13: Rivalità

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Peter e Susan furono portati immediatamente all'infermieria, ma, per fortuna, non avevano ricevuto delle ferite poi così gravi. Sarebbero guariti molto presto, a patto di passare qualche settimana sotto le coperte. Non appena ne ebbero l'occasione, Edmund e Lucy li andarono a trovare. Susan li accolse a braccia aperte, mentre Peter, che era di pessimo umore, a malapena li degnò di uno sguardo. Lucy fece per avvicinarsi, ma Susan scosse la testa: - È un po' strano, ultimamente. Non parla neanche con me!
Peter, invece di cogliere la provocazione e "risorgere dai morti", fece esattamente l'opposto: finse di russare. La sorella più grande alzò gli occhi al cielo, ma non riuscì a commentare nulla, perché la porta si spalancò come se fosse stata colpita da un tornado. In effetti, era un'aquila, che assunse presto le fattezze del Professor Arthur Potter.
- Anf! Anf! Finalmente ti ho trovata! Ma dove ti eri cacciata?!
Lucy sbatté le palpebre, confusa: - Ero... Con i miei fratelli...
- È vero, scusate! In effetti, ho saputo della vostra battaglia. Per fortuna siete tutti interi! E tu, Lucy! Sei stata forte! Ma non è per questo, che sono qui... Lucy Pevensie, Regina di Narnia... Ti piacerebbe diventare la nuova Cercatrice dei Grifondoro?
- La cosa? - chiese lei, con gli occhi sbarrati. Edmund esclamò: - Lu! È il ruolo più importante di tutti, nel Quidditch! E l'hanno offerto a te!
La piccola arrossì: - Ma... Ma... Ma io sono troppo piccola! E poi, non so nemmeno cos'è, il Quidditch!
Il Professor Potter le strofinò i capelli marroncini: - Sono sicuro che imparerai in fretta. Da' retta a me, che insegno questo sport da prima ancora di diplomarmi a Hogwarts!
- Pe... Perché proprio io?!
Edmund sbuffò: - Ma quanto fai la difficile!
Arthur Potter lo zittì con lo sguardo: - Vedi, Lucy... Posso chiamarti "Lucy", vero? Beh... Non avevo mai visto un bambino, per giunta della tua età, scattare in avanti a una tale velocità! Tu hai un talento innato! Dietro quel dolce visino, si nasconde una vera Cercatrice!
- Ma...
Ed, vedendola esitare, quasi si offese: - Non vorrai rifiutare?!
Susan, invece, le sorrise dolcemente, dicendo: - Accetta, Lu! Sarà divertente!
A quel punto, la piccola balbettò: - Ehm... A... Accetto!
Non appena il gruppetto iniziò i festeggiamenti, tra balli, canti e chi più ne ha più ne metta, Peter sgusciò fuori di scatto dalle coperte e gridò: - Insomma! C'è gente che sta cercando di dormire, qui!!!
Il Professore, anziché togliere dei punti ai Serpeverde, decise di far finta di nulla: - Tranquillo, me ne stavo andando. Anche voi, ragazzi! Lasciateli riposare!
Lucy cercò di salutare il fratello, ma lui si nascose nuovamente nel letto e tornò a russare. Quando la porta si richiuse alle spalle di Edmund, Susan sbottò: - Ma che ti prende, Peter?! Perché ti sei comportato in quel modo?! Lucy è venuta a trovarti con Ed e...
- Sì, beh, avrebbero fatto meglio a non venire!
- Peter! Non sarai geloso di Lucy, spero! Ti ha salvato la vita!
Peter tornò a russare, segno che la discussione era chiusa... almeno per​lui.


Le settimane passarono e Peter si comportò in maniera sempre più strana. Iniziò ad ignorare i suoi fratelli praticamente sempre, mentre la sua amicizia con gli altri Serpeverde si faceva sempre più stretta. Ormai, Peter era diventato il beniamino della sua casa e tutti, eccetto i Tassorosso, facevano scommesse su un'eventuale sfida tra i due fratelli: Peter e Lucy. Naturalmente, non c'era campo migliore, per una sfida tra maghi studenti di Hogwarts, di quello da Quidditch. Peter, infatti, chiese ben presto di entrare nella squadra dei Serpeverde. La rivalità tra i Pevensie cresceva a vista d'occhio, anche se quasi nessuno sembrava farci caso. Fino... alla partita di Quidditch. Grifondoro contro Serpeverde. Peter e Lucy, per la prima volta, rivali. La bambina non era affatto felice, di trovarsi in una situazione del genere. Lei adorava tutti i suoi fratelli allo stesso modo, ma con Peter aveva sempre avuto un rapporto speciale. Lui era il suo fratellone, quello che la proteggeva sempre, che la capiva e faceva di tutto, pur di renderla felice. Ma ora aveva di fronte un nuovo Peter: duro, ostinato e antipatico. E... sentiva che era tutta colpa sua. Lui era in pericolo, lei poteva salvarlo, ma non l'aveva fatto. Non c'era da meravigliarsi, che lui ce l'avesse con lei. Perché aveva esitato? Sarebbe morta, se fosse successo qualcosa a Peter! Perché non...
- Ehi, Fulmine Saettante! Pronta per la sfida?
La voce gioviale del professor Potter la scosse dai suoi pensieri. La bambina si era persino dimenticata, di trovarsi ancora nella tenda dei Grifondoro. Il professore era davanti a lei. Aveva appena fatto un bellissimo discorso di incoraggiamento di cui lei non aveva capito nulla. La fissava con occhi accesi, saltellando da un piede all'altro. Possibile che fosse persino più emozionato di lei?!
- I... Io...
- Andrai benissimo, lo so. Ti sei allenata anche più del dovuto.
- Sì, però...
Lucy distolse lo sguardo e lui, in qualche modo, capì al volo.
- So come ci si sente, ad affrontare qualcuno che ci è caro.
La bambina alzò di scatto la testa.
- Davvero?
Lui annuì: - Tanto tempo fa, una persona di cui mi fidavo ciecamente mi ha tradito. È stato difficile, da sopportare. Ma tu puoi farcela. Credi in te stessa e nel legame che c'è tra voi due.
Lucy arrossì: nessuno l'aveva mai riempita di complimenti quanto lui.
- Perché ti preoccupi per me? Io sono solo una bambina...
Potter esitò per un attimo, come se una ventata gelida gli avesse attraversato gli occhi. Poi, come se nulla fosse, sorrise: - Perché mi ricordi com'ero io alla tua età. Il modo in cui giochi a Quidditch... Pochi hanno quella luce negli occhi, quando puntano il boccino. Oh, a proposito!
Il professore mise una mano nella tasca e le porse una collana, il cui ciondolo era il più bel grifone rosso e giallo che lei avesse mai visto.
- Indossavo questo, il giorno della mia prima partita. Non è nulla di che: non è magico e non è nemmeno prezioso. Ma io ero convinto che mi avrebbe portato fortuna. E così è stato. Vorrei che lo tenessi tu.
Lucy sollevò una mano per rifiutare, ma il professore gliel'aveva già messa al collo.
- Fai vedere chi sei! - esclamò, quindi volò via con le sembianze di un falco. La piccola Lucy prese un bel respiro, afferrò la sua Nimbus II e finalmente uscì dalla tenda, pronta a giocare.



E voi? Siete pronti/e a giocare? 😉😉😉

Scherzi a parte, che ne dite di questo capitolo un po' "Lutter" (o "Pottecy"... o... fate voi, ció! 😅) ? Solo perché questa ship che mi avete creato potrebbe non realizzarsi mai, non vuol dire che io non possa divertirmi un po', eheheheh! 😉😈😈😈 Che poi, devo dire che ci sta proprio tanto, un bell'affiatamento tra questi due personaggi! 😊

Anyway, ora che ho finalmente finito l'esame (yeeeeeeeeeee), posso dedicarmi nuovamente a questa storia e darle il finale scoppiettante che merita! Come al solito, non so con che frequenza riuscirò ad aggiornare, comunque aggiornerò (ci proverò, almeno 😅) e questo è già positivo, non trovate? 😉

Nel prossimo capitolo, vedrete la "sfida titanica" tra i due Pevensie! Chi vincerà? Ma soprattutto... Peter tornerà in sé?

Alla prossima, ciaoooooo!! 😃👋👋👋⚡⚡⚡


I Quattro Re a Hogwarts: Il ritorno di JadisDove le storie prendono vita. Scoprilo ora