25 - That's my fear

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 Louis aveva freddo su metà del suo corpo, stava davvero congelando, l'altra metà invece era comoda e calda. Nel momento in cui provò lentamente ad aprire gli occhi, sentì il suo corpo muoversi e la testa che prima era posata su qualcosa di comodo e morbido, era scivolata sul pavimento duro. Louis sentì subito due braccia avvolgerlo per poi venire spinto contro un petto caldo e morbido. Louis si era accorto che Harry se l'era avvicinato e aveva cercato di usare le sue braccia e le sue gambe come coperta. Era servito, si sentiva molto più al caldo.

Aveva probabilmente grugnito o emesso qualche tipo di suono per quanto la posizione fosse comoda, non curandosi del fatto che gli fosse difficile respirare, perché Harry si era accorto che fosse sveglio:"stai tremando", Harry sussurrò vicino al suo orecchio mentre gli accarezzava i capelli morbidi. Louis strinse istantaneamente la maglietta di Harry con i pugni, sentendosi estremamente piccolo in quel momento.

"Meglio se andiamo in camera".

Louis mugolò, ma non funzionò come risposta, era ancora assonnato e comodo, ma per Harry probabilmente era stata una risposta sufficiente perché si era mosso, non allontanandolo più di tanto perché Louis continuava a sentire il calore del suo corpo forte.Louis non sapeva come stesse facendo, ma Harry lo aveva sollevato dal pavimento e stretto tra le sue braccia. Aprì appena gli occhi e probabilmente in quel momento sembrava davvero un bambino, non aveva mai pensato che sarebbe arrivato quel giorno, Harry che lo portava in camera a mo di sposa perché si erano addormentati di fuori.Le sue mani trovarono la via per avvolgersi attorno al collo di Harry e senza dare ulteriori sguardi al cielo scuro e alla notte fredda, nascose il viso sul suo collo caldo.

Harry ridacchiò appena e Louis lo sentì lasciargli un bacio tra i capelli prima di cominciare a camminare. Sentì la porta chiudersi alle loro spalle e Louis si stupì del fatto che Harry non lo aveva fatto cadere, cercando di chiudere la porta con i piedi.

"Sono pesante...", la voce di Louis usciva dalla gola, ma per Harry era ancora morbida e bassa.

"Non lo sei, piccolo", sussurrò Harry, nonostante fossero gli unici presenti in casa, mentre saliva le scale.

Louis mugolò un'altra volta prima di dire:"Non dovresti essere tu a portare me...", perché no, Harry non doveva. Era il più piccolo, quello fragile, quello di cui ci si doveva prendere cura, non il contrario. Ma cazzo, perché Louis doveva essere più basso e Harry così fottutamente alto?.

"Perché no?", chiese Harry divertito e Louis sapeva che stessero entrando nella camera. Sapeva anche di non poter rispondere a Harry quello che stava pensando veramente.

"Perché... solo... perché", sussurrò assonnato contro la pelle di Harry.

Il modo in cui Harry fece sdraiare delicatamente Louis sul letto, gli avrebbe fatto pensare milioni di cose, avrebbe riacceso quei sentimenti di cui Louis aveva così paura, ma non aveva  abbastanza energie per quello ed era ancora mezzo addormentato visto che non ricordava cosa fosse successo prima di addormentarsi su Harry.

Le lenzuola vennero spostate per coprire il suo corpo e poi Harry si sdraiò accanto a lui. Con gli occhi chiusi, Louis raggiunse il suo migliore amico per una coccola e non gli importò che fosse Harry a stringerlo e che fosse lui a sembrare fragile in quel momento.

La mano di Harry andava su e giù accarezzando il braccio nudo di Louis, come faceva come lui faceva sempre con il ragazzo più piccolo, e Louis lasciò che un sospiro gli scappasse dalle labbra.

Prima di addormentarsi di nuovo sentì la voce stanca di Harry dire:"Ti amo" il che, in altre circostanze, avrebbe fatto svegliare Louis perché era da un po' che non condividevano quelle tre parole e l'ultima volta che Louis le aveva dette, Harry non aveva ricambiato. Ma si addormentò un'altra volta, cullato dal calore del corpo di Harry.

lost memories | l.s | by fresharold - traduzione italianaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora