Capitolo 18

346 14 5
                                    

Sono passate tre settimane dall'incidente e oggi vado a togliermi il gesso. Ho saltato un giorno di scuola per andare in ospedale. Una volta arrivata, c'è voluto mezz'ora per togliermi il tutto e finalmente posso muovere il mio braccio.
-Signorina ti raccomando, non sforzarlo che se si aggrava dobbiamo fare un intervento.-
-Ok, grazie.- e me me vado con mia mamma.
-Mamma oggi posso andare a vedere l'allenamento delle ragazze?- chiedo.
-Assolutamente no!- dice, alzando il tono della voce.
-Perchè? Dopo l'incidente mi vuoi tenere segregata in casa?- chiedo furiosa.
-Si! L'ultima volta che ti ho dato il libero arbitrio sei finita sotto un'auto.-
-Ma mamma... In una palestra al massimo fosso avere una pallonata in faccia; e poi l'ho promesso ad Ilaria.-
Per qualche minuto rimane in silenzio, chi sa a cosa starà pensando.
-Va bene puoi andare, ma appena finisci ti voglio subito a casa.-
-Ok se è qualcosa mi faccio accompagnare da Ilaria, che abita vicino a noi.-
-Ah si? E dove?- chiede.
-A qualche isolato da casa nostra e comunque è la nipote del p...- mi blocco ricordandomi che mamma non sa, e non deve sapere di questa faccenda.
-Del?- chiede con una faccia strana.
Ed ora cosa le dico? Marica, pensa...
-No niente mi sono confusa con Nicoletta, l'altra mia allenatrice; è la nipote di un'amica di papà.-
-Ah ok, non mi interessa.- risponde fredda.
Lo sapevo, appena le parlo di mio padre si mostra non interessata ma so che nel profondo del suo cuore, lo ama ancora. Beh il primo amore non si scorda mai...
Ricordo, una volta mi hanno raccontato come si sono conosciuti, è stato molto carino ed è un peccato che sia finita in questo modo. Erano vicini di casa ed erano migliori amici, poi crescendo si sono accorti che la loro non era una semplice amicizia, ma andava oltre; quando avevano 14 anni si sono fidanzati e il giorno del diciottesimo compleanno di mia madre, mio padre le ha fatto la proposta di matrimonio.
Torno a casa e mangio qualcosa al volo poi mamma insiste di volermi accompagnare in palestra e quindi non posso dirle di no.
Una volta arrivata in palestra, neanche il tempo di metterci piede dentro che mi ritrovo in un abbraccione di gruppo.
-Sono venuta a farvi da terza allenatrice.- dico ridacchiando.
-Ragazze su muovetevi, che i 10 minuti di corsa possono diventare anche 20.- urla Ilaria e le ragazze, udendo queste parole, si affrettano ad iniziare la corsa.
-Hey Marica.- dice Ilaria venendomi in contro.
-Hey Ily.- dico ricambiando il bacio sulla guancia.
-Vedo che hai tolto quel affare.- dice riferendosi al gesso, indicando il braccio.
-Credo che era ora.- ridacchio.
-Che fai resti o sei passata per un saluto veloce?-
-No resto.- e le appare un sorriso a 32 denti, come quello che mi aveva rivolto lo zio il primo giorno di scuola. A pensarci bene, Ilaria ha gli stessi lineamenti del viso del prof, ma con una sola differenza che lei ha i capelli rossi e  gli occhi castani.
Le ragazze iniziano l'allenamento, però mi accorgo che Arianna sbaglia la rincorsa per la schiacciata e puntualmente le finisce la palla nella rete. Vederle giocare è un'altra cosa rispetto a quando gioco con loro, da qui posso vedere i loro errori ed imparare.
-Ilaria devo dirti una cosa.- dico all'improvviso.
-Si dimmi.- dice avvicinandosi.
-Osserva Arianna, vedi sbaglia la ricorsa perché lei essendo mancina la rincorsa dovrebbe iniziarla con il piede destro e non con il sinistro; ecco perché le finisce nella rete la palla.- durante questa osservazione Ilaria mi guarda con un espressione che neanche io riesco a decifrare. E se avessi detto una sciocchezza e fatto una brutta figura?
Poi inizia a fissare Arianna più attentamente e dopo qualche minuto si rivolge a me.
-Wow Marica che occhio, hai perfettamente ragione. Ti va di essere la vice allenatrice della squadra?- mi chiede tutta eccitata.
-Sarebbe bellissimo, se siete d'accordo.- dico riferendomi a lei e Nicoletta.
-Certo che si!- dice pimpante.
Si vede che non sta più nella pelle, tra un po inizia a saltellare per la palestra, per la felicità.
-Ragazze per oggi va bene, ci vediamo la prossima settimana.-
Nel frattempo mi avvicino ad Ilaria e le chiedo se mi può dare un passaggio e lei dice di si e di aspettarla fuori scuola.
Mi incammino verso il cortile della scuola e mi siedo su un muretto. Mentre aspetto Ilaria, prendo il telefono e inizio a leggere i vari messaggi, che comprendono le varie lamentele di Michela sul suo nuovo ragazzo, Martin. Rispondo distrattamente e non mi accorgo che Ilaria è seduta al mio fianco.
-Che spavento Ily! Non farlo mai più.- urlo.
-Ma dai, mica sono l'uomo nero e poi puoi benissimo difenderti.- dice ridacchiando.
-Si, con un braccio non del tutto sano.- dico facendo il broncio.
-Non permetterei mai che ti succeda qualcosa.- dice mettendomi una mano sulla spalla e con l'altra tenendomi la mano. Mi sento a disagio in quel semi abbraccio ma non riesco a spostarmi, è come se mi sentissi al sicuro ma allo stesso tempo ho paura. Nell'ultimo periodo ci siamo avvicinate molto e siamo passate ad essere allieva ed allenatrice a buone amiche; un po per via del prof e un po perché lei è una brava ragazza, con un gran cuore. Inizialmente avevo pensato che questo nostro avvicinamento sarebbe influito anche sul rapporto che potremmo avere io e il prof, in effetti è stato così; all'inizio era tutto per gioco, volevo avere un'amica più grande per fare diverse esperienze rispetto alle ragazze della mia età. Lo ammetto, mi sono avvicinata a lei solo per fare la fighetta, ma adesso ci ritroviamo qui ed è pazzesco che da una semplice voglia di fare nuove esperienze, sia nata una vera amicizia.
-Marica.- mi chiama Ilaria.
-Si?-
-Devo dirti una cosa.- dice seria.
Cosa mi vorrà dire? Qualcosa di brutto che riguarda il prof; forse si sarà saputo di chi è il figlio di cui Anita è incinta, non saprei cosa sperare, da una parte il prof avrà un'altra responsabilità a suo carico e da un'altra mi potrei ritrovare con un fratellastro o una sorellastra.
-È da tanto che voglio dirtelo...- si ferma e credo stia riflettendo su ciò che debba dire, perché continua a giocherellare con l'elastico che ha al polso. Poi si ferma, alza la testa di scatto verso di me, che guardo dritta avanti, mi prende il viso tra le mani e mi da un bacio. Le sue labbra sono morbide, dolci e hanno il sapore del lucida labbra alla fragola. So che tutto questo è sbagliato e dovrei staccarmi per non darle false illusioni, ma continuo a non capire cosa mi stia succedendo.
-Ilaria ma che stai facendo?- urla una voce furiosa e ci stacchiamo all'istante. Prima di girarci per vedere chi è, mi guarda negli occhi e la sua espressione trapela un velo di terrore.
Alziamo lo sguardo ed è il prof, merda penso.
-Ilaria ma che diamine stai facendo?- urla prendendola per il braccio, staccandola da me.
-Ma cosa vuoi?- urla a sua volta.
-Non lo accetto che fai certe cose e quanto meno con lei.- continua urlando guardandomi.
-Perché cos'ha lei per cui io non possa starci assieme? Ti sei preso una cotta?! E sai che non puoi farci niente perché è minorenne e tu sei il suo prof. E poi stai con quella bionda, come si chiama Bruna? Brunella? Tanto che importa. Sei solo un egoista ed ora che quella troia di Anita ti ha lasciato, te ne sei uscito fuori di testa.-
Il prof risponde con un netto schiaffo e non mi resta altro che intervenire.
-Antonio- ecco ho già iniziato col piede sbagliato-ehm scusa prof, non mi sembra il caso di agitarsi così tanto.- dico pacatamente.
-Oh certo adesso difenditela pure. Mi avete entrambe deluso, per prima tu- dice indicando Ilaria- e poi tu- indicando me.
-E a me avete deluso voi e i vostri modi impulsivi di agire.- detto questo si gira di spalle e se ne va.
-Marica scusa il suo comportamente, non l'avevo mai visto, neanche io, così furioso.-
-Non ti preoccupare.- mi affretto a dire, per rassicurarla.
-Dai andiamo alla macchina che ti accompagno a casa.- mi dice.
-No grazie, preferisco farmi due passi.- e mi avvio verso casa.
Mi è tutto molto confuso, ed adesso cosa devo fare con Ilaria e poi quella reazione esagerata del prof; e se Ilaria avesse ipotizzato bene e veramente, il prof, si sarebbe preso una cotta per me? Spiegherebbe i fiori, la cioccolata, la reazione di prima e tutte le accortezze che mi ha riservato in quest'ultimo periodo. Adesso con Ilaria cosa devo fare? La vedo solo come un'amica e non avrei mai pensato che lei mi vedesse molto più di un'amica. Non voglio ferirla, ma prima o poi dovrò dirle le cose come stanno.

Addicted to youWhere stories live. Discover now