Capitolo sei

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Rose POV

I miei occhi si spalancarono quando videro la casa di fronte a me, chiamarla così era un eufemismo. Era enorme e bellissima in tantissimi sensi. Solo guardandola potei intuire che ci fossero tre piani ed un enorme giardino nel davanti, pensai che forse ci fosse anche un cortile sul retro, ma da dov'ero non riuscivo a vederlo.

Suonai il campanello che si trovava sull'enorme cancello che circondava la villa. Non potevo credere di essere venuta veramente. Avevo giurato a me stessa che non mi sarei fatta coinvolgere da lui, ma non avevo altra scelta.

Ero ancora shoccata dal fatto che Mr Clark mi avesse licenziata, non sapevo cos'avevo fatto di sbagliato, avevo tutto sotto controllo, sembrava felice che avessi accettato il lavoro, ma pensai che sarebbe rimasto un mistero.

Ero grata a Damon che mi aveva lasciato il suo biglietto da visita, se non l'avesse fatto ora mi troverei a girovagare per le strade alla ricerca di un lavoro, di nuovo.

"Chi è?" Disse una voce che sembrava essere di una donna anziana attraverso l'altoparlante.

"Uhm.. Salve, sono qui per vedere Mr William." Risposi dolcemente.

"Ok, aspetti un minuto." Mi disse prima di far cadere la linea.

Dopo un minuto le porte del cancello iniziarono ad aprirsi, una volta completamente aperte mi incamminai all'interno, ammirando quel giardino fantastico. Ero in piedi di fronte alla porta, indecisa sul fatto se dovevo bussare o aspettare che la cameriera mi aprisse.

"Ciao Ms Kelley, Mr William mi ha detto di dirle che si trova nella sala d'aspetto." Mi disse, mentre mi portava alla stanza. Non vedevo l'ora di arrivarci, perciò mi limitai a guardarmi in giro notando che l'interno della casa era ancora più bello dell'esterno. Sembrava elegante e confortante allo stesso tempo.

Arrivammo di fronte ad una grande porta, dove la cameriera mi lasciò sola, ed io pensai subito a quello che sarebbe successo.

Sospirai e bussai alla porta.

Sentii una voce familiare dire 'avanti' ed aprii la porta.

Feci un passo verso l'interno e vidi Damon steso sul suo letto con un sorriso stampato sul volto. Dio quanto sorride quest'uomo. Ho provato in tutti i modi a non pensare a lui.

"Ah.. sei venuta." Mi disse con voce rauca.

"Si, stavo pensando alla tua offerta. Ho veramente bisogno di un lavoro e tu sei l'unico che me ne ha offerto uno." Parlai, senza guardarlo negli occhi.

"Sì, non avevi altra scelta se non lavorare per me." Concordò. Gli lanciai un'occhiataccia e scossi la testa. Che problemi aveva questo ragazzo? Perché voleva che lavorassi per lui così insistentemente? Beh, non mi sto lamentando, ho veramente bisogno di questo lavoro per riprendere in mano le redini della mia vita. Una volta che avrò abbastanza soldi mi andrò a sistemare in un motel economico fino a che non mi potrò permettere un appuntamento.

"Ok, qual'è il lavoro?" Gli chiesi con curiosità.

"Il tuo lavoro sarà quello di essere la mia assistente personale, dovrai predisporre i miei incontri, rispondere alle chiamate inerenti al lavoro ed organizzare alcuni documenti. Robe come queste." Mi rispose, facendo spallucce. Annuii, non sembrava così male.

"Ma c'è un cosa." Continuò. Lo guardai.  "Cos'è?" Gli domandai.

"Dovrai vivere qui." Mi disse in tono serio.

"Cosa! Vuoi che viva con te?" Gli domandai chiaramente shoccata dalle sue parole.

"Sì, se vuoi lavorare per me devi essere sempre nei paraggi. Potrei avere bisogno della tua assistenza in qualsiasi momento." Replicò.

"No, non verrò a vivere con te." Contestai.

"Se vuoi lavorare qua, ci devi anche vivere. Puoi anche scegliere di non accettare." Mi prese in giro. Uff, è così frustrante.

Lo guardai e notai quanto fosse serio, sbuffai e mi passai la mano tra i capelli. Immaginai di non avere altra scelta, se non quella di vivere con quest'uomo così testardo. Non dovevo neanche preoccuparmi di trovarmi un posto dove stare, ma quello non era proprio il luogo adatto a me. Avrei dovuto adattarmici.

"Va bene." Accettai e vidi un ghigno formarsi sulla sul volto, il che mi fece domandare quale fosse il motivo per il quale stesse sorridendo.

Running Into Mr Billionaire -Traduzione-Where stories live. Discover now