Capitolo 20 - Arrivi e partenze

50 8 1
                                    

《Ely perderai l'aereo se non ti muovi! 》
《Arrivo!! Non trovo il pigiama!!》La sento urlare da dentro l'armadio.
《Ti lasceranno qui e io non ho nessuna intenzione di sopportarti per due settimane mentre ti lamenti di non essere partita.》
《Non perderò l'aereo. Eccolo! ok chiudo la valigia e possiamo andare. Dai vieni qui. Tu saltaci sopra mentre io tiro la cerniera.》
Non ce la faremo mai.

Finalmente saliamo in macchina e ci dirigiamo verso l'aeroporto. Mi sono proposta io di accompagnarla perché oggi arriveranno i miei genitori e con la scusa di andarli a prendere accompagno lei e saluto tutto gli altri.
《Comunque ho scoperto che nel nostro albergo abbiamo il Wi-Fi gratuito quindi ci possiamo sentire con Skype.》dice mentre rovista nella borsa in cerca di qualcosa.
《Gratuito eh? Non ci sentiremo mai lo sai vero?》
《Dovessi mandarti un piccione viaggiatore ci sentiremo tutti i giorni》
《Tranquilla non preoccuparti per me.》
《Certo che mi preoccupo Em. Odio pensarti qui tutta sola. 》
《Starò bene Ely e poi non sarò sola, ci sono i miei, mio fratello e Carolin..》
《Dici sempre così, che stai bene ma alla fine non è mai vero. Quindi mi preoccupo eccome.》
《Evidentemente abbiamo due concetti di stare bene diversi.》

Arriviamo in aeroporto e come due pazze corriamo verso il check-in per ritirare i documenti per l'imbarco. Non so cosa abbia messo dentro a questa maledetta valigia ma pesa un accidenti.
《Ti sei portata dietro tutto l'armadio?》
《E piantala! L'imbarco è al 23. Muoviti!! 》
Ah io mi devo muovere??
Con il fiatone e le braccia indolenzite raggiungiamo finalmente tutti gli altri che si trovano già in coda per i controlli.
《Avevo scommesso che non saresti mai arrivata in tempo.》Dice Norah quasi delusa nel vederci arrivare.
《Grazie per la fiducia ragazzi.》replica Elisa.
Ho il cuore che mi batte all'impazzata nel petto per aver corso per arrivare in tempo ma non appena i miei occhi si posano su di LUI una stretta allo stomaco mi assale.
Non si accorge nemmeno del nostro arrivo, se ne sta in disparte, distante dal resto del gruppo con le cuffie nelle orecchie immerso nel suo mondo.
Vorrei andare da lui per chiedergli come sta, domandargli perché non mi ha più chiamato o risposto ai miei messaggi ma più semplicemente per parlare con lui.
Dopo quella sera non ho più avuto contatti con lui e non lo ho più incontrato se non in presenza degli altri. Mi ha escluso dalla sua vita così di colpo lasciandomi con un senso di vuoto incomprensibile.
Elia continua a ripetermi di non darci troppo peso e di lasciarlo perdere, in fondo era quello che volevo fin dall'inizio. E' convinta che lui voglia solo concentrarsi sulla preparazione dei pezzi per il Festival ed è convinta che io sia una distrazione per lui.
《Piccola posso metterti in valigia e portarti con me? 》Mi chiede Matt abbracciandomi da dietro.
《Non credo sia una buona idea.》 rispondo un po' imbarazzata.
《E perché mai?》 Mi chiede non mollando la presa. 《Sei piccola e la mia valigia è abbastanza grande ...》
《Anche tu mi mancherai Matt. 》Gli dico afferrando il messaggio nascosto in questo abbraccio.

《Ora dobbiamo andare. 》dice Bryan dando una leggera pacca sulla spalla di Matt.
Il magone mi assale all'improvviso all'idea di non vederli per due settimane. Sono stati la mia famiglia per tutto questo tempo e so già che mi mancheranno un sacco.
《Em ti chiamo appena atterriamo ok? 》dice Elisa.
《Certo. Divertitevi mi raccomando. 》
Abbraccio la mia amica più forte che posso e lei fa lo stesso. Poi abbraccio Amber e Norah cercando di trattenere le lacrime che iniziano a emergere.
Rick mi abbraccia cogliendomi di sorpresa. 《Lo sta facendo per te..》mi sussurra all'orecchio. Sgrano gli occhi non capendo subito di cosa stia parlando.
Sto per chiedergli spiegazioni ma si allontana velocemente da me.
《Ti comprerò un regalo gigante piccola!!》 Urla Matt ormai distante camminando all'indietro facendo girare tutti verso di me.
Li guardo allontanarsi e dirigersi verso l'imbarco.
Soltanto per pochi secondi i miei occhi si incrociano con quelli di Tyler, quel tanto che basta per farmi sentire ancora peggio. Quanto mi mancano i suoi occhi, dannazione!
Alzo una mano per salutarlo ma si volta dall'altra parte senza ricambiare.

Ricomincia da meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora