Capitolo 18

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HARRY’S POV.“Ho avvisato la polizia e li stanno già cercando Dakota, sta’ tranquilla.” Le ripeto, sedendomi sul letto accanto a lei, lasciandole un bacio sulla fronte.E’ così agitata dopo quello che è successo e la capisco benissimo, solo che non voglio che questa sua preoccupazione possa far male al bambino.“Li troveranno?” mi chiede, poggiandosi contro il mio petto, rabbrividendo.Penso che abbia ancora paura, o forse ha solo freddo.“Sì, puoi giurarci! Nessuno ti farà più del male!” le ripeto, cullandola tra le braccia.Lei non dice niente, si limita a stringermi più forte e non appena mi è accorgo che si è addormentata tra le mie braccia, mi stendo insieme a lei, attento a non svegliarla.***“Papà, quindi Dakota non se ne va più?” chiede Dylan, sedendosi sulle mie gambe.Scrollo le spalle, accarezzandogli dolcemente la testa. “Non lo so ancora questo.”Sul suo viso compare un’espressione triste, quasi spaventata.In effetti lo sono anch’io, solo che non voglio farglielo capire.Non ho parlato con Dakota riguardo a quello che siamo o a quello che succederà, per il momento l’importante è che il bambino sta bene.Dylan non sa nulla, preferisco dirglielo insieme a Dakota. Spero solo che la prenda bene.Il campanello interrompe il mio discorso, faccio scendere Dylan dalle mie gambe per alzarmi ed andare ad aprire, ma non ne rimango decisamente contento quando riconosco Niall, che mi guarda con un’espressione preoccupata.“Non sei il benvenuto qui!” dico bruscamente, cercando di chiudere la porta, ma lui mi blocca.“Senti, io-“ prova a dire.“L’ho chiamato io!” spostiamo entrambi lo sguardo verso le scale. Dakota sembra essersi svegliata.Le rivolgo uno sguardo confuso, mentre la vedo raggiungere me e Niall davanti alla porta.“Devo parlargli, Harry!” mi dice Dakota, accennandomi un sorriso.Annuisco distrattamente e raggiungo Dylan che ci guarda confusi, lo prendo per mano e lo trascino di sopra.Non posso negare che l’ansia mi sta divorando vivo. Non può scegliere lui, ma devo lasciarle fare quello che vuole.DAKOTA’S POV.“Stai bene? Ho saputo quello che è successo, è pazzesco!” dice Niall, sedendosi sul divano.Mi sistemo su quello davanti a lui, annuendo e accennando un sorriso.Non sto bene affatto. Ogni volta che chiudo gli occhi ricomincia tutto daccapo e voglio solo che tutto questo smetta.“Devo parlarti Niall!” dico, sfregando distrattamente le mie mani fra loro.“Di cosa? Dimmi tutto!” dice dolcemente, poggiando i gomiti sulle ginocchia, chinandosi in avanti per ascoltare con più attenzione, ma so che quello che dirò preferirebbe non ascoltarlo.“Ho bisogno che tu ti faccia da parte.” Dico, abbassando lo sguardo dispiaciuta.Odio illuderlo e poi ferirlo. Alex aveva ragione, non avrei mai dovuto giocare con lui. Non se lo merita affatto.Quando riporto lo sguardo su di lui sembra ferito e sconvolto allo stesso tempo.“C-che v-vuoi dire?” balbetta, asciugandosi velocemente una singola lacrima che scorre lungo la sua guancia.“Vuol dire che devi andare avanti e lasciarmi in pace. Devi farlo per me e per te stesso, Niall. Aspetto un bambino, ed è di Harry. Devo crescerlo insieme a lui. Con tre tra i piedi non riusciremo mai a costruire quello che vogliamo, per questo, se mi ami davvero, esci dalla mia vita; perché io non ti amo, e non lo farò mai.” Le mie parole lo feriscono una per una, tiene lo sguardo basso mentre incomincia a piangere. Mi distrugge vederlo così.“Ho sempre fatto quello che ho fatto solo ed unicamente per te, devi credermi.” Sussurra, asciugandosi le lacrime e mettendoci tutto sé stesso per non ricominciare.“Lo so e lo apprezzo. Ti voglio bene come amico, ma nient’altro. Non ti dirò di rimanere amici, però, perché so che non mi toglierai mai dalla testa in questo modo.” Le mie parole sono dure, ma necessarie.Deve capire, devo aiutarlo.“Non ti darò più fastidio!” esclama con decisione, alzandosi dal divano e iniziando a camminare velocemente verso la porta.E’ ferito, lo capisco.Lo raggiungo alla porta, abbracciandolo per un’ultima volta e lo capisce, dato che lo sento singhiozzare.“Sii felice, va bene?” mi chiede, accarezzandomi dolcemente la guancia, prima di allontanarsi definitivamente da me.“Anche tu!” esclamo, quando lo vedo varcare la soglia della porta di casa per poi sparire nella sua auto.Quando raggiungo Dylan e Harry di sopra, stanno ridendo sul letto, facendosi il solletico a vicenda. Appena si accorgono di me, scattano seduti ritornando seri.“Dakota, non vai mica via?” chiede Dylan, mettendo un broncio sul suo bel visino.Rido, avvicinandomi a lui e lasciandogli un bacio sulla guancia.“Se tu e il tuo papà non volete no, non vado da nessuna parte.” Vedo comparire un bellissimo sorriso sul viso di entrambi e immediatamente Dylan mi salta tra le braccia, stringendomi con forza.Sorrido, stendendo le braccia anche verso Harry che ci raggiunge velocemente in quell’abbraccio.“Gliel’hai detto?” sussurro ad Harry e capisce immediatamente di cosa parlo. Scuote la testa e sorride leggermente.“Lo facciamo insieme, allora!” mi siedo insieme ad Harry sul letto, mentre Dylan resta proprio davanti a noi in attesa.“Allora Dylan…” inizio il discorso, ma poi decido di lasciar finire Harry, dato che è suo figlio.“Dakota aspetta un bambino. E’ qui nella sua pancia, ed è un tuo fratellino o una sorellina… nascerà tra un po’ di mesi. Come ti sembra questa cosa?” chiede dolcemente Harry, accarezzandomi lo stomaco.Non ha idea di quanto stia amando questo gesto in questo preciso istante.Dylan non sembra molto contento, sembra neutro. Anzi, pensieroso. Ci sta pensando sopra. Forse sta cercando i pro e i contro della situazione.“Ma poi darete tutti i baci al nuovo bambino e a me niente?” chiede abbassando lo sguardo. E’ triste.“Ma no, tesoro! Daremo tanti baci sia a te che al bambino che nascerà.” Dico, stringendolo tra le braccia, iniziandolo a riempire di baci sulle guance.“Ma Dakota, io sono geloso che il bimbo abbia te come mamma e io no.” dice imbronciato, incrociando le braccia al petto.“Dylan, posso essere la tua mamma, anche se non lo sono davvero perché per me tu sei già come un figlio.” L’espressione imbronciata viene sostituita di nuovo da una pensierosa. Dopo un po’ annuisce, avvolgendo le braccia attorno al mio collo, stringendomi forte.“Ti voglio tanto bene!” mi sussurra all’orecchio, lasciandomi un bacio sulla guancia.“Ti voglio bene anch’io, piccolo.” Dico ridacchiando, stringendolo tra le braccia.“Non  vedo l’ora che arrivi il mio fratellino o sorellina, così potrò giocare con qualcuno mentre voi fate rumori strani nella vostra stanza.” Dice con entusiasmo, prima di correre al piano di sotto per vedere la tv.Io e Harry ci rivolgiamo uno sguardo sorpreso, prima di scoppiare a ridere entrambi.“Mi hai perdonato?” chiede Harry subito dopo, ritornando serio.“Sei tu che devi perdonare me, perché sono una stupida. Non mi sono fidata di te, non ti ho creduta.” Gli dico dolcemente, accarezzandogli una guancia.“Se la situazione fosse stata inversa avrei fatto esattamente lo stesso, se non di peggio. Cosa vi siete detti tu e Niall?” chiede subito dopo, sistemandosi sul letto più compostamente. Sapevo che mi avrebbe fatto questa domanda.“Gli ho chiesto di farsi da parte e di lasciarci vivere la nostra vita. Ne ha bisogno lui e ne ho bisogno io.” Si lascia scappare un sospiro di sollievo, facendo comparire subito dopo un bellissimo sorriso. Mi stringe tra le braccia e mi bacia con dolcezza.“Io ne avevo bisogno più di tutti, credimi.” Dice ridendo, facendo ridere anche me, come al solito.“Quindi resterai con me per crescere Dylan e nostro figlio?” chiede con premura, accarezzando con dolcezza la mia guancia.Annuisco sorridendo, portando poi le mie labbra sulle sue, baciandolo con passione. Mi erano mancate queste labbra.“Sposami.” Sussurra all’improvviso sulle mie labbra, lasciandomi di sasso.“Cos’hai detto?” chiedo, per esserne sicura.“Sposami.” Ripete con un sorriso, stampandomi un bacio sulle labbra.Vuole ancora sposarmi dopo tutto quello che ho combinato? In effetti ci ho sperato fino alla fine.“Dillo ancora, ti prego!” dico, sorridendo sulle sue labbra.“Sposami. Sposami. Sposami.” Continua a ripetere, tra un bacio e l’altro.“Sì, lo voglio. Più di qualunque altra cosa.” Annuisco sorridendo, avvolgendo le braccia attorno al suo collo.Mi stringe per la vita e mi solleva da terra, sorridendo con entusiasmo.“Ti amo!” esclama, sorridendo, non appena mi rimette giù.“Ti amo anch’io, così tanto.” Lo bacio di nuovo e mi rendo conto che bacerò queste labbra per il resto della mia vita e niente mi rende più contenta.A causa del suo cellulare che incomincia a suonare è costretto ad allontanarsi da me.“Aspetta un attimo…” sospira annoiato, afferrando il telefono e lasciando la stanza per parlare.Lo aspetto, seduta sul letto di Dylan, dando un’occhiata ai suoi peluche poggiati sul letto per passare il tempo.“Era la polizia…” inizia Harry. Sposto velocemente lo sguardo su di lui e lo sprono a continuare.“Hanno preso Caleb, è dietro le sbarre. Lena è scappata, ha lasciato il paese.” 

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