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Il minore rimase paralizzato, ma per qualche motivo ricambio quel bacio, pian piano le labbra di Yoongi iniziavano a separarsi a malincuore di entrambi.
<<Perchè lo hai fatto?>> domandò Jimin, la sua voce era semplicemente adorabile.
<<Ecco.. Da quando sei entrato qui dentro.. Da quando ho incontrato i tuoi occhi.. Ho sentito qualcosa in me che stava cambiando.. Non so dirti cosa ma lo sentivo..>>
Yoongi gli sorrise, come se tutto ciò fosse capitato più di una volta.
<<Si è fatto tardi Jimin, adesso torna a casa>> sussurrò Yoongi, prima che Jimin potesse uscire si alzò e gli baciò la fronte.
Era semplicemente tenero.
<<A domani>> sussurrò il maggiore per poi aprire la porta.
Jimin gli sorrise e camminò per i corridoi, inquietato dai colleghi di Yoongi che lo guardavano e parlavano tra di loro.
Qualcuno rideva e fu in quel momento che lo psicologo si arrabbiò.
<<Beh? Che avete da farfugliare?>>
<<Non avete mai avuto un paziente?>>
<<Sapete che siete..? Dei buoni a nulla...Mi fate ridere.. Credete  di essere i Re qui, credete che trattare male me e i miei pazienti risolva qualcosa.. Siete proprio degli idioti.. Mi chiedo chi vi abbia dato la laurea..>>
La sua risata amara rieccheggiò nei corridoi, poi chiuse la porta sbattendola, rimanendo solo con sè stesso.

psychology {Yoonmin}Where stories live. Discover now