Capitolo Sedicesimo: Scatoloni

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La mattina seguente Ryley si svegliò molto presto e talmente stanco che gli sembrò di non aver dormito affatto. La notte prima aveva fatto le ore piccole per studiare in dirittura di un esame che di lì a pochi giorni avrebbe dovuto dare, ma aveva comunque deciso di alzarsi a quell'orario indecente per poter aiutare il ragazzo corvino al market. Infatti si lavò e infilò i vestiti tanto lentamente che anche un bradipo sarebbe stato più veloce e sbadigliando chiuse a chiave la porta del proprio appartamento dopo essere uscito.

Quando arrivò davanti al negozio, ShouGi stava giusto tirando a lato la grata che serrava le porte d'ingresso e Ryley fu ben felice d'aiutarlo.

ShouGi dovette ammettere che il ragazzo non sembrava troppo in forma.

Ma chi è in forma alle sei e venti di mattina?

"Potresti iniziare a sistemare gli scatoloni che ieri ho lasciato da parte in magazzino? Io ti raggiungo subito, vado giusto a mettere la divisa"

ShouGi si voltò verso Ryley per cercare qualche cenno d'approvazione e prima di andarsene, lo osservò annuire mentre con una mano copriva uno sbadiglio.

Ryley si rimboccò subito le maniche e iniziò a spostare i pesanti scatoloni sugli scaffali. Presto però si trovò in difficoltà.

Vedete, Ryley non era una di quelle persone che si lamentano d'essere più basse della media, ma c'erano volte in cui lo trovava davvero frustrante e quello era proprio uno di quei momenti.

Guardando sulle etichette degli suoi prossimi tre scatoloni, notò il numero 22 e caso volle che quello fosse uno dei pochi scaffali fuori dalla sua portata. Certo, avrebbe potuto semplicemente aspettare l'arrivo di ShouGi e fare in modo che li posizionasse lui, ma sarebbe stato vagamente umiliante e Ryley si era appena promesso di non fare più figure di merda davanti al corvino, quindi...

Dopo averli impilati, Ryley provò ad alzare la pila dei tre scatoloni, trovandoli sorprendentemente leggeri. Forse alla fine sarebbe riuscito a sollevarli in qualche modo. Rincuorato, Ryley avanzò verso il fatidico scaffale ed alzandosi sulle punte dei piedi cercò di sistemare gli scatoloni uno ad uno.

Tutto sembrava procedere per il verso giusto. Già, sembrava.
Non appena riuscì a spingere l'ultimo scatolone sullo scaffale, quello iniziò a cedere sotto il peso della merce.

Ryley non fece nemmeno in tempo a spostarsi che le viti della mensola partirono e quella iniziò a precipitare verso il castano.

Se non fosse stato per un certo ragazzo dai capelli color pece e lineamenti asiatici, probabilmente, di lì a poco, Ryley si sarebbe trovato in ospedale con un bel trauma cranico.

Ryley però, non si lasciò scappare il momento in cui l'asse di legno colpì la spalla destra del corvino, né, tanto meno, le imprecazioni sommesse che ne seguirono.

ShouGi non si considerava una persona atletica, ma sicuramente possedeva degli ottimi riflessi. Per questo quando aveva notato la mensola cedere non aveva esitato un secondo a lanciarsi contro il castano per schiacciarlo contro il resto degli scaffali ed evitare che si ferisse.

Certo, non aveva calcolato che in quel modo sarebbe finito lui stesso nel punto d'impatto dell'asse.

"Stai più attento"

Il dolore era tanto intenso che ShouGi sentiva le lacrime formarsi agli angoli dei propri occhi, ma spostò comunque le braccia liberando l'altro ragazzo.

Ryley, piuttosto preoccupato per via delle espressioni del corvino, avvicinò una mano alla spalla lesionata, iniziando a massaggiare delicatamente la zona dolente.

ShouGi sentì i propri muscoli sciogliersi al passaggio delle dita di Ryley. Era da un po' che non si sentiva così fisicamente rilassato.

"Chi te l'ha insegnato?"

"Mia madre è una fisioterapista. Mi ha insegnato qualche trucchetto"

"Che fortuna averti qui allora"

"Funzionerebbe ancora meglio se ti sedessi"

"Va bene, ma andiamo di là che devo ancora riordinare il bancone"

Ryley si lasciò guidare verso la cassa e aspettò pazientemente che il corvino si sedesse. Tutta la stanchezza di quella mattina sembrava essere svanita dopo lo spiacevole incidente.

E così mentre ShouGi riordinava il bancone da seduto sul proprio sgabello, Ryley si occupava di massaggiargli gentilmente la spalla.

Tutto però si interruppe quando ShouGi fece cadere,- o meglio- lasciò cadere, un rotolo di scontrini sotto il bancone.

"Non è che lo recupereresti per me, Ryley? Non credo di riuscire a piegarmi con la spalla in questo stato"

"C- Certo"

Ryley non potè fare a meno di arrossire per cadenza che ShouGi dava al suo nome, sembrava quasi accarezzare ogni lettera prima di pronunciarla e Ryley non si sarebbe mai abituato al sentire il proprio nome pronunciato da quelle labbra.

Dopo essersi abbassato e aver recuperato il rotolo da sotto il bancone, Ryley iniziò a rialzarsi nello spazio tra lo sgabello di ShouGi e il bancone stesso.

Non riuscì però ad alzarsi del tutto. Infatti, non appena il suo viso fu all'altezza di quello del corvino, venne tirato proprio dalle braccia di quest'ultimo.

In men che non si dica, Ryley venne trascinato verso il volto dell'altro ragazzo e la ormai solita dolcezza delle labbra morbide di ShouGi lo avvolse.

ShouGi allacciò le braccia intorno al collo del più bassino e se lo tenne stretto mentre saggiava ogni millimetro di quelle rosee labbra che da iniziò turno aspettava di sfiorare.

Ryley sentì la familiare sensazione di calore che ShouGi gli infondeva abbracciarlo come una coperta mentre le dita dell'altro ragazzo gli sfioravano i capelli dietro la nuca e quel momento, per Ryley, non sarebbe potuto essere più perfetto.

ShouGi, nel tentativo di sentire l'altro un po' più vicino, modificò la stretta dietro il suo collo, ma il tutto si interruppe a seguito di un lancinante dolore alla spalla destra.

Ryley lasciò andare l'altro ragazzo non appena sentì vibrare il suo gemito di dolore e lo guardò massaggiarsi lievemente la spalla mentre sentiva le proprie guance tingersi di rosa.

"Perdonami"

ShouGi si lasciò andare ad un ghigno non appena le parole dell'altro lo raggiunsero.

"Non ti preoccupare, è stato un piacere. Ora però fila via o arriverai in ritardo"

Ryley si sentì andare a fuoco. Le reazioni di ShouGi erano sempre come oro colato per lui, ma vedersi riservare quel sorriso..

If Boys Love BoysWhere stories live. Discover now