Cap. 14

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Marinette spense la sveglia del suo cellulare, guardando l'ora sul display e sbuffando quando vide l'orario: "07:05"

Impostò la sveglia prima rispetto al solito perché volle farsi una bella doccia per svegliarsi e prepararsi al meglio, soprattutto per non crollare su qualunque superficie piana.

Sospirando, si stirò i muscoli indolenziti dal sonno, per poi scendere dal soppalco ed andare a prendere i vestiti per la giornata di scuola; prese l'intimo, un paio di calze nere, dei blue jeans skinny ed una maglietta nera taglia L.

Non era il suo solito outfit, lo sapeva, ma le piaceva anche cambiare stile a volte ed ora era il turno di quello.

Come scarpe avrebbe utilizzato il suo inseparabile paio di Converse total black, avrebbe legato i capelli in uno chignon alto ed il trucco consisteva nel mettere solo il mascara.

Era curiosa di vedere come le stava quel tipo di look.

Si fece la doccia e venti minuti più tardi era già in accappatoio nella sua stanza a cambiarsi.

Si mise davanti allo specchio della toilette per decidere se fosse un outfit decente e, sorridendo a se stessa, decise che sarebbe andata a scuola in quel modo; si sistemò i capelli in uno chignon disordinato, con alcuni ciuffi che uscivano dall'elastico e si mise il mascara alle ciglia superiori e quelle inferiori, rimettendolo al suo posto subito dopo.

Controllò l'orario sul cellulare, prendendo la cartella e scendendo in cucina per fare colazione.

Le restava poco più di un quarto d'ora alle otto e decise di fare colazione, almeno una volta che era in anticipo.

Si guardò intorno, prendendo un bicchiere di latte e la brioche all'albicocca che suo padre le aveva preparato, sistemandola sul tavolo.

Spostò lo sguardo verso il corridoio che conduceva alla camera dei suoi genitori, sapendo che sua mamma stava ancora dormendo come un sasso.

Quel pomeriggio voleva passarlo con lei, senza alcuna interruzione.

Ripassò mentalmente i giorni in cui sarebbe dovuta andare in biblioteca da Fu –il mercoledì ed il venerdì– e si sedette a tavola, prendendo un boccone del croissant, lasciandosi sfuggire un sospiro di piacere.

I croissant appena fatti di suo padre erano sempre i più buoni.

Mentre beveva dal bicchiere, accese il cellulare per controllare se ci fosse qualche notizia sulla sua folle impresa e, in effetti, i social erano ancora pieni dei vari commenti –positivi e negativi– per quel gesto.

Sbuffando, bloccò il cellulare e finì di fare colazione, mettendo le posate sporche nella lavastoviglie.

Ormai mancavano cinque minuti al suono della campanella e, affrettandosi leggermente, prese il suo zaino, si infilò le scarpe e si fiondò al piano terra verso la boulangerie salutando il padre prima di uscire e dirigersi verso la scuola.

Alcuni alunni erano ancora in attesa di alcuni loro amici sulle scale, parlando tra loro e ridendo, ma iniziarono a mormorare non appena videro Marinette.

La ragazza, oltre che sentirsi osservata ed in estremo disagio, sentiva come se una voragine la inghiottisse verso un luogo buio.

Voleva tornare a casa e restarci finché tutta questa storia non fosse finita, ma non poteva sopportare lo sguardo preoccupato dei suoi genitori.

Facendosi coraggio, ignorando le occhiate ed i brusii di sottofondo, salì le scale per entrare nell'atrio del liceo, guardandosi intorno in cerca dei suoi due migliori amici.

MonsterWhere stories live. Discover now