2.

11.6K 416 100
                                    

<< Allora, come va con Sofí?>> mi chiede Madison mentre allatta la piccola Emily.
<<Va bene. È davvero una bambina stupenda..>> dico mentre sto leggendo il giornale.
La mia mente sta pensando ad altro in questo momento.
<< A che pensi?>> mi chiede Madison.
Mi inquieta quando fa così, sembra che mi legga nella mente.
<< Nulla di che, tranquilla.>> dico sfogliando il giornale.
<< Mi prendi per il culo?>> mi dice mentre si ricopre il seno.
<< Non dire queste parole davanti alla piccola!>> la rimprovero.
<< Rose, ti pare che capisce qualcosa?>> mi chiede ridendo.
<< Tu scherzi, ma io sono seria. Non hai idea di come apprendono in fretta i bambini. Giusto l'altro giorno stavo guardando la tv con Sofí, finché non mi è scappato un "che troia".>> dico fissando la piccola Emily.
<< E quindi?>> mi chiede Madison.
<< Quindi mi ha chiesto cosa volesse significare. E...non sapevo come spiegarglielo..>> inizio a dire un po' imbarazzata.
<< Che le hai detto?>> mi chiede perplessa, mentre mette Emily in posizione del ruttino.
<< Le ho detto che sono delle donne che, siccome non hanno tanti soldi, si vestono con le minigonne e ci provano con tutti gli uomini...>> dico diventando un po' rossa per la vergogna.
<< Sei seria?>> mi chiede trattenendo una risata.
<< Mai stata più seria..>> dico mentre Madison scoppia in una fragorosa risata, coinvolgendo anche me.
Mentre rido sfoglio il giornale, finché un articolo mi colpisce in pieno cuore.
Sento mancarmi la terra sotto i piedi mentre osservo la foto di Jace Nelson.
<< Rose..Rose, mi ascolti?>> mi chiede Madison.
<< Tutto bene? Sei sbiancata..>> mi dice subito dopo.
Madison mi prende il giornale dalle mani e nota anche lei il giornale.
La vedo irrigidirsi e inizia a leggere.
<< Sono passati sette mesi dalla scomparsa del trafficante di armi e droga Jace Nelson di New York.
Dopo aver ucciso a sangue freddo un civile, è scappato lasciando nei guai tutti i componenti della sua banda.>>
Finisce di leggere e il ricordo del corpo senza anima di Michael mi passa subito davanti agli occhi.
<< No..>> dico alzandomi dalla sedia.
La vista mi si annebbia, il cuore inizia a battere forte e sento mancarmi l'aria.
<< Rose, respira..>> dice Madison alzandosi e appoggiando la piccola nel suo box.
Subito dopo si avvicina e mi appoggia una mano sulla schiena e inizia a fare dei piccoli cerchi.
Alzo la testa al cielo, cercando di riprendere la situazione in mano.
Ecco cosa mi causa ripensare a Michael.
<< Respira piano..>> dice continuando a fare dei cerchi con la mano.
Il cuore inizia a riprendere il suo battito regolare.
Il respiro si calma e abbasso la tasta.
<< Ecco, così. Brava..>> dice continuando a tranquillizzarmi.
<< Devo andare..>> dico staccandomi da lei.
Devo distrarmi, non posso stare ancora un minuto di più qui.
<< Rose..non puoi scappare.>> dice Madison mentre mi dirigo alla porta.
Ha ragione, ma non ci riesco.
<< Scusami...>> dico uscendo dalla porta.

Ogni volta deludo me stessa e deludo Madison.
Non volevo andarmene via così, ma lei non riesce a capire.
Non può capire come sto e di sicuro non lo auguro a nessuno.
Perdere per la seconda volta qualcuno, è pesante.
È un dolore davvero pesante.
Ti mangia piano piano, ogni volta che ricordi.
Allora per dimenticare si decide di bere, di fumare.
Giusto mezza bottiglia.
Giusto per far appannare la vista e per dimenticare i problemi.
Ed è quello che ho appena fatto.
Sono andata in un bar e ho bevuto. Per fortuna che oggi è sabato e Sofí sta da mio padre.
Già, mio padre..
È cambiato, in meglio.
Ora è felicemente fidanzato con una signora graziosa.
Sono felice per lui, anche perché cerca di rimediare a quello che mi ha fatto ma...ma non so se riuscirò mai a perdonarlo.
Mi ha fatto soffrire per anni.

Il mio antidotoWhere stories live. Discover now