Il Pianeta Nero 1 Parte

36 5 40
                                    

Nonostante gli avvertimenti di Hayato, la spedizione sul misterioso pianeta nero fu autorizzata.

In breve tempo si allestì una squadra di scienziati con il compito di raccogliere quanto più maternale possibile da analizzare.

Giunti in prossimità del pianeta, videro la nube nera.

Il pianeta doveva trovarsi oltre quella inquietante coltre

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Il pianeta doveva trovarsi oltre quella inquietante coltre.

Uno stato di agitazione si diffuse tra i membri dell'equipaggio.

Sarebbero riusciti a oltrepassare indenni quella "cosa" nera e minacciosa che avvolgeva completamente il pianeta, quasi a volerlo nascondere?

Cosa avrebbero trovato una volta atterrati?

Gli strumenti di bordo erano programmati per la ricerca di forme di vita sui pianeti ma, se esistessero forme di vita diverse?

Non rilevabili con la tecnologia in nostro possesso?

Ormai erano arrivati fin lì, dovevano andare avanti.

Dopotutto, erano scienziati addestrati per le missioni sui pianeti.

La ricerca era la loro vita.

La curiosità ebbe il sopravvento.

Nonostante l'intensità delle scariche elettriche, e le violente oscillazioni che sembravano dover disintegrare l'astronave, lo scafo non riportò danni.

La prima fase dell'operazione era stata superata con successo.

Stando ai dati elaborati dalla strumentazione di bordo quella nube era satura di detriti radioattivi.

Forse dovuti a una grande esplosione.

Pensarono a un cataclisma naturale.

Era chiaro a tutti che la permanenza su quel pianeta rappresentava un grande rischio per le loro vite.

Pur consapevoli di ciò, decisero di procedere ugualmente secondo quanto stabilito.

La seconda fase prevedeva un'orbita completa intorno al pianeta.

Qualcosa di devastante doveva essere accaduto perché la sua superficie appariva completamente liscia.

Qualcosa di devastante doveva essere accaduto perché la sua superficie appariva completamente liscia

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Qualunque cosa vi fosse stata un tempo, non esisteva più.

Finché non individuarono qualcosa fluttuare nell'aria.

Essendo quella l'unica cosa rilevante del pianeta, decisero di atterrare lì

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Essendo quella l'unica cosa rilevante del pianeta, decisero di atterrare lì.

Anche il suolo era nero, ricoperto da uno strato alto da terra 10 cm. Una sostanza gassosa la cui composizione era sconosciuta.

L'atmosfera presentava un alto grado di acidità.

Le ostili condizioni del pianeta imponevano una permanenza limitata.

Avevano a disposizione un'ora, e l'acidità circostante avrebbe corroso le loro tute.

Si avvicinarono con cautela a quella massa.

Fluttuava a pochi centimetri da terra.

Vista da vicino aveva l'aspetto di un portale.

Ma per essere sicuri dovevano verificare.

Lasciarono andare il drone che si avvicinò e scomparve dentro la nube.

Rimasero tutti in trepida attesa nella speranza di ricevere le prime immagini.

Passarono lunghi, interminabili, minuti.

Ma dal drone non arrivò nessun segnale.

I membri della squadra erano perplessi.

Non sapevano come spiegarsi questo contrattempo.

Che fine aveva fatto il drone?

Forse un guasto improvviso?

Sembrava impossibile.

Prima di ogni missione tutto veniva controllato, testato scrupolosamente proprio per evitare situazioni di questo genere.

Parole come "imprevisto" o "guasto", non erano contemplate.

La spedizione doveva andare avanti.

Uno di loro si offrì come volontario per esaminare più da vicino quella nube.

Pochi passi e fu davanti ad essa.

«Ora provo a infilare la mano» comunicò ai compagni.

«Fai attenzione, potrebbe servirti ancora» rispose uno di loro, con una battuta scontata.

«Piantala, non mettermi agitazione.»

Provò lentamente ad avvicinare una mano che affondò nella nube.

La ritirò, era integra.

«Tutto a posto! Ora entro.»

Fece due passi e scomparve.

L'attesa ricominciò.

Dal portale sembrava non tornare indietro nulla.

Il tempo stringeva.

Non avevano molta autonomia di ossigeno.

E l'atmosfera acida alla lunga poteva corrodere irrimediabilmente le tute.

Ciò significava morte certa.

«Non è un portale!»

Sentirono la voce del loro collega.

Tutti ne furono sollevati.

«Non ti vuole proprio nessuno, eh?»

«Smettila con queste battute scontate! Non fai ridere nessuno! Comunque. Non è un portale, la nube nasconde l'ingresso di un cunicolo. È tutto tranquillo, possiamo entrare.»

«Hai visto il drone?»

«Sì, è morto!»

«Qualcuno non ne sarà felice»

«Io non mi prendo la responsabilità di dirglielo» rispose in tono scherzoso.

La squadra entrò.

La nube si dissolse.

❤️

Cosa troverà la squadra una volta oltrepassata la nube?

Non so neanche io cosa ho scritto 😱

Spero sia interessante😬

Grazie a voi che mi seguite in questa follia❤️🙄❤️

Il Libro del Corvo Where stories live. Discover now