Capitolo Cinque: Grande Burrone e le Rocce Arrabbiate

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Thorin portava in braccio Adelaide sul sentiero per Gran Burrone, stava perdendo sangue velocemente ed era pallida. Continuava a mormorare cose nel suo sonno causato dalla febbre. Un elfo si avvicinò per incontrare la Compagnia.

"Mithrandir"

"Lindir. Dobbiamo parlare con Lord Elrond" disse Gandalf.

"Lord Elrond non è qui" disse l'elfo posando gli occhi su Adelaide. "È ferita, possiamo portarla alla nostra infermeria" aggiunse.

Un altro elfo, una femmina, si avvicinò a Thorin e tese le mani in avanti per farsi carico di Adelaide. Il Re la affidò con riluttanza alle mani dell'elfo ed osservò mentre quest'ultima portava Adelaide in infermeria.

Thorin saltò quando sentì una mano sulla spalla, si girò e vide che Balin gli stava rivolgendo un dolce sorrise. "Gli elfi la cureranno e sarà come nuova, Thorin"

Il Re degli Elfi annuì, "Lo so".

Un gruppo di cavalieri percorse il ponte ed i nani si posizionarono in cerchio con le spade sguainate.

Uno dei cavalieri smontò da cavallo e si diresse verso Gandalf.

"Mithrandir"

"Lord Elrond" i due conversarono in elfico per un minuto e Lord Elrond si rivolse alla Compagnia dicendo qualcosa nel suo linguaggio natale.

Dwalin si fece rosso in viso. "Ci sta minacciando?!" esclamò brandendo l'ascia.

Gandalf sospirò e guardò la Compagnia. "No. Ci sta offrendo del cibo"

"Allora cosa stiamo aspettando?!"

-

Adelaide si svegliò in una grande e bianca stanza su di un letto morbido. Gran Burrone, pensò.

Dei passi delicati la avvicinarono dalla sua destra e le si rivolse nella direzione dalla quale provenivano i passi e notò una domestica dai lunghi capelli marroni dirigersi verso di lei portando dei vestiti. "Oh! Sei sveglia! Ti ho portato un vestito da indossare mentre i tuoi vestiti vengono lavati". Adelaide notò solo in quel momento che era in intimo sotto le coperte. La fasciatura al seno che aveva indossato per nasconderlo era stata rimossa, il che spiegava perché le era più semplice respirare.

"Grazie...ehm..." non conosceva il nome della domestica.

Quest'ultima le sorrise. "Mi chiamo Ellora"

Adelaide sorrise. "Grazie Ellora"

"Non c'è problema. Una volta cambiata puoi venire in terrazza, i tuoi amici stanno cenando". Con ciò Ellora sorrise e lasciò da sola Adelaide in modo che indossasse il bellissimo vestito ai piedi del suo letto. C'era anche un paio di scarpe vicino allo specchio.

Adelaide ebbe un fremito quando il suo piede scalzo toccò il marmo freddo. Si infilò il vestito e si diresse allo specchio. L'azzurro del vestito era lo stesso dei suoi occhi e l'abito le donava perfettamente. I suoi capelli erano ancora acconciati in un ciuffo disordinato che si era fatta mentre erano ancora a Shire; decise di scioglierlo ed i suoi capelli caddero lungo la schiena come una cascata dorata. Indossò le scarpe e si diresse verso la terrazza sulla quale vi era un grande tavolo da pranzo colmo di cibo.

Bofur fu il primo a notarla data la lucentezza riflessa dai suoi capelli dorati. "Oh mio Durin" commentò in un respiro facendo ricadere nel piatto il cibo che stava per addentare.

Nori sventolò una mano di fronte al viso dell'amico. "Bofur? Che hai? Bombur ti ha accecato ancora?"

Bofur alzò lentamente la mano per indicare la bellissima ragazza che si stava unendo alla Compagnia.

The White Rider |ITA|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora