{ERRORINK} Tu Sei Il Mio Eroe

*1*

[Ink]

Quando persi le tracce di Blueberry e Dream, stavamo combattendo contro la MOB per l'ennesima volta. Loro erano riusciti a scappare e tutti e tre avevamo deciso di inseguirli. Solo che con la sua idea di giustizia, Blueberry aveva premuto l'acceleratore come suo solito fare e Dream sconvolto dal fatto che suo fratello Nightmare si fosse unito nell'impresa della MOB, si era convinto di poterlo far ragionare.

Io invece rimasi bloccato qui, a Snowdin, perché a causa della lotta che c'era stata qualche secondo prima avevamo distrutto quasi tutto e i cittadini, incolpando me per la mia irresponsabilità, volevano che aggiustassi tutto. Non avevano per niente torto ad essere arrabbiati con me, d'altronde il mio compito dovrebbe essere quello di proteggere le varie AU, non distruggerle. Tutti mi continuavano a spronare e m'incalzavano di mettere a posto le loro case. Sospirai, presi il mio pennello gigante e cominciai a ricostruire la città. Dopo aver finito, i cittadini mi ringraziarono e mi misi in cammino nella direzione di Blue e Dream.

Per fortuna stavamo sulla neve, così seguii le impronte. In quel momento mi sentii un po' osservato ma non gli diedi molta importanza.

Finalmente raggiunsi i miei amici ma quello che si mostrò davanti ai miei occhi non era una bella scena: Blueberry era stato intrappolato in un tentacolo di Nightmare, mentre Dream era accasciato a terra.

-Dream!- mi fiondai su di lui cercando di svegliarlo. Intanto i membri della MOB si misero a ridere. Anche Nightmare si unì alla risata dopo aver scaraventato il piccolo Blue.

-Che cosa gli avete fatto?- ringhiai.

-Purtroppo solo stordito, abbiamo altro a cui pensare in questo momento.- disse Dust con voce insoddisfatta.

-E ditemi, voi pensate veramente che dopo quello che avete fatto ai miei amici, io vi possa perdonare?-

Mi alzai a rallentatore. Avrebbero dovuto temermi, ora più che mai. L'unico intelligente che capì le mie intenzioni fu Dust, forse perché il mio sguardo gli faceva ricordare di quando aveva ucciso tutti nel suo Universo.

-Cosa c'è Dust? Hai forse paura di un inutile pittore?- disse Fell.

-Fate come volete, io me ne vado!- disse l'assassino prima di scomparire.

Io preso dall'ira mi fiondai subito sul loro capitano Blight, ma non mi accorsi che gli altri mi circondarono con i Gaster Blaster.

Mi bloccai.

-Beh? Dov'è andata a finire tutta la tua DETERMINAZIONE, pittore?- mi canzonò Blight.

Non mi arresi, o almeno non ancora.

I Gaster Blaster spararono e io saltai sopra di essi. Quando tornai a terra corsi subito verso Fell, presi il mio pennello e lo bloccai con delle catene. Intanto Horror mi si avvicinò, forse perché infuriato del fatto che avevo intrappolato il suo compare di scommesse. Così lo rinchiusi in un anti-void. Meno due. Ora mancavano solo. Swapfell, Blight e Nightmare. Tra questi tre mi preoccupava maggiormente l'ultimo. Mi attaccarono tutti e tre contemporaneamente e alcuni attacchi riuscii a pararli ma altri mi colpirono. Caddi a terra per il dolore ma nonostante tutto non avevo nessuna intenzione di perdere quella battaglia.

Posai la mano sul pennello ma Nightmare con uno dei suoi tentacoli lo prese. Ero sconvolto. Non avevo finito del tutto il colore ma senza il mio pennello avrei fatto ben poco. L'unica cosa che potevo fare al massimo era quella di gettargli in faccia o sui vestiti dell'INKiostro. ( scusate, dovevo).

Il capitano incominciò a ridere in modo malvagio. E preparò altri Gaster Blaster insieme al piccoletto.

Mi dispiace ammetterlo ma persi la speranza.

All'improvviso sentii una voce fin troppo conosciuta.

-NOOOOOOOO!-

Non capii cosa stesse succedendo, ma quando alzai lo sguardo, sentii una forte fitta nello stomaco. Mi controllai la pancia e notai che Blight aveva lanciato un osso contro di me.

Mi sentii svenire e quando ormai il mio corpo mi stava lasciando notai che Gaster Blaster stavano per sparare. Ero incosciente ma mi accorsi che le mie braccia vennero intrappolate da qualcosa. Pensai che fosse venuto Reaper per portarmi con lui, ma c'era qualcosa di strano. Dietro di me apparse un portale e venni trascinato dentro. Solo lì mi accorsi che le mie braccia erano bloccate da dei fili, fili blu.