+chapter twenty one.+

91 12 5
                                    

Erano passati quattro mesi dal ritorno di thomas dagli instore. Ed erano cambiate tante cose sia nella mia vita che nella sua. Erano due mesi e mezzo che mi ero fidanzata con Michele, ci siamo messi insieme, fu dolce e carino quando mi chiese se volevo essere la sua ragazza, aveva anche un po' di paura poichè era convinto in una risposta negativa. Thomas si era fidanzato con una ragazza di nome giuliana (-.-), la ragazza raffigurata nelle foto che mi mandarono in anonimo, anche lui da circa tre mesi. Io e thomas, sotto obbligo dei nostri genitori chiarimmo e rimanemmo amici. Spesso ci frequentiamo, e facciamo uscite a quattro, io e michele e lui e giuliana
(-.-'). Mi faceva male stare a contatto con lei, mi aveva rubato il ragazzo. Ma ormai era andata così, dovevo fingere e fare buon viso a cattivo gioco. Stasera ci eravamo organizzati per appunto fare un uscita di coppia, il solo pensiero di vedere thomas che si bacia a quella mi fa davvero male, mi da fastidio, odio quella ragazza. Sembra che lo faccia apposta a dire o fare certe cose con thom mentre sono presente anch'io con michele, mi odia, è palese. Vuole farmi rodere, sa che io infondo tengo ancora a thomas, forse più di quanto dovrei, e vuole indurmi a fare una sceneggiata davanti a loro. Così da farmi lasciare con michele e farmi passare da povera disperata da thomas, così da farmi rimanere sola. Questo è quello che vuole, farmi rimanere completamente sola.
Ora sono in camera mia con Michele, è molto diverso da thomas al livello caratteriale, è tanto diverso da lui..in tutto. Sto scegliendo cosa mettermi e sono davanti all'armadio, indosso soltanto una maglia, la maglia di michele. Non abbiamo fatto nulla, non siamo mai andati oltre il bacio, ma era rimasto a dormire da me e siccome mi piaceva la maglia me la sono fregata, da brava fidanzata che sono. Mentre mi ritrovavo a ponderare avanti all'armadio, sentii delle braccia cingermi la vita, sorrisi. Amavo quando mi baciava da dietro, poi il fatto che era più alto di me mi faceva sentire protetta.
Michele: qualunque cosa tu ti metta rimarrai sempre bellissima, puoi anche venire con la mia maglia. Mi disse sussurrando all'orecchio e sorridendo leggermente.
Che idea mi aveva dato, avrei indossato degli shorts a vita alta e la sua maglia, per completare avrei messo le converse. E come trucco il solito, per i capelli decisi di lasciarli sciolti as always.
Io: miky ma io ti amo, grazie a te so cosa mettere. Dissi girandomi verso di lui, in modo da vedere il suo viso e gli spuntò un sorriso nel mio pronunciare "ti amo". Non glielo avevo mai detto, soltanto una volta. Lui me lo ripeteva spesso, diceva che per lui ero un angelo e che l'avevo salvato, stava soffrendo troppo e che aveva bisogno di qualcuno che lo salvasse e sono arrivata io. Amo quando mi dice queste cose, è davvero dolcissimo.
Michele: non mi avevi mai detto "ti amo". Disse avvicinandosi lentamente al mio viso,arrosii.
Sentivo il suo respiro sulle mie labbra, era una cosa che mi faceva fottutamente impazzire, mi mandava in tilt. Poi posò le sue labbra sulle mie dando vita ad un dolce e veloce bacio, baciava bene, ma non quanto thom..
Ricambiai subito il bacio, allacciando le braccia intorno al suo collo per far si che il bacio durasse più a lungo. Questo era decisamente uno dei baci più belli che ci eravamo dati, si sentiva che entrambi ci bramavamo e che ci vogliamo bene, troppo. Lui mi ama, ma io?
Ci staccammo per mancanza d'aria e mi sorrise sussurrandomi a fior di labbra "vai a prepararti." Feci come mi disse prendendo tutto ciò che mi sarebbe servito, in meno di un'ora fui pronta, così dopo aver preso telefono e chiavi ci avviammo verso l'uscita di casa dove fuori casa mia ci aspettavano i due piccioncini.
Una volta giunti fuori casa loro vi erano già e ci aspettavano, vidi che giuliana indossava un top corto con scollo a cuore e una gonna corta nera. Vestita molto insomma.
Michele: ciao thomas, ciao giuliana. Disse indifferente.
Io mi avvicinai a thomas e gli stampai un bacio sulla guancia e lui fece lo stesso con me, per poi ignorare del tutto la mora.
Giulia: che fai non mi saluti? Chiese con tono acido.
Io: mi astengo dal salutare le persone che mi stanno sul culo, e tu mi stai sul culo particolarmente. Sbottai a mia volta senza pensare troppo.
Giulia: e perchè? Infondo ti ho solo rubato il ragazzo. Disse avicinandosi a me.
Io: ma vaffanculo, non mi hai fatto assolutamente nulla eh. Brutta t-
Venni interrotta da michele che mi tirò a se abbracciandomi cercando di farmi calmare.
Giulia: ancora con questo stai, ammettilo che non lo ami e che lo sfrutti solo ler dimenticare thomas.
Io: senti tu, lurida persona, io nom sfrutto michele, a lui tengo davvero. E non devo dimenticare nessun thomas cazzo. Perchè ogni volta che mi vedi devi iniziare a darmi fastidio? Hai ottenuto ciò che volevi, e cosa vuoi ancora da me. Ti chiedo per favore di lasciarmi stare, hai thomas, cosa vuoi da me? Urlai verso la ragazza con voce spezzata mentre le lacrime mi rigavano il viso. Mi aveva intossicato la serata..
Mi liberai della presa di michele e mi allontanai dal gruppetto, quando sentii qualcuno rincorrermi, pensavo fosse michele ma nel girarmi fui sorpresa nel ritrovarmi thomas.
Thomas: asy, scusami. Non lo so perchè ti tratta così, mi fa male vedervi litigare soltanto, vorrei che diventaste amiche o che almeno non litigaste ogni due per tre. So che è lei che comincia e che ti stuzzica ma ti chiedo scusa al posto suo. Ti prego non piangere.
Io: non hai da scusarti e non voglio le sue scuse. Solo che mi da sui nervi il fatto che ogni volta debba mettere in mezzo il passato e noi. Fa male thomas cazzo.
Thom: anche a me da fastidio, le ho detto mille volte di non cacciare in mezzo l'argomento io e te. Ma non mi ascolta.
Io: thomas senti, lei ti ha portato via da me, io l'ho accettato e ho anche sopportato di uscire con voi due, ma dopo stasera io non voglio più avere niente a che fare con lei e ciò significa automaticamente che io e te ci perderemo di nuovo.
Thomas: no, scordatelo. Io non voglio e non posso perderti ancora.
Mi abbracciò forte e ricambiai l'abbraccio. Ritornammo dagli altri, io e michele a camminare avanti e lui e quella dietro di noi. Thom aveva cambiato atteggiamento da quando avevamo parlato, non rispondeva alle parole della mora la quale lo richiamava in continuazione, facendo alzare gli occhi al cielo sia a me che a michele.
Michele: mi dispiace che ti abbia rovinato la serata. Disse mettendo un braccio intorno alle mie spalle.
Io: tranquillo, ora la ignoro e inizio a vivere bene. Spera solo che non mi stuzzichi o l'ammazzo di botte. Dissi ridendo e contaggiando anche lui, non era una risata vera e lo sapeva meglio lui di me. Mi dispiaceva che si potesse sentiva usato soltanto per dimenticare thomas, mi stava aiutando a dimenticarlo ma io a michele tenevo tanto, lo amavo, mi faceva star bene. Quindi si, suppongo che io lo amassi, non come amavo thomas, ma lo amavo.
Io: miky, non voglio che tu ti senta usato..io sto con te perchè ti amo, e non perchè devo dimenticare thom. Fa parte del passato, ci sto ancora male se ci penso, ma poi mi rendo conto che ho te e che mi hai davvero aiutata a mettere da parte il passato e a ricominciare una nuova vita e ti sono grata. Grazie amore.
Michele: non ho mai dato troppo peso alle parole della gente, non mi sono mai sentito usato da te. Grazie a te amore mio, che mi hai salvato da quel periodaccio. Mi sorrise, il suo sorriso era stupendo.
Ci fermammo e ci sedemmo su delle panchine, mi sedetti in braccio a lui e gli stampai un veloce bacio sulle labbra che però quest'ultimo approfondì facendo si che diventasse un bacio lungo e poco casto.
Sentivo gli occhi di giuliana e thom puntati su di noi, era fastidioso ed imbarazzante. Dopo poco ci staccammo per riprendere fiato e ci guardammo negli occhi sorridendoci.
Giulia: hey asia, è la maglia di michele quella? Chiese con tono alquanto calmo stranamente.
Annuii.
Giulia: è davvero bella, ti sta bene. Mi sorrise e ricambiai il sorriso debolmente. Forse thom le aveva parlato e le aveva detto di calmarsi, chissà. Vidi sul volto di thomas spuntare un sorriso.
Vidi l'ora e notai che era tardissimo, dovevo correre a casa.
Io: thom, io devo scappare a casa tu devi tornare? Torniamo insieme? Chiesi al ragazzo dal ciuffo sparato in aria, il quale annuì e si alzò. Salutai michele con un bacio a stampo sulle labbra e giuliana con un sorriso debole e poi ci incamminammo verso casa. Michele e giuliana abitavano vicini e lontano dalle nostre rispettive case, per questo chiesi a thom di tornare insieme e non a michele. Durante il tragitto io e thom ridemmo a crepapelle mentre ci raccontavamo le varie disavventure accadute durante questi mesi distanti. Mi mancava passare del tempo con lui, da soli. Nonostante tutto mi trovavo bene con lui in questa situazione.
Thom: mi eri mancata. Disse tutto d'un tratto. Sorrisi.
Io: anche tu thom, e so che non sarà mai come prima ma aver ripreso i contatti con te mi fa davvero piacere. Gli sorrisi.
Ed era vero, mi faceva soffrire di meno, nella veste di amica già c'ero stata ed ora come ora mi ci ritrovavo bene, forse era giusto che fosse così. E chissà, magari con il tempo saremmo potuti ritornare quel "noi" durato fin troppo poco. Tempo al tempo, never say never, la vita è imprevedibile.

●What's Going To Happen?//Thomas Bocchimpani.●Where stories live. Discover now