Capitolo 8 - Prima lezione

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Sto aspettando Tyler da più di venti minuti. Rileggo il messaggio per essere sicura di aver capito bene.
"Ci vediamo alle 15.00 davanti al Cool Cafè. Andiamo con la tua macchina perché la mia l'ho lasciata a Matt " .
Dopo un po' lo vedo dalla parte opposta della strada che parla animatamente con una ragazza. Sembra che stiano litigando. Lei continua ad avvicinarsi e gli appoggia le mani sul petto ma lui gliele toglie ogni volta scuotendo la testa. Anche se non riesco a sentire cosa si stanno dicendo credo proprio che la stia lasciando. La biondona con una minigonna striminzita si stanca e se ne va con una camminata molto teatrale sculettando come una modella famosa. Ma lui non la sta neanche più guardando e si dirige verso di me.

《Eccomi scusa il ritardo Baby. Ho avuto un piccolo contrattempo. 》 《Non ti preoccupare. Andiamo?》《 Andiamo.》 ripete con un grande sorriso sulla faccia.
Per tutto il viaggio non ha aperto bocca ma sentivo costantemente i suoi occhi su di me. Continuava a cambiare stazione alla radio ma senza lasciare mai finire una canzone.

《Accosta pure qui a destra》faccio come dice e spengo la macchina.
Si capisce subito che siamo in un quartiere molto benestante. Enormi case con grandi giardini si estendono su tutta la via. Casa sua non è da meno. È la classica villa a due piani con muri bianchissimi e un grande portico all'ingresso. Il giardino è curatissimo tagliato alla perfezione.
Entrando si nota immediatamente che sono una famiglia abbastanza ricca. So che entrambi i suoi genitori sono avvocati per cui non mi stupisco molto.
C'è un piacevole odore di pulito e ogni cosa è in ordine. Vederlo qua dentro è come un pugno in un occhio. Non gli si addice per niente questo stile di vita con il suo look un po' trasandato.

《Vuoi qualcosa da bere?》mi chiede.
《No grazie》rispondo seguendolo in cucina.
《Allora cosa hai imparato fino adesso?》mi chiede prendendo una birra dal frigo.
《Poco e niente. Solo qualche accordo.》
《Bene.Sei pronta a iniziare?》mi chiede bevendo un lungo sorso dalla bottiglia ma senza staccare gli occhi dai miei. 《Bè se sono qui...》
《Ok mettiamoci di là in sala, oppure preferisci andare in camera mia?》all'apparenza sembra una domanda normale ma dalla sua voce si capisce che intende tutt'altro.
《Non ci tengo molto sinceramente. 》
《Sarà per la prossima volta allora》Ho capito che con lui non si potrà mai parlare seriamente.

《Cominciamo a vedere come devono essere poste le mani sullo strumento. La prima regola che devi ricordarti sempre è che non ci vede essere alcun movimento che generi una tensione nel braccio a partire dalla spalla.》Lo ascolto attentamente mentre mi spiega la postura che devo usare. Mi sistema la mano e le dita.《Assicurati di suonare le corde con la punta delle dita così da premere solo le corde che ti interessano ed assicurati anche di avere il pollice basso dietro al manico della chitarra così che le dita possano avere più spazio per muoversi.》
Sembra completamente un'altra persona adesso. È molto più serio e mi sgrida quando sbaglio qualcosa. Devo dire che ho imparato più cose con lui in un'ora che io in due settimane.
《Vediamo qualche accordo adesso.》mi passa dei fogli dove sono illustrati tutti gli accordi e dove vengono indicati in modo chiaro quali dita usare e dove posizionarle.
《Iniziamo con il DO. Primo dito sulla seconda corda del primo tasto, secondo dito quarta corta secondo tasto e terzo dito quinta corda terzo tasto.》Si siede vicino a me e mi corregge la posizione delle mani.
Sono completamente persa nella sua spiegazione è così preciso e chiaro che potrei stare ad ascoltarlo per ore.
L'ho sorpreso più di una volta a fissarmi invece di guardare dove mettessi le mani.
È stato molto paziente e carino con me. Devo ammetterlo, non mi sono pentita per niente.

Dopo due ore inizio a sentire le mie mani stanche ma se fosse per me continuerei per tutto il pomeriggio.
《Te la sei cavata bene. Continuiamo mercoledì se per te va bene.》mi chiede.
《Va benissimo. Grazie davvero per oggi》
《È stato un piacere.》
Forse Elisa si sbaglia. Si è comportato bene con me oggi, magari non sono il suo tipo ideale chi lo sa.

Metto via la chitarra e mi dirigo verso la porta per andarmene. Faccio per aprirla ma Tyler la richiude subito appoggiandoci con forza una mano sopra, all'altezza del mio viso,  facendomi spaventare.
《Che diavolo fai?》Gli chiedo voltandomi verso di lui. È vicino, troppo vicino. Averlo qui davanti mi fa rendere conto di quanto sia alto e robusto. Ho la schiena appoggiata alla porta e i suoi occhi si stanno immobilizzando. 《Non abbiamo concordato come mi pagherai..》
《Come scusa?》chiedo confusa per quello che sta succedendo.
《Il mio tempo è prezioso Baby, devo avere qualcosa in cambio..》
《Non ho mai detto che non ti avrei pagato.》Questi cambi improvvisi nei suoi atteggiamenti mi danno sui nervi. Un secondo prima è dolcissimo e il secondo dopo lo prenderei a schiaffi.
Si avvicina un'altro po' al mio viso che riesco a sentite il suo respiro caldo su di me《Non parlavo necessariamente di soldi..》
《Ma che stai dicendo?》mi sto davvero incazzando adesso.
《Vieni a cena con me.》mi chiede allontanandosi di un passo.
《No》rispondo di getto. Aggrotta le sopracciglia forse perché non si aspettava questa risposta.
《Non era una domanda. Lascio pagare te così siamo a posto per la lezione di oggi》dice incrociando le braccia.
Il suo ragionamento non fa una piega in effetti ma non voglio che si metta in testa strane idee. Non posso cedere altrimenti penserebbe che sto al suo gioco. Si è risvegliato il lato oscuro di cui mi aveva parlato Elisa e dal suo sguardo capisco che non ama essere rifiutato.
《Non posso. Ho un appuntamento stasera.》
《Con chi?》mi domanda subito.
《Con mio fratello 》non è assolutamente vero però è la prima cosa che mi è venuta in mente.
Rimane a fissarmi un pò.《 Peccato.》 aggiunge semplicemente.
《Ora posso andare?》chiedo.
Accenna solo un piccolo movimento con la testa. 《A mercoledì allora》aggiungo.
Apro velocemente la porta ed esco. Lascio uscire l'aria che avevo trattenuto per tutto il tempo. Se non fosse che è un bravo insegnante lo manderei a quel paese subito.

Salgo in macchina e chiamo Elisa.
《Ciao Ely.》
《Ehi. Com'è andata? 》
《È  andato tutto bene. Tyler è stato davvero carino con me》
《Specifica "carino"..》anche se non può vedermi alzo gli occhi al cielo.
《È stato solo gentile Ely. Mi ha spiegato un sacco di cose e abbiamo visto quasi tutti gli accordi. Ci rivedremo mercoledì》
《Mh..ok》non sembra molto convinta. 《Non ha allungato le mani o qualcosa dal genere vero? 》
《No tranquilla. 》Evito di raccontarle l'ultima conversazione che abbiamo avuto perché non so come potrebbe reagire. Si precipiterebbe qui di corsa e gli spaccherebbe la chitarra in testa credo.
《Io ho finito ora gli allenamenti. Ti va se ci mangiamo una pizza da me stasera? Mia madre sarà in ospedale per tutta la notte. 》mi chiede.
《Certo! 》Le serate a casa sono le mie preferite.

Un'altra cosa in comune che abbiamo io ed Elisa è il nostro amore per le serie tv. Ha uno scaffale pieno di cofanetti completi di tutte le stagione delle serie più famose.
Dopo lunghi dibattiti abbiamo decido di riguardarci The Vampire Daires. Ci accomodiamo sul divano e ci rilassiamo mangiando una buona pizza e guardando il nostro adorato Damon.
Sono completamente immersa nella puntata che non mi accorgo nemmeno che Elisa sta parlando al telefono.
《Ho già mangiato una pizza con Emma.......Si ha mangiato qui con me......No Ty, ma che domande fai?》sentendo quel nome ritorno alla realtà. Cazzo! Me ne ero dimenticata. Avrà capito che gli ho raccontato una bugia. Mi copro la faccia con entrambe le mani per la vergogna ed Elisa se ne accorge. 《Devo andare. Ciao. 》《Parla, adesso!》dice rivolgendosi a me e mettendo in pausa la Tv.
《Mi ha chiesto di andare a cena con lui ma io mi sono inventata di avere un impegno con Simon. Avrei dovuto dirtelo prima.》《Ecco perché mi ha chiesto se c'era anche tuo fratello. Ma perché ti ha chiesto di andare a cena con lui?》
《Voleva che lo ripagassi in qualche modo "il mio tempo è prezioso Baby"》dico cercando di imitare la sua voce. 《Avrebbe comunque fatto pagare me per saldare la lezione di oggi però io non volevo proprio andarci.》
《Hai fatto bene a non andarci Em. Ma ora hai reso la sua caccia ancora più divertente.... Proverò a parlarci io tranquilla.》

Non mi va di continuare questa conversazione assurda. Sarà pure un bellissimo ragazzo ma non può pretendere che io gli cada ai pedi come una ragazzina senza cervello. E poi questa storia del cacciatore e della preda è alquanto ridicola. Purtroppo ho ancora parecchie cose da imparare con lui e sono costretta a sopportarlo ancora per un bel po', ma il suo modo di fare e di parlarmi mi fa davvero imbestialire. Con tutti i problemi che ho non voglio dovermi preoccupare anche di come rispondergli o di come comportarmi con lui.

Dopo aver visto quasi 10 episodi ritorno a casa stanchissima. Domani ho lezione presto e ho bisogno di dormire un po'. Non sono più abituata a queste maratone di serie tv. Quando sto per coricarmi nel letto vedo illuminarsi il cellulare.
Messaggio da Tyler : "Mossa sbagliata Baby" 

Già, me ne ero resa conto anch'io. 

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