NOVANTA

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Il giorno successivo al distretto Beckett e Castle la Gates e Ryan, Esposito e Price di quanto avevano scoperto. Il senatore William Bracken era l'uomo che stavano cercando, quello che aveva ordinato l'omicidio di Johanna Beckett, quello che aveva fatto uccidere Montgomery e che aveva più volte attentato alla loro vita.

Lo stupore nel capitano fu tale da non accettare inizialmente la cosa, ma sia Rick che Kate le spiegarono passo dopo passo quanto avevano raccolto e Castle stesso le raccontò del suo bluff, dell'accordo e di come ora loro fossero di nuovo in pericolo. La Gates in quel momento capì perché lui era stato così insistente nel voler vedere Beckett quando lei era partita e perché aveva rinunciato con tanta decisione alla scorta, sapeva che non gli sarebbe accaduto nulla.

- Lei è uno stupido ed un incosciente signor Castle! - Gli urlò la Gates - Cosa sarebbe accaduto se Bracken avesse scoperto del suo bluff?

- Bracken ha vinto a poker contro di me una sola volta, perché ero molto distratto. Non ha mai capito un mio bluff. - Rispose Rick sicuro di se.

- Non faccia lo sbruffone Castle! Questa è una cosa seria, non è una stupida partita di poker! - Lo ammonì la Gates

- Il poker non è stupido, capitano. Ti permette di conoscere le reazioni delle persone. Bracken era preoccupato quando ci siamo incontrati, forse più di me, non si è nemmeno accorto o posto il problema che io ho registrato la nostra conversazione.

Tirò fuori dalla tasca della giacca una micro usb che diede a Ryan che subito la inserì nello slot di uno dei computer della sala. Kate lo guardò stupito, nemmeno lei sapeva dell'esistenza di questa registrazione. Le voci erano inconfondibili.

- Allora Castle, veniamo al dunque.

- Ho i documenti di Smith. So tutto di te, Drago. Ho i numeri di telefono, dei conti, i resoconti dei vostri versamenti e delle tangenti incassati.

- Uhm, interessante Castle... ed hai dovuto aspettare di sentire il mio soprannome da Bob per capire che ero io?

- Mi mancava solo un tassello. Ora ce l'ho.

- Mi vuoi avvisare che vuoi denunciarmi, quindi? Sei gentile, ma non ho paura.

- Siediti senatore non ho finito. Non voglio denunciarti, non mi interessa, voglio solo proporti un accordo.

- Perché dovrei accettarlo?

- Perché ti conviene, Bracken. Io non renderò pubblici i documenti, nessuno indagherà più su questa storia, ma tu dovrai lasciare in pace la mia famiglia, mia madre e mia figlia.

- Basta? Solo questo? Non mi chiedi molto Ricky, non mi interessano loro, lo sai.

- E Beckett.

- Ecco, ora già mi chiedi di più. Perché ti interessa? Ti ha lasciato, no?

- Non sono affari tuoi, Bracken. Lascia stare la mia famiglia e Beckett e nessuno saprà come la Future Forward finanzierà la tua campagna per la Casa Bianca.

- Non sono sicuro che questo accordo sia così vantaggioso per me, Ricky. E non sono sicuro che la tua ex detective terrà fede al tuo patto di non scavare oltre.

- Quei documenti ce li ho io, non li ha Beckett. Senza quei documenti non può indagare in altre direzioni. Della tua società non sa nulla, non le ho detto niente. Posso darle una copia contraffatta e farla indagare a vuoto. Come vedi, sono io che ho i fili di questo caso tra le mani.

- Come faccio a sapere che non menti?

- Esattamente come farò io a fidarmi di te, che hai provato già due volte almeno ad uccidermi. Lo devo fare, così come lo devi fare tu.

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