Capitolo 1

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Seoul era fredda e piovosa, il cielo grigio la copriva bagnadola con le sue gocce che cadevano veloci e al tempo stesso piano sull'asfalto, dalla finestra si vedevano le luci della città sfuse e le macchine correre veloci sulla strada.

Donghyuck si mise la felpa e prese le sue cose, uscì di casa lasciando il suo piccolo appartamento ed aprì l'ombrello camminando lento verso scuola, quando fu lì sospirò sentendo il calore battersi sul suo viso rosso e freddo dal vento, a quell'ora l'accademia era ancora deserta, qualche studente vagava per i corridoi, ma erano gli studenti modello, quelli popolari per il loro rendimento scolastico, cosa ci facesse Donghyuck lì così presto? Beh, era uno di loro, uno dei migliori studenti dell'Accademy High School Arts of Seoul, era al terzo anno e lui era bravo a disegnare, era bravo a dipingere, ed era un vero e proprio artista secondo molti professori e giudici che avevano visto i suoi quadri.

Lee Donghyuck, o Haechan, il suo nome d'arte, aveva 18 anni, era alto, aveva i capelli di un color mogano violaceo, i ciuffi ribelli ricadevano sulla sua fronte, i suoi occhi marroni brillavano come la sua pelle caramellata, e le sue labbra erano rosee e carnose. Il talento di Haechan era grande, molto grande tanto d'averlo fatto finire sui giornali del posto, aveva ricevuto quattro borse di studio dall'America, dalla Cina e dal Giappone, da quest'ultimo ben due volte, Donghyuck era fiero del suo lavoro ed era contento di quanto successo avesse a solo 18 anni, poteva decidere dove studiare in tre grandi Paesi, poteva avere un futuro brillante, ma tutto questo non gli bastava, o forse non era quello che davvero voleva. Amava l'arte, era tutta la sua vita, avrebbe dato oro per poter disegnare, era sicuro che lo avrebbe fatto anche sul punto di morte e per niente al mondo avrebbe rinunciato all'arte, ma a Donghyuck forse serviva altro, per colmare il suo piccolo vuoto.

Camminò verso la sala hobby dove i ragazzi se ne stavano in qualsiasi momento libero avessero, era molto confortevole c'erano poltroncine e divanetti sparsi per la sala, tavoli e sedie ai lati della stanza, poco distante vicino l'entrata c'era un piccolo bar che serviva bevande e sanck vari, il ragazzo ordinò una cioccolata calda e dopo aver pagato la prese andando nella sua classe, si sedette al penutilmo banco vicino alla finestra e tirò fuori il suo blocco da disegno e la sua matita, fissò il foglio bianco e chiuse gli occhi nel tentativo di disegnare qualcosa. Un'improvvisa melodia si udì nelle sue orecchie aprì gli occhi concentrandosi sul dolce suono del pianoforte che proveniva dall'aula di musica al paino di sotto, ogni mattina alla solita ora la musica iniziava e Donghyuck la trovava rilassante, non sapeva chi fosse a suonare, probabilmente qualcuno che si esercitava e a lui piaceva, lo rilassava ed era bellissimo sentire quella dolce melodia con il rumore della pioggia proveniente da fuori, Haechan iniziò a disegnare, la sua mano si mosse veloce ritraendo un piano forte sotto la pioggia, quando finì lo guardò e chiuse il blocco alzandosi dal suo posto, andò fuori dalla classe, voleva sapere chi fosse a suonare, voleva conoscere il pianista e vedere che volto avesse, aveva aspettato fin troppo tempo. Donghyuck sapeva bene dove l'aula di musica si trovasse, lui stesso finita la scuola puliva quella stanza, soprattutto il piano, da quando aveva sentito quel qualcuno suonarlo voleva che fosse lucido come meritava di essere e risplendere insieme alla sua musica, perchè Donghyuck lo facesse? Gli ricordava una persona.

Haechan era quasi arrivato all'aula quando sentì il suo nome essere chiamato "Hyuck!" il ragazzo si voltò vedendo i suoi amici "Hei." disse "Dove vai?" gli chiese Jeno, Donghyuck alzò le spalle "Vieni con noi?" gli chiese Renjun "Andiamo a prendere un caffè nella sala hobby." gli disse Jaemin, Donghyuck guardò l'aula poco distante da lui dove il piano avesse smesso di suonare e poi riguardò i suoi amici ed annuì.


"Hai già in mente che fare per la mostra di questa settimana?" chiese Jeno "No, non lo so ancora." rispose Donghyuck "Tu?" chiese poi "Non lo so, devo rivedere le foto e decidere le migliori." rispose l'altro, Jeno faceva fotografia. L' accademia offriva svariati corsi e proggetti, c'erano l'arte, la fotografia, la musica, il ballo, il canto, recitazione e poesia e/o giornalismo, Jeno faceva ovviamente fotografia e spesso nelle mostre lui e Donghyuck finivano insieme per mettere le loro opere in galleria, Jaemin faceva ballo, tutti tipi di ballo, classico, hiphop, jazz, negli spettacoli brillava, e poi c'era Renjun che preferiva scrivere, si esprimeva così, scrivendo pezzi fantastici su cose esistenti e inesistenti catturando il lettore facendolo immergere nelle sue storie, non c'era persona migliore di lui nell'esprimersi a parole.

Art. || MarkHyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora