Capitolo 13 - Passato

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"And it's killing me when you're away
And I wanna leave, and I wanna stay
And I'm so confused, so hard to choose
Between the pleasure and the pain
And I know it's wrong, and I know it's right
Even if I try to win the fight
My heart would overrule my mind
And I'm not strong enough to stay away."
- Not Strong Enough, Apocalyptica

***

La tensione stava soffocando i due ragazzi dentro quella piccola stanza. Il biondo sentiva l'ossigeno diminuire man mano che il tempo trascorreva e gli vennero in mente parecchi ricordi spiacevoli.

"Vorrai delle spiegazioni, immagino." Sospirò Shizuo, notando Izaya annuire veloce. "Guardami negli occhi pidocchio, ti prego."

Shizuo non aveva mai avuto nella sua voce così tanta amarezza come in quel momento, ne tantomeno aveva mai implorato qualcuno con uno sguardo sofferente.

Izaya aveva scoperto parte di quello che era successo a Shizuo dopo quel maledetto giorno.

"È successo tutto in questi anni. Senza te qua, ho fatto un casino. Non che prima non ci fosse, ma parlo di un altro totale casino." Sussurrò Shizuo, alludendo alla scatola. Si avvicinò a Izaya continuando a guardarlo dritto in viso con speranza, ma il moro proprio non aveva il coraggio di incatenare gli occhi a quelli del rivale. Sapeva che non sarebbe riuscito a reggere un contatto visivo in quel momento.

"E se io non me ne fossi mai andato? Non sarebbe mai successo tutto questo!" Izaya si trovava sull'orlo di una crisi di nervi.

"Cos- cosa? No, no. Cazzo, no. Non è colpa tua certamente. È successo dopo che te ne sei andato, ma non è colpa tua." Shizuo cercò in tutti i modi di tranquillizarlo, ma l'agitazione in lui era quasi quanto quella presente in Izaya. "È stata una MIA scelta, perché... Perché..."

"Perché?" Lo incalzò Izaya aspettando una risposta chiara.

"Perché... Perché sì." Shizuo non aveva il coraggio di dire tutta la verità. "Io non-"

"Ora sputi il rospo! Che diamine hai in quella testa? Ti rendi conto di cosa cazzo hai fatto? Ti sei fottuto il cervello e non me l'hai detto?" Il cuore di pietra del corvino si stava sgretolando.

"Come potevo dirtelo? E poi, a te che importa?" Sbottò Shizuo, preso dai sensi di colpa e dala rabbia ripensando al passato.

"Lo so, lo so... Infondo è tutta colpa mia perché non ero lì con te. Quindi non posso criticare le scelte che tu hai fatto." Fece una breve pausa ma intensa, riprendendo pochi secondi dopo. "È solo che... Fa male." Izaya portò una mano sul petto. Si sentiva morire. "Fa male davvero."

Entrambi avevano tanto da raccontare ma non sapevano minimamente da dove cominciare. Non erano nemmeno sicuri di volersi aprire per sputare tutto quello che si trovava nelle loro teste in quell'istante.

"Ci tengo a te e lo sai, idiota." Si lasciò andare Izaya sospirando, lasciando sorpreso l'altro.

"Ascoltami, pulce. Quando te ne sei andato, non ho fatto altro che pensare a quanto la vita fosse diventata noiosa senza te attorno. Sentivo che, beh, insomma..." Shizuo stava arrossendo, aveva paura che Izaya potesse ritenere strano quel suo atteggiamento, ma ormai aveva iniziato il suo discorso che per tanto tempo era rimasto dentro di sé. Anche Izaya aveva ammesso di tenere a lui e in qualche modo ora cominciava a sentirsi a suo agio, nonostante i suoi errori ancora sparsi sul pavimento. "Mi sei mancato tanto."

Izaya sentì il suo cuore esplodere di serenità udendo quelle parole. Iniziò a battere forte nel suo petto e temeva potesse uscire da un momento all'altro se avesse continuato così.

"Ho pensato che forse avrei dovuto dimenticarti, ma insomma, era così difficile. Non potevo lasciare che tutto ciò successo in passato svanisse. Non volevo cancellare quei ricordi, ma da un lato avrei tanto voluto che tu sparissi dalla mia testa." Shizuo si portò le mani alla bocca prima di ricominciare. "Lo bramavo così tanto, volevo dimenticarti. Dimenticare tutto o almeno provare a farlo."

"I miei pensieri erano rivolti a te ogni giorno su quella stupida sedia a rotelle. Mi sono pentito di aver preso determinate strade che ho scelto ma quella di tornare ad Ikebukuro dopo tutti questi anni, è stata la scelta migliore che potessi fare. Credimi." Izaya guardò finalmente Shizuo. Il suo sguardo era così magnetico ma misterioso. Celava in quei rubini chissà quali segreti che non poteva semplicemente lasciare andare.

"Sai, insomma... Come dire..." Shizuo cercò di creare una frase di senso compiuto ma Izaya lo fermò.

"Perché hai scelto loro?" Chiese il moro indicando gli oggetti sparsi sulle piastrelle fredde.

"Io... Avevo bisogno di qualcosa per stare bene, perché... Ciò che mi aiutava ad esserlo, ormai non c'era più. Ero solo." Le parole stavano lasciando le labbra di Shizuo in totale autonomia. Come in passato perdeva il controllo della sua forza, aveva ora perduto la capacità di trattenere parole e pensieri.

Izaya quasi rifiutava di credere a tutto ciò che stava giungendo alle sue orecchie.
Sentiva che sarebbe potuto esplodere da un momento all'altro, in tutta la sua vita non si era mai sentito così bene ma in sofferenza allo stesso tempo.
Mille emozioni lottavano in lui come un uragano spietato, lasciandolo confuso e preda delle sue angosce.

"Ero io?" Sussurrò Izaya notando il movimento del capo di Shizuo, quasi impercettibile, annuire. Le sue guance si tinsero di rosso quando vide l'espressione dolce del biondo. "Tu credi che esista l'anima gemella per tutti?"

"Sì... Esiste per tutti." Shizuo si grattò il mento, percependo dove Izaya voleva portare il discorso con quella frase.
Assurdo. Izaya era veramente assurdo.
Riusciva ad ottenere il controllo di ogni situazione anche in momenti critici. Shizuo proprio non sapeva come spiegarsi tutto ciò ma di una cosa era certo: Izaya non era cambiato per nulla su questo aspetto del suo carattere difficile.

"E tu credi... Credi di averla trovata?" Shizuo notò che Izaya aveva lo sguardo basso. Fu allora che notò con dispiacere che stava tenendo tra le mani la cosa di cui Shizuo si era pentito maggiormente con tutto sé stesso.

"Pensavo fosse lei. Ma la verità è che volevo autoconvincermi per non accettare la realtà in cui mi aveva trascinato." Il biondo mise le mani su quelle di Izaya, stringendole assieme all'oggetto. Quella busta piccola e quadrata che continuava a conservare dopo diverso tempo in ricordo della sua prima volta.

"Ti meriti di meglio." Izaya si fece più serio, alzando lo sguardo.

"Forse è così. Hai ragione. Mi ha ferito davvero tanto, ma infondo non sono sicuro di averla amata davvero."

"E perché?" Lo incalzò il moro.

"Perché ero consapevole che cercavo solo un pretesto per non vedere che si trattava di una relazione a senso unico. Sapevo di avere un'anima gemella e non era di certo lei." Shizuo avvicinò pericolosamente la mano destra al viso di Izaya, iniziando ad accarezzargli delicatamente la guancia con le dita. "Anima gemella... Quante stronzate, pensavo. Roba da romanticismo che si adatta a Shinra e Celty, no?" Disse costringendo Izaya a sorridere.

"Eppure," Disse Shizuo, "Ho avuto la conferma che si tratta semplicemente di qualcuno a cui sei legato a vita."

"Se allora non si tratta di amore, allora credo di odiare la mia anima gemella. È ciò che mi lega ad essa." Izaya deglutì consapevole delle parole che stavano abbandonando le sue labbra. Non c'era possibilità di tornare indietro.

Entrambi i due ragazzi avevano paura di ciò che sarebbe accaduto da quel momento. Stavano esternando tutti i loro pensieri, tutto ciò che avevano provato in passato e stavano provando in quel momento.

Bastava solo un altro poco e anche due testardi come loro avrebbero potuto accettare la realtà.

I loro occhi si stavano scambiando un profondo dialogo fatto di emozioni, ma Shizuo sapeva che non era abbastanza. Aveva bisogno di Izaya nella sua vita ed ora che era tornato, sentiva di non volerlo più lasciare andare. Odiava lasciare le cose a metà a meno che non si trattassero dei loro vecchi scontri.

Raccolse tutto il coraggio che conservava in corpo per esternare i suoi pensieri.

"Sei tu la persona alla quale sono legato dal filo rosso del destino, Izaya Orihara. Ti prego, posso essere la tua unica speranza? Perché tu sei la sola speranza per me."

Vite intrecciate || ShizayaWhere stories live. Discover now