Tenerti con me

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Quel giorno, prima o poi, sarebbe toccato a chiunque. Anche il più freddo e solitario dei cuori è destinato ad amare, legarsi e pulsare come tutti gli altri.

Draco sentì come la sensazione che uscire dalla propria camera sarebbe stata una cattiva idea. Aveva paura, sudava freddo, ma non importava. Uscì dalla sua camera da serpeverde e si recò lì, lì dove sapeva che avrebbe trovato la risposta ad ogni suo problema. Lì è esattamente il posto in cui avrebbe voluto recarsi, forse da tempo, anche senza bisogno di risposte. Lì è la torre dei grifondoro.

Dopo aver attraversato corridoi bui e freddi il serpeverde si trovò di fronte al quadro, il quale avrebbe dovuto attraversare senza timore o vergogna. Ma, 'la parola d'ordine?', pensò in un battito di ciglia. I suoi pensieri, ed occhi, furono illuminati dal bagliore di luce che lentamente emanava il quadro della donna.

La porta si aprì di scatto ed Harry apparse, il quel preciso istante, di fronte a quei occhi color ghiaccio, senza alcun preavviso.

"Draco..", il giovane grifondoro riuscì a bisbigliare con un nodo alla gola. Non riuscendo a dire altro, si lasciò trasportare da quei occhi in tempesta.

*
Il giorno precendente, non fu un bel risveglio per Malfoy. L'inizio del terzo anno gli fece ricordare quanti anni ancora avrebbe dovuto studiare, chiuso lì dentro, e quanti finti maghi avrebbe dovuto importunare.

Una volta messo piede fuori dal suo possente letto, si limitò a sedersi e toccarsi la testa con entrambe le mani. 'Perchè ho sognato di nuovo lui?', furono le uniche parole a cui pensò il serpeverde per il restante dei minuti che passò in quella posizione.

Non avrebbe mai voluto soffermarsi su quei dettagli che, per tutto il giorno, gli avrebbero tormentato i pensieri. Ma, nonostante i suoi piccoli sforzi, le immagini gli scorsero per la mente come se avessero libertà di farlo.


L'aria fredda della sua camera gli penetrava nella pelle, la luce della notte che accarezzava la sua mano, abbandonata fuori dalla coperta, e il silenzio che tormentava il suo cuore.
Per non guardare più quella fastidiosa luce attraversare la finestra, si girò il viso dall'altro lato del letto.
Una piccola ciocca, color biondo platino, ebbe il permesso di coprire solamente metà del suo splendido volto.
All'improvviso udì un passo, non molto lontano dal suo letto a baldacchino, e sfoderò il suo sguardo color ghiaccio per sfidare chiunque avesse avuto davanti. I passi si fecero più vicini e lenti, ma Draco non perse di vista quell'ombra. Essa fu il suo punto focale finché non si avvicinò, con un ultimo passo, alla luce della luna che coccolava il letto del serpeverde. Draco ebbe il solo desiderio di scappare, correre, muoversi da quella posizione scomoda. Lui, proprio come la sua anima, rimase immobile di fronte a quella visione.
"Malfoy, ascoltami..", il giovane grifondoro parlò quasi silenziosamente. Si sedette in ginocchio di fronte al serpeverde, e il maestoso letto, lasciando poco spazio tra le sue labbra e le ciocche ribelli dell'altro che gli coprivano ancora metà volto.
Draco, alla vista di quei occhi verde smeraldo, lasciò che il suo cuore si fermasse ed obbligò il proprio corpo a rilassarsi.
Harry, con tutta la dolcezza di cui disponeva, avvicinò una mano al viso di Draco e gli allontanò i capelli, disponendoli dietro l'orecchio. A quel tocco, Draco percepì un'ondata di brividi passargli attraverso l'anima. Nonostante la pelle d'oca di entrambi, rimasero a fissarsi per del tempo indefinito.
"Malfoy, sono venuto fin qui per dirti che sarei disposto a qualsiasi cosa..pur di tenerti con me!", disse Potter con un un fil di voce, senza mai distogliere la mano dal viso del biondo, "Draco, tu sei l'emozione più intensa che io abbia mai provato..", disse quasi gettando un piccolo urlo, e cosí si fermò.
Si fermò tutto. Si fermò il tempo, il vento, i sussurri, i loro cuori, i loro sguardi.
Malfoy riuscì a spostare la testa verso quella del moro e, poggiando le sue labbra sull'orecchio del grifondoro, gli sussurrò: "H-Harry, tu sei quella stella a cui rivolgo sempre lo sguardo, e da cui cerco una via di salvezza..".
Mise fine alle sue parole afferrando il viso di Potter e, con una mossa sola, lo baciò con passione. Ci fu uno scontro tra bocche, lingue, sapori, amori, cuori, anime. I sentimenti di entrambi si fecero forti e intensi, percepibili solo immaginando il desiderio e la voglia che circondava ogni battito dei loro cuori.
Potter si allontanò dolcemente dal viso di Draco, quasi in lacrime e senza alcuna voglia di parlare proprio in quell'istante, e disse: "Adesso devo andare ma, al mio ritorno, ricorda di non negare ciò che appare ai miei occhi!".

Drarry•One-shots♡Where stories live. Discover now