Capitolo diciannove

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Alex

Sono già passate due settimane da quel giorno, ho avuto  veramente  paura  di perderla.
Ci vediamo  quasi  tutti  i giorni, ci sentiamo tre  volte  durante la giornata , voglio  sempre sapere  dov'è  e con chi è. Non che  io non mi fidi  di lei, il mio  problema  è che  c'è  sempre qualche  coglione  che le ronza attorno.
Si sono  geloso, lei   è  mia,  mi appartiene.
Non si rende  conto  di quanto  sia bella; pensa  di essere  imperfetta  perché non le piace  il suo  corpo, invece  è  così  sensuale  nella  sua  purezza, ha un corpo  burroso  e le sue  rotondità  sono  meravigliose  da vera donna  del sud.
La desidero da morire  e questo  è  il problema, perché  non  si sente  ancora pronta per fare  sesso.
Il problema  è  che non si fida, non riesce  a lasciarsi  andare, ha paura ed è legittimo  perché  mi sono  comportato male  con lei.
Sto  cercando  di rigare  dritto. Se penso  all'altro  giorno: Alessia  mi tempestava di messaggi  e di chiamate, le avevo  detto  che  non ci sarebbero  più  state  scappatelle tra di noi, perché  c'è una  persona  importante nella  mia  vita, ma lei  testarda  mi ha braccato, ero  in  bagno  quando  è  spuntata  lei ( Alessia ), continuava a strusciarsi  addosso, mi toccava, cazzo  ho resistito  e prima  di  uscire dal bagno  l'ho minacciata  di licenziarla e non darle  più  in gestione  il nuovo  negozio, se non si dava  una  calmata  e poi  sono  andato via.
Domani  ci sarà  l'inaugurazione del centro benessere " La vie en rose ",  sarà  proprio Alessia  a gestirlo e se mi combina  guai   si troverà  col culo  fuori da qui.
Elisabetta  domani  ci sarà, anche  se non voleva venire, detto  da lei  " si sentirà un pesce fuor d'acqua ".
Le ho detto che non sarebbe  stata  sola, ma ci sarebbero stati  Sara  e Max, e sentendosi  più sicura  data la  loro  presenza mi ha detto che  ci sarebbe venuta. Non posso  forzarla,  devo  essere cauto con lei, ho fatto  troppe cazzate.
Sto  parcheggiando  sotto il suo palazzo. Dopo  aver citofonato e preso l'ascensore, sono davanti alla porta di casa sua, suono  e aspetto, ed eccola  così  innocente  ma nello stesso tempo sensuale, quegli occhi  profondi e quelle labbra carnose e rosse, non le do il tempo  di parlare l'attiro a me e la bacio, le nostre  bocche si divorano, le nostre lingue si cercano, si rincorrono, il bacio diventa più passionale, più travolgente, mi eccita da morire, il desiderio  di possederla è forte.
Mi stacco  da lei, per darmi  una calmata.

<<Alex ti sono mancata?>>

<<ragazzina  non sai  quanto >>

Poi  sentiamo la voce  di Max

<< avete finito  tutti e due? E tu togli  le  tue  manacce dalla mia sorellina>>

<<Ehi ti ricordo  che la tua sorellina è  la mia  donna >>  la guardo per poi  attirarla a me.

Mi piace  Max,  ci siamo  avvicinati, quello  che più  mi piace è  il suo  lato  possessivo con Elisabetta, vedo il suo  amore e la voglia di proteggerla sempre.

Lo saluto  e gli  do  una  pacca sulla  spalla.

Passiamo  la serata  in casa, ordiniamo  delle  pizze  e poi  guardiamo un film, ma a me  non interessa  niente, desidero  solo stare  abbracciato a lei.
La vedo sbadigliare, è stanca la mia  ragazzina.

<<Ragazzi  io vado>>

Saluto loro  e poi  mi incammino verso la porta. Lei  prende  il giubbino,  lo infila  e scende  giù  con me.

<<Ti accompagno, voglio stare  ancora  con te >>  mi abbraccia e la bacio.

<<Elisabetta mi stai facendo impazzire, ti desidero >>

Non lasciarmi sola (completata) Where stories live. Discover now