Tutto il mondo può aspettare

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A Claudio,

"Sei più forte di ogni bugia e se la gente ferisce è perché tu sei migliore e lo capisce bene"

Tu da solo già sei forte, ma noi insieme a te siamo invincibili. 

Ti voglio bene e sarò al tuo fianco, sempre, qualsiasi cosa accada.










"Mario, sono tornato!" esclama Claudio a gran voce, dopo aver aperto la porta del suo appartamento. Gli scappa un sorriso quando pensa a quanto sia bello dire queste parole, a quanto sia bello uscire da lavoro e tornare a casa da qualcuno.

Sembrano lontani anni luce i fine settimana che passava in giro per locali insieme a Paolo, a rimorchiare e a bere fino a stare male. Non è mai stato realmente quel tipo di persona, ha sempre aspirato a trovare qualcosa di meglio perché questo, questo che ha con Mario adesso è quello che ha sempre voluto ed è felicissimo di averlo trovato. Nessuna notte in discoteca potrà mai eguagliare l'emozione di tornare a casa dal proprio uomo.

"Amò che te urli? Sto qua" risponde Mario dai fornelli, voltandosi per salutarlo con un sorriso.

Claudio sorride di rimando quando sente Mario chiamarlo in questo modo. Effettivamente stanno insieme da poco, Mario è salito a Verona da pochi giorni per passare le feste di Natale insieme a lui nonostante la loro storia sia iniziata da circa venti giorni. Ma si amano, si amano veramente tanto e Claudio ama quando Mario lo chiama in questo modo, ama quando gli parla con quell'accento romano che lo ha sempre fatto impazzire, ama tutto di lui.

Claudio si avvicina a lui per salutarlo meglio, lo abbraccia da dietro e gli da un bacio sul collo mentre Mario riempie la pentola d'acqua.

"Tutto apposto al bar?"

"Tutto apposto, oggi c'era un sacco di gente" risponde Claudio vago. "Mario, secondo me hai messo troppa acqua."

"Clà, vuoi cucinà tu?" gli domanda Mario divertito, chiudendo la fontana.

Claudio scuote la testa senza pensarci una seconda volta. "Sei pazzo? Sei tu il romano qui, la carbonara è roba tua."

"Allora apparecchia mentre io metto l'acqua sul fuoco-"

Mario non fa in tempo a finire la frase che Claudio lo costringe a voltarsi tra le sue braccia, lo blocca contro il lavandino e si sporge per dargli il primo vero bacio della serata. Mario lo lascia fare, sospirando contro le sue labbra e portando le braccia sopra le sue spalle.

"Clà, io starei cucinando" mormora Mario, quando Claudio comincia a lasciargli una scia di baci bollenti lungo il collo.

"La carbonara non scappa."

"Nemmeno io scappo."

Claudio sbuffa contro la sua pelle, mordendogli un pezzetto di collo con fare dispettoso. "Okay, okay" si arrende alla fine, lasciandolo andare. "Se non mi vuoi vorrà dire che andrò a cercare attenzioni da qualcun altro-"

Questa volta  è Claudio che non fa in tempo a finire la frase, perché Mario si precipita sulle sue labbra e lo bacia come se non potesse farlo più per il resto della sua vita. "A' Clà, non dire cazzate" gli dice una risposta lo afferra per il polso e lo trascina in camera da letto. 

La carbonara può aspettare.

Tutto il mondo può aspettare.

***

Bastarsi // ClarioDonde viven las historias. Descúbrelo ahora