34- Memories after all

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Arrivo a casa molto tardi. Non potevo mettermi a cercare Goeff o chiunque altro che mi riportasse a casa quindi prendo la metro. In realtà meglio così perché mi da modo di tranquillizzarmi.

Mi sento più leggera ora che Shawn ha capito che non c'entro nulla con tutta quella storia. Vorrei capire chi è stato e come può aver fatto ... ma ormai non è più importante.

So di aver fatto la cosa giusta, che per shawn è meglio così, che per entrambi è megli così ma allora perché fa così male?

Ho smesso di piangere, sono seduta sulla metro mezza vuota con le gambe stese sulle sedie vuote difianco alla mia e guardo le porte aprirsi e chiudersi come incantata dal loro movimento.
Non so se farà mai meno male.. non so se mi abituerò mai alla sua assenza ma devo.
Lui rimarrà il cantante per cui ho una cotta impossibile come la maggior parte delle ragazze della mia età.. peccato che quello che c'è stato tra di noi sia successo davvero..

Quando rientro a casa sto attenta a non far rumore, apro lentamente la porta ed entro in  in punta dei piedi ma appena lo faccio la luce della sala si accende. Mio padre mi stava aspettando sveglio come ogni volta che uscivo di casa la sera e tornavo tardi.

-'sono le due di notte'- mi fa notare con il suo fare inquisitorio che deve sicuramente aver sviluppato al lavoro.

-'lo so. è molto tardi'- convengo chiudendomi la porta alle spalle.

-'hai pianto'- mi fa notare.

-'già...'-

Rimaniamo in silenzio per qualche secondo prima che io in poche falcate vada ad abbracciarlo.

Lui sussulta, probabilmente gli ho preso dentro il braccio...o forse semplicemente non se lo aspettava.

Mio papà mi abbraccia con il braccio buono.

-'tesoro..'- dice mentre io singhiozzo contro la sua spalla. Mi accarezza i capelli e capisco che avevo davvero bisogno di uno dei suoi abbracci.

Mi tiene abbracciata per un po' senza dire niente anche se so che ha tante domande da pormi.

-'vuoi spiegarmi che è successo?'- chiede mentre io mi stacco da lui.

Così ci mettiamo sul divano, presto veniamo raggiunti anche da mia madre che suppongo stesse aspettando in corridoio il momento giusto per unirsi a noi e racconto in breve perché sono tornata. Racconto tutto, basta segreti.

Vedo le  espressioni incredule, arrabbiate e comprensive susseguirsi sulle loro facce.

Alla fine del racconto rimangono in silenzio senza sapere cosa dire.

-'sono molto deluso da te'- dice mio padre dopo un po'.-'non ci hai detto nulla, ci hai tagliati fuori mentre avremmo potuto aiutarti'- dice serio.

-'mi dispiace.. non volevo farvi preoccupare'- ribatto.

-'sei nostra figlia! Credi che fossimo meno preoccupati con te che non ci raccontavi nulla ed eri dall'altra parte del mondo?'- chiede mio padre alterandosi.

Mia mamma gli poggia una mano sulla spalla per calmarlo e lui fa un respiro profondo.

-'rispiegami come è andata la storia delle foto... dio santo ci mancava un cantante.. una pop star? Mia figlia sta con una pop star'- da come lo dice potrei anche scoppiare a ridere peccato che non sono in vena di ridere.

-'stavo. E te l ho già detto non so chi sia stato-

-'chiunque sia stato ha violato la tua privacy pubblicando quelle foto seza la tua autorizzazione è perseguibile penalmente,... posso indagare e vedere chi è stato .. ho degli amici in polizia che potrebbero accedere a..-

Like This | Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora