Capitolo 2.

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Dopo quella che doveva essere una scenata furiosa di mia sorella nei miei confronti, finalmente il pranzo inizia. Questa volta si è superata nel cucinare, sembra come se avesse comprato tutto dal ristorante qui all'angolo.

Anzi, credo che sia andata proprio così, perché ha sempre cucinato cose che neanche un gatto avrebbe mangiato, nonostante fosse a base di carne.

Oppure finalmente si è decisa nel seguire passo passo la ricetta senza improvvisare con spezie e aromi vari che ha nel mobile che io definisco "dei misteri", perché qualsiasi cosa riesce a dare un cattivo odore e sapore alle cose.

Tornando a noi, tutti sono concentrati su Luca, e per tutti intendo i miei fratelli che lo guardano con aria minacciosa, e mia sorella, che pende dalle sue labbra.

Vorrei farle cenno di stare attenta a non sbavare, ma risulterei troppo arrogante.

Okay, un po' lo sono, ma dipende sempre dalle situazioni, la mia la definisco più ironia per sdrammatizzare quello che accade nella mia vita.

Comunque, sembra un tipo tranquillo, e da come avevo già notato, sembra anche molto simpatico.

Uscirà da questa casa stressato per le troppe domande, ma dopo qualche giorno ci farà l'abitudine, un po' come tutti noi.

Finiamo il pranzo e mentre gli altri si mettono seduti davanti la tv a vedere un film, io prendo la macchina fotografica ed esco salutando tutti con un grande sorriso. Per fortuna Carol non ha obbiettato.

Inizio a camminare, prendere mezzi pubblici, fino a quando non arrivo alle Mura venete. È il mio posto preferito. Camminando è possibile ammirare un paesaggio mozzafiato, infatti è qui che scatto le mie migliori fotografie, è come mi trasmettesse pace e concentrazione.

Mi fermo a scattare, il sole è ancora alto nel cielo, ma nonostante il caldo io non mi fermo.

Sento il rumore di un'altra macchina fotografica che scatta. Mi volto e vedo un ragazzo con una polaroid identica alla mia in mano.

È alto, ha i capelli castani, con il suo bel ciuffo perfettamente pettinato, gli occhi azzurri del colore dell'oceano ed è molto più alto di me.

È la prima volta che lo vedo qui, eppure ci vengo quasi ogni giorno.

Mi guarda, squadrando il mio volto, la mia espressione spaesata e sorpresa.

Restiamo così per qualche minuto, e nessuno dei due ha intenzione di aprire bocca per far uscire qualche parola.

Io sono immobile, mentre noto che lui afferra una penna dalla tasca dei jeans e si volta.

Okay, tutto questo è bizzarro, non capisco cosa voglia fare e se continua così credo che mi metterà ansia, anzi, inizio ad avere paura. Vorrei correre via, ma è come se le mie gambe fossero ancorate al terreno.

Lui si volta nuovamente verso di me, allunga una mano porgendomi una foto per poi andare via, tutto questo in un silenzio assordante.

Guardo la foto. Sono io che scatto a mia volta una foto al panorama. Solo che la mia figura è nera per il contrasto della luce. È proprio come quelle foto che ho sempre desiderato scattare ma non ci sono mai riuscita.

Solo adesso mi accorgo che dietro ha segnato la data, proprio come faccio io, e che sotto, nel piccolo spazio bianco che restava, ha scritto una parola...

"TI"

Non so cosa voglia significare, cosa abbia in mente quel tipo. Per me non significa nulla.

Però conserverò questa foto in uno degli album nuovi che ho a casa, proprio perché è la prima volta che il soggetto principale della foto sono io.

****

Ormai si è fatto tardi, e sono quasi arrivata a casa.

Non vedo l'ora di mettere il pigiama, mangiare e mettermi a letto a guardare qualcosa alla tv per rilassarmi.

Apro la porta e trovo tutti così come gli avevo lasciati. Faccio finta di nulla e continuo a fare quello che stavo facendo prima.

Sento che Luca sta andando via, quindi adesso ognuno ritornerà alla vita normale. Che gioia...

Vado in salotto ormai conciata peggio di uno zombie che indossa un pigiama colorato come il mio.

"Dalila vieni qui"

Quando mi chiama Carol non è mai un buon segno.

"Cosa c'è adesso?" sono stanca e pensierosa dopo quello che è successo oggi.

"Voglio farti vedere il fratello di Luca, è più grande, ma è carino"

Mia sorella che mi cerca un fidanzato, di bene in meglio proprio...

Apre il suo profilo Facebook e la mia reazione non è delle migliori.

"Stai bene?" domanda lei preoccupata.

"Sì-sì sto bene" scuoto la testa per riuscire a realizzare meglio il tutto.

Non può essere lui...

Ed ecco che sbuca il misterioso ragazzo, cosa ne pensate? Vi piace?
Fatemi sapere nei commenti.

Chiudi gli occhi e scatta. |Riki|Where stories live. Discover now