e si allontanò.
Shawn si mise in ginocchio dietro di me ed iniziò a massaggiarmi le spalle mentre mi lasciava lievi baci sul collo.
Sentii dei profondi brividi percorrere la mia schiena, inclinai istintivamente il collo per facilitargli l'azione.
Continuò con i suoi movimenti fermandosi poco dopo.
«Buongiorno, piccola.» sussurrò infine al mio orecchio, alzandosi e camminando verso i suoi tre amici.
Cazzo, quei suoi cambiamenti di umore mi avrebbero fatto girare la testa fra poco.
Mi distesi sulla tovaglia lasciando che il sole colorasse liberamente il mio corpo con la sua solita tonalità olivastra.
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Erano le 17.00 e Shawn ed io ci eravamo salutati coi ragazzi.
Nash mi aveva lasciato il suo numero, così da poterci sentire e vederci qualche altra volta.
In auto, né io né Shawn aprimmo bocca.
Da quella mattina diciamo che ci 'ignoravamo'.
La paura che il bacio di ieri possa aver danneggiato quel legame che si stava creando fra me e lui era molta.
Arrivammo davanti casa mia, quel viaggio sembrò durare un eternità.
Mi mordicchiai le labbra e lo guardai.
«Madison, ti va di andare a fare una passeggiata stasera?» chiese lui guardandomi speranzoso. «ehm, no Shawn, scusami sono stanca...Magari un'altra volta.» dissi scendendo dall'auto, chiudendo lo sportello.
Sistemai il borsone sulla mia spalla e bussai alla porta di casa mia.
La porta si aprì e Shawn andò via.
Mia madre mi guardò sorridendo e mi abbracciò. «Ciao Tesoro mio!» esclamò lei euforica. Mi fece entrare e chiuse la porta, poi mi guardò ed alzò un sopracciglio. «C'è bisogno di un discorso fra madre e figlia mi sa...» disse lei capendo che non ero proprio di buon umore. «Mamma, dopo okay? Ho urgentemente bisogno di una doccia» annuì ed io mi diressi al piano di sopra, entrai dentro al bagno e mi spogliai entrando nella doccia.
Aprii l'acqua calda e mi lavai per bene i capelli ed il corpo.
Dopo una mezz'oretta circa uscii dalla doccia e mi misi un asciugamano attorno al corpo.
Uscii dal bagno ed entrai in camera mia.
Mi asciugai per bene e indossai l'intimo, poi un pantaloncino rosa di tuta ed una canottiera bianca.
Tornai in bagno e mi pettinai i capelli, asciugai poco i capelli con Phon e li lasciai umidi legandoli in una treccia.
Corsi al piano di sotto.
Avevo bisogno di parlare con mia madre dell'accaduto.
«Eccoti finalmente» disse lei sedendosi sul divano, facendomi segno di sedermi al suo fianco. Mi sedetti accanto a lei e sospirai. «Bene, questa notte Shawn mi ha detto che in un certo senso un po' gli piaccio, gli ho detto che anche lui leggermente piace a me e beh...Ci siamo baciati e non ci siamo più parlati per tutta la giornata oggi.» Feci un riassunto striminzito parlando molto velocemente. Mia madre scosse la testa sorridendo. «Madison, non prendere conclusioni affrettate, vedrai, stasera sono più che sicura che lui si presenterà per parlarti.
Andrà tutto bene.» annuii semplicemente e l'abbracciai. Era sempre lei a consolarmi, consigliarmi, tenermi su di morale.
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Passai l'intero pomeriggio sul divano a guardare come al solito The Vampire Diares, che novità eh?
Mangiai la pizza con la mia famiglia e dopo che sparecchiai con mia mamma mi diressi al piano di sopra. Entrai al bagno e mi lavai i denti, dopodiché entrai in camera mia e presi il mio MacBook, mi misi a letto e lo accesi iniziando a navigare un po' sui vari social.
Sentii bussare alla porta della mia camera e sospirai. «È aperto.» urlai.
La porta si aprì e non potevo credere ai miei occhi, mia madre era una veggente o cosa?
Davanti a me, c'era proprio Shawn.
Chiuse la porta alle sue spalle e si portò una mano dietro la nuca, probabilmente in imbarazzo. «Ti disturbo?» disse avvicinandosi a me. Scossi la testa. «Vieni, siediti qui...» gli dissi indicandomi il mio letto, fece come gli venne detto e mi guardò negli occhi. Chiusi il PC e lo misi sul comodino.
«Mi dispiace.» disse calando lo sguardo. «Per cosa?» «Per il bacio di ieri e per averti ignorata oggi.» sospirò. «Non dispiacerti del bacio, sentivo la voglia di farlo da tempo, ma tu mi hai preceduta» dissi ridendo, dandogli una pacca sulla spalla. Rise anche lui.
Mi mancava sentire la sua splendida risata.
«Quindi...il bacio di ieri ti è piaciuto?» mi guardò facendo un sorriso malizioso. Annuii arrossendo. «Si, mi è piaciuto. A te questo piace?» lo tirai delicatamente verso di me tenendolo per il colletto della camicia ed iniziai a baciarlo dolcemente, lo sentii sorridere durante il bacio.
Ricambiò senza esitare mentre giocava con le ciocche dei capelli fuoriusciti dalla treccia.
Portai le mie braccia attorno al suo collo e continuai a baciarlo con lieve passione in più, non volevo spingermi oltre e magari peggiorare la situazione.
Ma aspettate, l'avevo davvero baciato io di mia spontanea volontà?
Merda, cosa mi stava combinando quel ragazzo?
Ci allontanammo anche se svogliatamente e lui mi sorrise. «Oh si Piccola, mi è piaciuto, eccome se mi è piaciuto.» mi morsi il labbro inferiore sorridendo. «Adesso vado, a domani?» «A domani.» annuii sorridendo, lui mi diede un veloce bacio a stampo e si alzò dal mio letto uscendo poi dalla mia stanza.
Avevo letteralmente le farfalle nello stomaco, mi mancava già.
Poco dopo in camera mia entrò mia mamma. «Com'è andata?» Chiese sorridendo. «oh, benissimo!» esclamai felice. Lei annuì soddisfatta «La mamma ha sempre ragione...» ridacchiai e lei uscì poi dalla mia stanza.
Mi portai le mani fra i capelli continuando a sorridere.
Shawn, cosa mi stai facendo?

Spazio autrice.
Ma ciao ragazzuoleee, ecco il 9º capitolo!
E allora, il momento tanto atteso è arrivato eh?😏
State attente ed aspettatevi di tutto e di più, accadranno tantissime cose che vi faranno restare a bocca aperta!
Spero che la storia vi stia piacendo e niente, come sempre votate la storia e fatemi sapere cosa ne pensate!
Ci vediamo al prossimo capitolo

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